In questi due topic di Blizzard e di Cloover è possibile ripercorrere le analisi della stagione stratosferica in corso:
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=93237&highlig ht=stratosferica
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=98443&highlig ht=stratosferica
La peculiarità dell'evento oggetto del topic è che si assisterà ad un Stratwarming Major a distanza di pochi giorni da uno Stratcooling. In altre parole, un repentino riscaldamento dalle più alte quote stratosferiche in propagazione verso il basso, avviene a ridosso di un altrettanto repentino ed intenso raffreddamento che si è già propagato in troposfera a partire dall’8 gennaio.
Per cui sarà nostro compito valutare gli effetti su quella parte di atmosfera a noi più vicina, la troposfera boreale (cioè dell'emisfero nord).
La situazione di partenza è la seguente:
Situazione attuale
Una coppia di anticicloni stratosferici è disposta sulla parte settentrionale dei due oceani e si estende dall’alta fino alla media stratosfera. Sotto la loro azione il Vortice Polare Stratosferico (VPS) assume una forma molto allungata: 1) ellittica con asse Canada centrale – Siberia occidentale a 1 hPa; 2) in 2-wave pattern (ossia i due fuochi dell’ellisse sono minimi relativi nel campo del geopotenziale) e con asse Labrador – Siberia centrale tra 5 e 10 hPa; 3): in 2 wave pattern con asse Groenlandia-Siberia orientale tra 50 hPa e 100 hPa.
Ad ogni step l’asse del VPS è ruotato in senso antiorario di una ventina di gradi.
Ai piani alti il nucleo anticiclonico più intenso è quello atlantico ed il VPS vi si incunea a sud con moto retrogrado. Poco sopra la tropopausa invece l’anticiclone atlantico è sostituito da una divergenza del getto in Europa mentre quello sul Pacifico è molto debole e spostato a ridosso della costa occidentale degli Stati Uniti.
Il profilo termico evidenzia due aree di disturbo: 1) il massimo disturbo si ha tra 5 e 10 hPa sopra il Labrador - Groenlandia; 2) altrove il disturbo maggiore è sulla Siberia. Il core termico del VPS non appare ancora completamente splittato ma tra 1 hPa e 10 hPa presenta due minimi relativi di temperatura intorno alla posizione di minimo geopotenziale.
Negli ultimi due giorni i venti zonali tra 1 e 30 hPa hanno già perso metà della loro forza ma permangono molto intensi tra 65° ed 75°N .
48 ORE – 21 gennaio
Tra 2 giorni l’anticiclone stratosferico del comparto atlantico conquista la sede polare a 1 hPa splittando in due nuclei separati il VPS. Il profilo termico indica un forte riscaldamento su una larghissima striscia che attraversa il Polo Nord e che parte dalla costa occidentale degli Stati Uniti e termina sulla Mongolia.
5 / 10 hPa – la coppia di anticicloni sul comparto settentrionale dei due oceani costringe il VPS ad un inizio di split ma mantiene il controllo della sede polare. Gli assi del VPS e della pulsazione termica sono ruotati in senso antiorario di una trentina di gradi; quest’ultimo opera una suddivisione del core termico in due porzioni totalmente separate.
50 / 100 hPa – continua la rotazione dell’asse del VPS di una ventina di gradi rispetto al punto precedente. Il VPS appare ancora molto profondo e controlla la sede polare ma è il disturbo continua ad esplicarsi in un 2-wave pattern sia come altezza del geopotenziale sia come core termico ma iniziano ad evidenziarsi i due minimi relativi di altezza della superficie isobarica.
96 ORE – 23 gennaio
Tra 4 giorni, il 23 gennaio, in alta stratosfera il VPS è sostituito dall’anticiclone polare costituito dall’unione delle due porzioni che erano presenti sul nord dei due oceani. Il disturbo al VPS è tale che a 1 hPa solo un nucleo del VPS è visibile a sud delle Aleutine mentre altrove è presente un campo livellato. A 5 hPa l’impulso caldo presenta un accentuata zona a fondo scala e pure l’estensione è la più grande rilevata in questa nostra analisi.
Man mano che si procede verso il basso, il profilo termico vede scindere la pulsazione calda su due porzioni. Il VPS aumenta in profondità e forza pur rimanendo in 2-wave con una piccola separazione dei nuclei centrali. Da notare che a 10 hPa l’anticiclone non ha ancora preso possesso della sede polare e l’inversione completa dei venti zonali arriva fino ai 5 hPa .
Dunque non si può ancora parlare di Major Midwinter Warming ma comunque l’azione è già iniziata in alto e quindi siamo in presenza di un Minor Warming candidato a divenire uno stratwarming major. Tanto che secondo la definizione data dallo Statospheric Research Group, lo stratwarming major si attuerebbe a partire dal giorno successivo.
In quel momento la situazione sull’emisfero boreale vede la presenza di westerlies zonali molto addensate tra il Nordamerica e la Siberia settentrionale, passando per l’Europa. Il vortice polare è molto profondo per il recentissimo episodio di stratcooling tuttavia è suddiviso in due nuclei dominanti, asimmetrici in quanto uno è molto esteso e presente sulla parte occidentale dell’emisfero mentre il secondo è di dimensioni più ridotte e presente tra la Corea e la Siberia orientale.
Tre pulsazioni dinamiche di matrice subtropicale sostengono altrettanti anticicloni di blocco: uno tra le Montagne Rocciose e l’Alaska (che chiameremo B1), uno sul nord-ovest Pacifico (B2) ed il terzo tra il Medio Oriente e le steppe del Kazakistan (B3). Quest’ultimo si collega con la sua parte terminale all’anticiclone termico siberiano che tuttavia non è supportato da esagerati valori pressori.
La più estesa intrusione sul circolo polare artico avviene da parte di B3 (area russo-siberiana settore ovest). Tuttavia il blocco B1 è quello preponderante come magnitudo con oltre 250 m gpt; esso spinge un piccolo cut-off anticiclonico sull’artico alaskiano.
Infine l’analisi delle Ensamble GFS vede una notevole divergenza già a 144 sul Pacifico per il passaggio PNA + verso - e sulla Siberia occidentale per il transito del pattern Polar/Eurasia verso la negatività. Ricordo in ottica long-range che quest’ultimo pattern è quello di riferimento per l’emisfero boreale nel mese di febbraio.
Per il momento ci fermiamo qui![]()
Ultima modifica di 4ecast; 21/01/2009 alle 17:48
Andrea
4ecast un monumeto per sto post....
spettacolare la sequenza del run 00z del GFSP
l'antizonalita sul polo porta il core del lobo del Vp dalla Siberia centro-orientale alla Lapponia! ( in realta una parte, in quanto si scinde e l'altra resta in loco investita dal moto antizole del canadese che si porta verso la siberia orientale )
![]()
Sito Meteo https://meteoinpuglia.it
Stazione Meteo http://meteoinpuglia.altervista.org/putignano.htm
Prendo spunto da una domanda fatta pochi minuti fà su meteoforum e che incuriosisce anche me...
Il MMW che si va profilando avrà fortissime ripercussioni in bassa strato/alta tropo a partire dalle prossime 96/120 ore...
Bene, osservate queste 2 carte alla quota di 50 hPa:
Sono carte a 192 h e 384 h...
Lo split dei lobi e l'alta pressione polare sembra resistere ad oltranza, portandoci in una configurazione a mio vedere incredibile; il VP sembra talmente provato che non riuscirebbe a compattarsi!
E' possibile una situazione del genere? Se sì, quali le conseguenze ipotizzabili?![]()
[LEFT]"Uno non ha bisogno di credere che piova per portarsi l'ombrello in una giornata nuvolosa. L'ombrello è una precauzione, la pioggia una possibilità!"
Tiziano Terzani, Un indovino mi disse
[/LEFT]
Un saluto a tutti agli appassionati dell'argomento "tout-court" (o vada-come-vada) e a chi legge
Ipotesi molto interessanti quella della "forzante Nina" al 2-wave pattern con conseguenze statisticamente buone in Europa soprattutto con PNA in forte negatività e poi quella della asimmetricità del NAM indotto dallo stratcooling con maggiore peso sul settore canadese-nordatlantico. E dunque predisposizione un Evento Stratosferico Estremo di segno opposto per forte propagazione d'onda planetaria, stante un 2-wave pattern sempre al limite dello split a 500 hPa.
Adesso un pò di analisi delle code. Si inizia ad intravedere, soprattutto da parte di ECMWF, l'intrusione in sede polare del blocco denominato B3, ossia quello con radice subtropicale su Medio Oriente - Mediterraneo orientale.
Diciamo che questo non ci deve sorprendere perchè già ieri sera lo vedevamo come il più esteso nell'analisi alle 96h. Il blocking B1 sul lato nordamericano che deponeva un primo cut-off in artico alaskiano, sarà quello che andrà in retrogressione sul nord-Pacifico deponendo per la negativizzazione del PNA.
Come si evince, ci sono delle incertezze non trascurabili già a 168h dall'analisi ENS GFS. In ogni caso la possibile prevalenza del pattern intrusivo eurasiatico potrebbe favorire una propagazione d'onda a lunghissimo raggio in pattern Polar/Eurasia o in quello Scand/BLockNatl (http://www.cpc.noaa.gov/data/teledoc/telecontents.shtml), a seconda del reale asse di split.
Importante è la valutazione di quella che è ritenuta una delle principali fonti di "carburante" per lo stratwarming major: il livello di ozono stratosferico.
Dalla figura, si vede come l'addensamento di ozono sulla parte nord occidentale dei due oceani tenda a forzare poi un "certo asse" di split a 1 hPa. Inoltre il livello totale presenta le due aree di maggior concentrazione che tendono maggiormente a concentrarsi in area polare. Nella previsione, posta sulla seconda riga della tabella, si nota che le aree di massima concentrazione tendono a "spalmarsi" in sede polare. Inoltre è possibile notare che una zona con concentrazione a fondo scala è vista sul settore est siberiano - aleutinico. Questo potrebbe essere visto in ottica di favorire un seconda pulsazione dello stratwarming.
![]()
Andrea
Che dire? Un GRAZIE GRANDE COSI' a tutti gli esperti che stanno contribuendo a questo tread, rendendoci partecipi di ciò che sta accadendo ai piani alti e che potrebbe...
E' anche una grande occasione per imparare!
Un benritrovato particolare a Remigio, che mi colpisce sempre per la passione che emerge prepotente dai suoi interventi!
![]()
Bene, continuiamo il nowcasting strato. Ecco le ECMWF con l'analisi (riga in alto), 48 h (intermedia) e 96 h (in basso).
Si può notare come in questo momento il VPS sia stressato termicamente dalla pulsazione opearata in sinergia dai due anticicloni stratosferici che operano sopra la parte nord dei due oceani. Dunque la direttrice principale dell'heat flux si trova ad est di ciascuno, sulla parte continentale. Attualmente siamo oltre il fondo scala sia per l'E-P flux che il Geop. Flux mentre i venti zonali si sono contratti del 75% in due giorni.
Praticamente è già in corso la separazione termica di due lobi del VPS da 1 a 10 hPa, mentre per quanto riguarda quella relativa alla presenza di due minimi separati nel campo dele altezze del geopotenziale si deve attendere ancora 1 o due giorni.
L'azione di disturbo operata dall'alto è devastante sul più alto piano isobarico dove i due vortici stratosferici faticano a ritrovare la componente termica, essenziale per la ripresa del VPS. Lì l'alta polare domina incontrastata.
Più in basso tra 5 e 10 hPa la pulsazione calda conquista la sede polare mentre l'alta stratosferica riesce a farlo al limite delle 96 h. L'azione termica è massima a 10 hPa a 48 h ed ancor più a 96h, dove un quadripolo di anomalie di segno alterno occupano la sede subpolare attorno ai 55°-70°N. Una curiosità: l'asse anticiclonico è perfettamente allineato con il meridiano di Grenweech. I due nuclei splittati del VPS si trovano tra il Labrador e la Baia di Hudson e sulla Siberia centro-occidentale.
Più in basso, in medio-bassa stratosfera dobbiamo constatare una difficoltà alla trasmissione termica in sede polare, presumibilmente dovuta al recente intenso stratcooling con NAM > 2. Dunque 2-wave pattern ma con asse ruotato di un paio di decine di gradi ancora per qualche tempo, con uno dei due "fuochi" sulla Groenlandia. Questo è responsabile ed ha rispondenza di con un indice AO ancora positivo.
Intanto l'inversione dei venti zonali fino a 60°N a 10 hPa con gradiente termico invertito avviene il 24 gennaio. Giorno in cui si può legittimamente upgradare il passaggio dell'evento in corso a Major Midwinter Warming (MMW). L'incremento di temperatura si attesta intorno ai +65° in 4 giorni (sempre a 10 hPa).
Ultima modifica di 4ecast; 20/01/2009 alle 10:59
Andrea
Oh mio Dio, che thread gigantesco!!!E adesso? Come faccio a concentrarmi sul lavoro? No, ditemi voi, con gli interventi stratosferici di Andrea, Remigio (ciao vecio), Luca, Matteo, Filippo, il Bassini. E poi Stefano, proprio tu Stefano, con la tua analisi sui rapporti tra SW e Nina. Sarai responsabile di molte ore lavorative andate perdute. Non solo mie...No, ditemi voi...come farò a lavorare.![]()
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Segnalibri