eh figurati
allora ... ovviamente non esiste NESSUNA teoria scientifica riguardo la correlazione che cadrebbe ogni tot anni di Inverni freddi (così come non esiste quella dei 3 Inverni freddi di fila e i 3 Inverni miti/caldi di fila)
sono tutte casualità ... è pur vero che potrebbe esistere una certa ciclicità se vediamo un range temporale molto vasto (decine di anni) e infatti troviamo Inverni molto freddi dopo lunghi periodi molto caldi ... quindi, se vogliamo dare qualche possibilità ad una tesi che ci dice che possa capitare ancora un evento gelido importante e da ricordare sicuramente più passano gli anni più tale evento potrebbe avvicinarsi
oltretutto, come ho già avuto modo di scrivere, la PEG è foriera di eventi gelidi devastanti e sicuramente non si può fare una benchè minima correlazione prendeno i 3 Inverni più famosi e probabilmente i più freddi, ma non abbiamo dati sufficienti che ci confermano che siano stati veramente i 3 più freddi e sopratutto ci sono ALMENO 20/30 Inverni a partire dal 1400 in poi che possono essere stati uguali al 1708/09 ad esempio, dipende che zona viene presa in considerazione (già il Dicembre 1879 in zone come la Francia è circa 2-2.5° più freddo del Gennaio 1709 !!!)
eventi gelidi molto importanti negli ultimi 20 anni comunque, si sono presentati, ma abbastanza locali, ne possiamo menzionare, per la nostra penisola e in generale per gran parte del comportato Europeo al di fuori di quello Russo ed orientale: Dicembre 1988 (solo al Sud-Italia), Febbraio 1991 (Europa Centrale e Nord Italia), Gennaio 1993 (Sud Italia), Dicembre 1996 (gran parte d'Europa e Italia), Gennaio 1999 (Scandinavia e Italia), Dicembre 2001 (a fasi tutta Italia), Marzo 2005 (tutta Europa e Italia) complessivamente ... tutti eventi certamente notevoli, ma che come vastità sia temporale che territoriale si sono presentati inferiori agli eventi dei decenni precedenti e sopratutto non intervallati da nessun evento di importanza veramente storica ... ovviamente qui potremo iniziare a puntare il dito sul GW in impennata dal 1988 in poi ma sarebbe troppo riduttivo: le configurazioni bariche Invernali sono ESTREMAMENTE cambiate negli ultimi 2/3 decenni ... ultimi 3 perchè comunque, a mio avviso, gli anni '80, benchè forieri di episodi gelidi quasi da primato, rappresentano già una realtà climatica diversa rispetto ai decenni precedenti e risentivano già parzialmente della mancanza di alcuni pattern che hanno sempre contraddistinto i trimstri Invernali nei precedenti decenni ... ovviamente non conosciamo alla perfezione le caratteristiche bariche a livello Europeo all'interno della PEG ma, almeno per quanto riguarda gli ultimi 130 anni circa (da quando abbiamo a dispozione carte di pressione al suolo) dal raffronto con le carte Invernali a partire da fine anni '70 ad oggi, confrontandole con quelle precedenti a tale periodo, possiamo trovare discrepanze abbastanza notevoli:
- assenza di un HP Termico Russo (o parzialmente Russo) che si estende dal Nord Russia fino alla Francia (e occasionalmente, con aiuto di Azzoriano, fino al Sud Iberia)
- scomparsa di Basse Fredde sul Mediterraneo Centrale con scorrimento di aria fredda Continentale
- aumento consistente di episodi con Azzoriano molto alto e discesa di nuclei Artici-Marittimi
già negli anni '80, di cui ricordiamo la presenza di 4 Inverni freddissimi (1980-81, 19084-85, 1985-86, 1986-87), queste caratteristiche sono venute e mancare progressivamente: l'ondata di gelo storica del Gennaio 1985 è partita grazie ad un riscaldamento eccezionale della Stratosfera fino ai piani bassi di essa, con la discesa di una massa d'aria Artico-Continentale "ghiacciatissima" ... il gelo terribile del Gennaio 1987 in Europa ebbe +o- queste caratteristiche ... in entrambi gli episodi, l'HP Russo-Siberiano, non c'era, nel senso che il freddo eccezionale di quei 2 episodi (quello del Gennaio 1987 ha pochi eguali anche all'interno della PEG in zone come la Scandinavia) non era convogliato da un pattern che vedeva un HP termico affermato ... tutto ciò comunque, sicuramente non penalizza tali eventi, appunto, che non sfigurano negli effetti vicino ai più grossi della PEG
solo che dal 1988 in poi queste caratteristiche sono andate via via affermandosi, certo, sprazzi di gelo Russo serio l'abbiamo visto (il Burian del fine 1996 è un esempio) ma sempre più di rado, a favore di elevazioni Azzoriane con discese Artiche anche abbastanza importanti (vedasi, Inverno 2004/05)
la causa di tutto ciò ? Sarà banale, l'AMO
un fattore estremamente importante per i nostri Inverni e sicuramente che ha inciso notevolmente su vasta scala ... poichè sappiamo che se l'AMO è negativa, come lo era i decenni scorsi, l'attività Atlantica è più marcata, il che implica UN ASSETTO MEDIO BARICO DIVERSO rispetto ad oggi: Basse Atlantiche significa più albedo su Russia e Siberia, Azzoriano che non trova slancio verso NE e si ritrova nel suo posto di partenza, HP Russo più forte e che ha più possibilità di allungarsi verso SW, uno schema che oggi non c'è quasi più !
chiusa questa lunga parentesi, va detto che periodi molto miti si sono avuti anche durante la PEG, con Inverni simili al 2000/01 o 2006/07 (dati sulle t.° ci sono che confermano ciò) e che cmq lo schema medio barico degli Inverni attuali, con HP Azzoriano posizionato o in Atlantico o più verso di noi nel tentativo di slanciarsi verso NE, discese Artiche ... non scoraggia la possibilità che possano presentarsi, nel prossimo o in altri Inverni, eventi freddi comunque notevoli (ne abbiamo una prova negli anni '80) ma con caratteristiche e bontà diciamo ... non minori ma "diverse", rispetto al clima di come lo era un tempo
insomma le possibilità di Inverni freddi o eventi singoli da rimarcare sono sempre intatte ma con un pizzico di qualità e di possibilità in meno rispetto ai grandi Inverni della PEG o almeno, di quelli fino agli anni '70
spero di esser stato esauriente
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Madrigali quando prevede un ondata fredda o peggio un inverno secolare,non ne ha mai azzeccata una,sembra che abbia il potere di ALLONTANARE il gelo...
sarà un caldofilo sotto sotto corrado?![]()
Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.
Bel contributo, interessante!
Ricorderei sempre e comunque che l'atmosfera non risponde a principi di linearità matematica trattandosi di un sistema caotico.
Pertanto può bastare anche molto poco per modificare uno schema predittivo ad ampio range temporale che a sua volta non può tener conto di tante variabili in grado di entrare in gioco cammin facendo, fin dall'inizio.
E' questo il grosso limite delle previsioni a lungo termine, di cui notoriamente risentono in maniera enorme anche i principi di calcolo delle attuali analisi modellistiche.
Una ragione in più per mantenere un atteggiamento estremamente prudente nel tentativo di attribuire al Sistema-Atmosfera "comportamenti" di "linearità matematica" nel corso delle sue evoluzioni soprattutto "future".
Diverso e comunque complesso il discorso in merito a valutazioni di tipo statistico, perchè queste allo stato attuale delle conoscenze rientrano fra i principi ancora oggi adottati nella elaborazione di alcune - comunque fallibili, come tutte del resto.... - analisi stagionali.
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Ultima modifica di montel-NA; 20/09/2008 alle 22:32
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
Francamente non vedo possibili strascichi giudiziari in una materia che per sua natura è soggetta ad un alto grado di incertezza, sia sullo short che (a maggior ragione) sul long-term. Basti pensare al (relativamente) recente caso di previsioni meteorologiche formulate per il periodo pasquale, mi pare due stagioni addietro, per nulla azzeccate, con ipotetiche citazioni giudiziarie dichiarate a mezzo stampa e mai seguite ai fatti da parte di operatori turistici imbestialiti per il danno ipotetico da essi subito per errate previsioni. E qui parliamo di meteorologia e non di climatologia primaria.
Il problema sembra essere, almeno a me pare, di più semplice soluzione.
Se questo Signore ha/avrà torto (statisticamente parlando) non è che gli altri, sul versante opposto (quelli che dovrebbero aver ragione) possono affermare il contrario con tanta sicurezza ma forse non lo affermano semplicemente perchè non è ipotizzabile una previsione stagionale così impegnativa sulla base di analisi e/o informazioni scientificamente solide.
Certamente, ricorrenze di inverni eccezionalmente freddi o addirittura inferiori alle medie decennali o secolari possono senz'altro accadere.
Non esistono, oggi, strumenti e/o modelli di previsione stagionale (sperimentazione in atto) in grado di ipotecare il futuro meteorologico alla scala stagionale.
Quanto all'articolo in contestazione può essere mossa una semplice critica: inverni eccezionalmente rigidi sono stati osservati in singoli e differenti decenni, non soltanto nei primi cinquantenni ma anche nei secondi di un secolo come dimostra l'osservazione meteo e la ricerca storica, almeno per gli ultimi secoli, cioè da quando si hanno informazioni sufficientemente attendibili sui singoli eventi stagionali...vedi 29....56 ecc tanto per rimanere al secolo scorso.
Qui, è evidente, stiamo parlando di sistemi molto complessi caratterizzati da una scarsa propensione ad assumere andamenti lineari (cicli essenzialmente a-periodici).
Ciao spero OK per te.
Vinc.
Ultima modifica di jonioblu; 20/09/2008 alle 23:12
jonioblu
E' da qualche anno che lo seguo ed in realtà si è un po' "estremizzato" nelle sue analisi e previsioni.
Io che non ho sicuramente le competenze per poter smontare le sue tesi. resto sempre in attesa che i suoi scenari apocalittici possano almeno in parte realizzarsi.
Sicuramente i suoi articoli non passano inosservati.....
tra l'altro scrive sempre sul sito "Meteogelo"?
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Mi preme solo una piccola e modesta precisazione: attenzione che non-lineare NON implica non-periodico.
I sistemi caotici sono molto "semplicemente" sistemi che possono rispondere in modo "esagerato" a perturbazioni, fossero anche le più piccole immaginabili, dello(gli) stato iniziale (il famoso battito d'ali della farfalla, insomma).
Ciò non toglie assolutamente la possibilità che il sistema abbia comunque un suo (o più) modi naturali di oscillazione dotati di "discreta" stabilità...
Tutto sta a beccarli!
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Certo.
Ma il concetto di periodicità in un sistema caotico proprio per quanto hai scritto mal si abbina con la possibilità di proporre con oggettive basi di affidabilità una previsione fondata linearmente su principi di inevitabilità matematica.
E' proprio questo limite che spesso e (mal)volentieri "complica" la progressione di oscillazioni periodiche quali, ad esempio, quelle ben note in ambito teleconnettivo con relativi "inghippi" per chi si cimenti ad anticiparne - e quindi a "beccarne"....- le evoluzioni.
Inoltre la perturbazione a cui hai fatto riferimento in relazione alle "risposte" in un sistema caotico non è soltanto in grado di amplificare queste ultime ma anche di alterarne il tipo di evoluzione e quindi la sostanza degli effetti. Ed in ambito predittivo è facilmente immaginabile con quali conseguenze, con margine di errore tra l'altro incrementabile in maniera direttamente proporzionale con il range temporale preso in considerazione.
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Ultima modifica di montel-NA; 21/09/2008 alle 09:04
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
Io credo che basti solo ricordare che l'anno scorso previde la stessa cosa per l'inverno che sarebbe arrivato.
Non serve aggiungere altro. A forza di sparare al buio prima o poi ci prenderà... e magari dirà pure "ve l'avevo detto"![]()
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