
Originariamente Scritto da
albedo
La pianura Padana è un grande catino chiuso su tre lati da rilievi importanti, l'aria tende a ristagnare e a cambiare lentamente, quanto meno nella parte centrale (che è vastissima). Per di più è molto umida, lo è per definizione essendo una piana alluvionale formatasi dai sedimenti dei fiumi che l'attraversano. Mi sembra normale che per un certo spessore verticale non si possa sempre avere un cielo dal colore impeccabile. Il bello di certe zone del nord è che i cuscinetti si conservano, arriva aria mite e neppure se ne accorgono. Quasi tutte le località padane, con poche eccezioni, hanno più giorni nebbiosi del resto delle località peninsulari e insulari (eccetto forse alcune di quelle di montagna attraversate dalle nubi, sparo a caso, Potenza?) La nebbia vi resta spesso tutto il giorno, mentre generalmente nelle altre pianure, per esempio dell'Italia centrale, se ne va a metà mattinata e torna solo in tarda serata. La foschia idem. Vuoi per il fatto che la morfologia collinare prevale, in quasi tutte le località peninsulari, oltre che insulari, il clima è molto variabile, l'aria cambia rapidamente e il vento è molto frequente. Cambiano rapidamente le condizioni di umidità e temperatura, anche nelle zone interne meno soggette alle brezze marine. Ho trascorso pezzi di estate, inverno, pimavere ed autunni a Milano come a Bologna ed altre località padane o ai margini e ti assicuro che, fatta ecezione per pochi giorni di vento o fohn, il cielo ha un altro colore, più tenue, più chiaro, forse ho esagerato a dire "biancastro" ma l'impressione è simile a quella.
Non ne faccio una questione di merito (i bei paesaggi non c'entrano

) ma di differenze climatiche che non sono né migliori né peggiori. Salvo il fatto che a me piacciono il freddo e la neve, quindi mediamente preferisco una località padana che una costiera del centro-sud tirrenico, ovvio.
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