Vedendo sia il modello americano che europeo, si inizia a notare una certa evoluzione. Come già parlai in altri td, vi saranno tre target: il 7/8, il 12 ed il 17 febbraio. Poi ahimè dal 19/20 febbraio potrebbe essere significativa l'ipotesi del modello americano: ossia che il Vp scandinavo si agganci al vortice canadese con il ritorno della zonalità. La coda del run 06z di sabato 31 gennaio, a 384 ore, anticipando di qualche giorno e con toni un po' esagerati aveva rappresentato la situazione: dopo tre irruzioni abbastanza centrali, la quarta avrebbe portato ad una situazione di tale genere:
A mio avviso tale situazione, anzichè per il 16, sarà per il 20.
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Sarei orientato a pensare che se il FW non avviene l'11 marzo come lo scorso anno, ma un bel pò dopo, avremo un periodo abbastanza stabile tra la metà di marzo e quella di aprile. Questo in linea di massima.
Sull'emisfero nord gli effetti denotati da fasi AO- intervallate a neutra, andranno avanti secondo i dettami di B&D e cioè una cinquantina di giorni o giù di lì, a partire dal 24/1![]()
Andrea
ao nel lungo confermata fortemente negativa....novita' pna nel lungo sembra possa tornare positiva
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E intanto le strato NCEP "vedono" qualcosa di positivo all'orizzonte.
Gli effetti dello split che, continuo a ribadire, si sono tradotti fino ad ora in un desplacement sotto i 70 hpa, hanno spinto il core del vp fino addirittura alle coste occidentali del Pacifico, essendo venuta meno, per la completa realizzazione della separazione dei lobi a tutte le quote, la spinta aleutinica a causa delle probabili condizioni inerziali indotte proprio in quella sede dalle disseminate anomalìe negative oceaniche, riflesso diretto di condizioni di ENSO negative e ben visibili attraverso un PNA index fino ad oggi e da dicembre attestato su di una media leggermente negativa.
Paradossalmente il desplacement andrà a forzare questo pattern indotto dalle anomalìe pacifiche oceaniche, creando una possibile fase di rialzo del PNA e ricreando artificiosamente una certa nuova ondulazione aleutinica.
I possibili effetti di questa fase saranno principalmente 2 e dovrebbero gradualmente realizzarsi nella terza decade di febbraio, ovvero in primis, una reazione ondulatoria a catena in grado finalmente di "spezzare" l'andamento zonale o semiondulatorio finora ancora attivo e quindi con possibili genesi di blocchi strutturati in Atlantico, e in secondo luogo il ritorno nella porzione emisferica siberiana centro occidentale a geopotenziali propriamente invernali proprio dovuto ad una sinottica di blocco questa volta coadiuvata anche dal forcing aleutinico in grado di creare finalmente anche in troposfera l'antizonalità finora pressochè mancata o appena accennata.
Questa volta in condizioni circolatorie alle medie latitudini assai diverse da quelle precedenti...
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Matteo
Insomma Matteo dai credito all'extreme forecast di gfs e di ecmwf ( appena accennato) con una possibile dislocazione del nucleo siberiano molto più ad ovest verso la fine del mese....
Mah, vedo che paradossalmente quel dislocamento così lontano dalla nostra portata sarà un passaggio necessario per produrre quegli effetti di blocco che in troposfera e alle medie latitudini, sono finora state interdetti dagli effetti più meno diretti della Nina.
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Matteo
Dopo aver notato il previsto aumento dei GPT in zona nord est canadese, ricordo che avevamo scritto in questa
discussione che per il 13/14 Febbraio si sarebbe manifestato nel
Mediterraneo un evento meteo freddo.
Questa "visìone"in data 29 Gennaio era legata alla previsione delle mappe a 500Hpa a 120 ore, ma già osservate e confermate a più di
120 ore da ECMWF.
Infatti il modello americano si era allineato a quello inglese proprio a 120 ore.
La previsione ad oggi è stata rispettata:
http://forum.meteonetwork.it/showpos...&postcount=707
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Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 06/02/2009 alle 01:02
cambiate parecchio rispetto a ieri....in meglio
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