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  1. #1
    Burrasca L'avatar di Luca02
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    Predefinito Re: Nowcasting Piemonte Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da lg59 Visualizza Messaggio
    Ma che tristezza.Ma tutta la neve che ha fatto qualche settimana fa???Piccola considerazione,non so a cosa ti riferivi quando citavi gli anni,70,probabilmente al fatto che anche allora c'era improvvisazione?Non credo all'innevamento,frequentavo quelle zone negli anni 70(ero un bambino ovviamente)e si viaggiava spesso tra i2-2,5 mt.di neve
    Negli anni 70-80 ci sono state annate molto buone e altre estremamente secche ed avare di neve sulle Alpi, allora non c'erano i cannoni e dunque si faceva il possibile, facendo lo slalom tra l'erba ecc. A me fa impazzire vedere certe cose, io personalmente scio spesso a Chamois, un piccolo comprensorio in Valtournenche che quando è tutto aperto conta 20 km di piste con 3 seggiovie che ti portano fra 1800 e 2500 m.

    Nonostante le risorse siano quelle che sono e tutto, certe cose non si sono mai viste, in un posto che non reggerebbe il confronto con posti ben più famosi quali Sestriere e Prato. Eppure tutti gli anni il Piemonte, una regione con delle montagne meravigliose, non sa cosa offrire dal punto di vista dello sci, con un livello di impianti e preparazione piste penoso... e considera che in Val Susa nel 2006 ci sono state le Olimpiadi che avrebbero dovuto dare un boost pazzesco alla località... invece abbiamo impianti dismessi, seggiovie con oltre 30 anni sulle spalle che fanno da collo di bottiglia, cannoni che vengono usati con il contagocce. Vorrei sapere quanto ricevono dalla regione per l'innevamento e i ristori post covid ad esempio.
    Scusate se mi faccio prendere dall'emozione, ma è vergognoso: nelle feste di Natale 2022-23 non c'è un comprensorio in Piemonte, uno, che sappia offrire piste con della neve
    Meteo Monferrato, Langhe e Roero: www.datimeteoasti.it

  2. #2
    Uragano L'avatar di roby4061
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    Predefinito Re: Nowcasting Piemonte Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da Luca02 Visualizza Messaggio
    cannoni che vengono usati con il contagocce
    Non c'è l'acqua. È quella che usano col contagocce. E poi fa caldo, per cui non si può nemmeno produrla la neve artificiale.
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  3. #3
    Burrasca L'avatar di Luca02
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    Predefinito Re: Nowcasting Piemonte Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da roby4061 Visualizza Messaggio
    Non c'è l'acqua. È quella che usano col contagocce. E poi fa caldo, per cui non si può nemmeno produrla la neve artificiale.
    E' un discorso molto complesso e non può essere ridotto ad una mancanza di acqua o temperature:

    - questione acqua: il problema è facilmente bypassabile, in annate siccitose, tramite la costruzione di piccoli bacini artificiali che vengono riempiti e la cui acqua viene utilizzata per l'innevamento. Qui tornerà poi una volta che la neve sarà fusa

    - questione temperature: basta poco, 1-2 settimane di freddo normale e con un impianto di innevamento sufficientemente potente riesci ad innevare tutte le piste. In più la neve può essere prodotta anche con temperature positive di 3-4 gradi se accompagnate da umidità basse, non è tanto la temperatura l'elemento cruciale quanto il bulbo umido e il DP. La neve sparata poi si conserva molto bene, sia nei mucchi, sia quando è stesa.

    L'esempio ce l'abbiamo ancora una volta, il Trentino e l'Alto Adige: si arriva sci ai piedi a 700 m a Pinzolo, 900 m a Plan de Corones, in posti con nevosità pari a un terzo del cuneese. Eppure loro sono in grado di innevare tutto con 1-2 settimane di freddo... lo sci è ancora troppo importante per le montagne nostre e chiuderlo causerebbe una morte totale delle vallate. Considera le Valli di Lanzo o alcune valli del cuneese, non c'è nulla, non ci sono servizi, i paesi sono morenti, nemmeno il telefono prende. Sono questi i servizi che porta un'economia strutturata e grazie a lei possono essere mantenuti. Ahinoi non sarà mai il contrario, dove non ci sarà richiesta non avrai mai servizi.

    C'è poi la questione anche paesaggistica da non trascurare: in Dolomiti ad esempio molti impianti vengono fatti arrivare con le stazioni di monte dentro la montagna, per ridurre l'impatto sul paesaggio. Insomma, dove si vuole si fanno opere e lo si fa al meglio possibile... altrove bo, cosa ne sarà?
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  4. #4
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    Predefinito Re: Nowcasting Piemonte Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da Luca02 Visualizza Messaggio
    E' un discorso molto complesso e non può essere ridotto ad una mancanza di acqua o temperature:

    - questione acqua: il problema è facilmente bypassabile, in annate siccitose, tramite la costruzione di piccoli bacini artificiali che vengono riempiti e la cui acqua viene utilizzata per l'innevamento. Qui tornerà poi una volta che la neve sarà fusa

    - questione temperature: basta poco, 1-2 settimane di freddo normale e con un impianto di innevamento sufficientemente potente riesci ad innevare tutte le piste. In più la neve può essere prodotta anche con temperature positive di 3-4 gradi se accompagnate da umidità basse, non è tanto la temperatura l'elemento cruciale quanto il bulbo umido e il DP. La neve sparata poi si conserva molto bene, sia nei mucchi, sia quando è stesa.

    L'esempio ce l'abbiamo ancora una volta, il Trentino e l'Alto Adige: si arriva sci ai piedi a 700 m a Pinzolo, 900 m a Plan de Corones, in posti con nevosità pari a un terzo del cuneese. Eppure loro sono in grado di innevare tutto con 1-2 settimane di freddo... lo sci è ancora troppo importante per le montagne nostre e chiuderlo causerebbe una morte totale delle vallate. Considera le Valli di Lanzo o alcune valli del cuneese, non c'è nulla, non ci sono servizi, i paesi sono morenti, nemmeno il telefono prende. Sono questi i servizi che porta un'economia strutturata e grazie a lei possono essere mantenuti. Ahinoi non sarà mai il contrario, dove non ci sarà richiesta non avrai mai servizi.

    C'è poi la questione anche paesaggistica da non trascurare: in Dolomiti ad esempio molti impianti vengono fatti arrivare con le stazioni di monte dentro la montagna, per ridurre l'impatto sul paesaggio. Insomma, dove si vuole si fanno opere e lo si fa al meglio possibile... altrove bo, cosa ne sarà?
    Bravo, da ex gattista devo farti i complimenti per la conoscenza dell'argomento... in giro si sente spesso ''quest'anno ha nevicato poco e non si scia''. Negli ultimi 20 anni in verità la pratica dello sci è stata vitale per le nostre valli ed ha subito una trasformazione radicale, per chi ha voluto e potuto stare al passo, consentendo ad intere vallate di vivere.

    Sono altrettanto d'accordo che sia fondamentale una gestione mirata delle risorse che abbiamo, dell'impatto sulle nostre montagne, della pulizia degli ambienti che passa anche da prendersi cura di un bosco o delle corvèè una volta che gli impianti chiudono per raccogliere i rifiuti. Insomma, bisogna riflettere anche se sia effettivamente tutto da condannare, ad esempio non tutti sanno che in Valle d'Aosta e in Trentino Alto Adige l'energia necessaria per i cannoni arriva da fonti naturali, idroelettrico in primis. Lo sci ed un turismo sano hanno contribuito allo sviluppo delle nostre comunità, ci sono comuni in Val Susa o in Valle d'Aosta che hanno la fibra ottica a 1800 m, in altre zone come dici tu non funziona neanche il 3G. Piccola riflessione da ''stagionato'', vorrete scusarmi per l'enfasi che ho dato ad un tema a me molto caro e spero altrettanto per le future generazioni...

    Ps buon anno a tutti

  5. #5
    Brezza tesa L'avatar di CheccoLau
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    Predefinito Re: Nowcasting Piemonte Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da Luca02 Visualizza Messaggio
    lo sci è ancora troppo importante per le montagne nostre e chiuderlo causerebbe una morte totale delle vallate. Considera le Valli di Lanzo o alcune valli del cuneese, non c'è nulla, non ci sono servizi, i paesi sono morenti, nemmeno il telefono prende. Sono questi i servizi che porta un'economia strutturata e grazie a lei possono essere mantenuti. Ahinoi non sarà mai il contrario, dove non ci sarà richiesta non avrai mai servizi.

    Basta sparare sentenze senza conoscere ciò di cui si parla. Non me ne volere, dai messaggi potrebbe passare un tono aggressivo ma non è mia intenzione. Però il cuneese ha tutto tranne che bisogno di persone con la tua visione della montagna. Non vorrei prenderla sul personale ma abitandoci non posso non farlo, dato che mi occupo nella vita pure dello sviluppo e delle iniziative delle vallate intorno a Saluzzo.

  6. #6
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    Predefinito Re: Nowcasting Piemonte Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    Basta sparare sentenze senza conoscere ciò di cui si parla. Non me ne volere, dai messaggi potrebbe passare un tono aggressivo ma non è mia intenzione. Però il cuneese ha tutto tranne che bisogno di persone con la tua visione della montagna. Non vorrei prenderla sul personale ma abitandoci non posso non farlo, dato che mi occupo nella vita pure dello sviluppo e delle iniziative delle vallate intorno a Saluzzo.
    Non sono nè amante della montagna, nè tantomeno praticante di sport invernali, ma non posso che essere d'accordo con te e Lou Val: quando un'attività è destinata a diventare economicamente e ambientalmente non più sostenibile, è inutile continuare a lottare contro l'inevitabile.
    E' assolutamente necessario cogliere per tempo i segnali del cambiamento e prevedere ciò che sarà in futuro, in modo da utilizzare quelli che sono, probabilmente, gli ultimi introiti del sistema attuale per reinventarsi ed adattarsi al futuro contesto climatico ed economico.

    Il paragone più calzante secondo me è quello con con chi, nel secolo scorso, ferrava i cavalli: con l'avvento delle automobili i lungimiranti si sono trasformati in meccanici/gommisti/carrozzieri e sono sopravvissuti, gli altri sono scomparsi.

  7. #7
    Burrasca L'avatar di Luca02
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    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    Basta sparare sentenze senza conoscere ciò di cui si parla. Non me ne volere, dai messaggi potrebbe passare un tono aggressivo ma non è mia intenzione. Però il cuneese ha tutto tranne che bisogno di persone con la tua visione della montagna. Non vorrei prenderla sul personale ma abitandoci non posso non farlo, dato che mi occupo nella vita pure dello sviluppo e delle iniziative delle vallate intorno a Saluzzo.
    Non ti preoccupare, so bene quanto sia difficile far passare la giusta sfumatura dietro un messaggio, quindi non ti preoccupare, la prendo come un confronto sano e costruttivo, nulla di più

    Io in generale posso ritenermi d’accordo con Walter, quando dice che ora lo sci deve essere usato come un ponte per un nuovo modello di turismo e di attività, assolutamente. Si deve sfruttare la massa che viene attirata dallo sci per fare conoscere altri modi di vivere la montagna.

    Il problema essenzialmente delle montagne piemontesi è che sono aree depresse, al di fuori della Val Susa e poche eccezioni quali Limone, Prato, DomoBianca, Alagna e Macu. Ma non parlo di impianti di sci, ci sono zone come ti dicevo dove non prende nemmeno il telefono, dove devi fare 10 km per prendere un pezzo di pane, è questo il problema. Possono andare bene a me o a te, perché amiamo la montagna, ma non vanno bene ai turisti che sceglieranno invece altre località dove esiste un bar, un centro benessere, dove c’è qualche servizio… ecco il vero problema.

    Per quanto riguarda lo sci in generale, posso dire che secondo me non morirà così in fretta: esistono tecniche quali snowfarm che sono molto utili, si preserva la neve creando mucchi e coprendoli con teli, per poi stenderla all’inizio della stagione successiva. Livigno, Riale, Cogne o Cervinia stanno già sfruttando questa tecnica; in più esistono dei cannoni che sono in grado di produrre neve fino a 15 gradi, ad esempio erano sfruttati sul ghiacciaio dello Stelvio la scorsa stagione estiva… insomma, alternative ci sono, lasciando stare quanto sia etico o invernale il concetto di neve prodotta con 15 gradi. A mio parare saranno tutt utilizzate, perché l’indotto dello sci supererà tranquillamente i costi di produzione dlela neve con tali tecniche

  8. #8
    Vento fresco L'avatar di Samuele96
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    Predefinito Re: Nowcasting Piemonte Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da Luca02 Visualizza Messaggio
    Non ti preoccupare, so bene quanto sia difficile far passare la giusta sfumatura dietro un messaggio, quindi non ti preoccupare, la prendo come un confronto sano e costruttivo, nulla di più

    Io in generale posso ritenermi d’accordo con Walter, quando dice che ora lo sci deve essere usato come un ponte per un nuovo modello di turismo e di attività, assolutamente. Si deve sfruttare la massa che viene attirata dallo sci per fare conoscere altri modi di vivere la montagna.

    Il problema essenzialmente delle montagne piemontesi è che sono aree depresse, al di fuori della Val Susa e poche eccezioni quali Limone, Prato, DomoBianca, Alagna e Macu. Ma non parlo di impianti di sci, ci sono zone come ti dicevo dove non prende nemmeno il telefono, dove devi fare 10 km per prendere un pezzo di pane, è questo il problema. Possono andare bene a me o a te, perché amiamo la montagna, ma non vanno bene ai turisti che sceglieranno invece altre località dove esiste un bar, un centro benessere, dove c’è qualche servizio… ecco il vero problema.

    Per quanto riguarda lo sci in generale, posso dire che secondo me non morirà così in fretta: esistono tecniche quali snowfarm che sono molto utili, si preserva la neve creando mucchi e coprendoli con teli, per poi stenderla all’inizio della stagione successiva. Livigno, Riale, Cogne o Cervinia stanno già sfruttando questa tecnica; in più esistono dei cannoni che sono in grado di produrre neve fino a 15 gradi, ad esempio erano sfruttati sul ghiacciaio dello Stelvio la scorsa stagione estiva… insomma, alternative ci sono, lasciando stare quanto sia etico o invernale il concetto di neve prodotta con 15 gradi. A mio parare saranno tutt utilizzate, perché l’indotto dello sci supererà tranquillamente i costi di produzione dlela neve con tali tecniche
    Anche secondo me lo snowfarming e' un'ottima invenzione, però è utile quasi esclusivamente per lo sci di fondo in determinate conche alpine ( poi per carita', Riale grazie a questa tecnica ormai insieme a Livigno ha il monopolio per quanto riguarda lo sci di fondo pre-stagione)

    Per lo sci alpino non lo vedrei come una soluzione, non riesci a coprire troppi km con la neve conservata e poi ci sarebbe il problema del trasporto della neve da Valle

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  9. #9
    Burrasca L'avatar di Luca02
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    Predefinito Re: Nowcasting Piemonte Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da Samuele96 Visualizza Messaggio
    Anche secondo me lo snowfarming e' un'ottima invenzione, però è utile quasi esclusivamente per lo sci di fondo in determinate conche alpine ( poi per carita', Riale grazie a questa tecnica ormai insieme a Livigno ha il monopolio per quanto riguarda lo sci di fondo pre-stagione)

    Per lo sci alpino non lo vedrei come una soluzione, non riesci a coprire troppi km con la neve conservata e poi ci sarebbe il problema del trasporto della neve da Valle

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    Potenzialmente possono essere fatte ovunque, le costruisci ogni tot chilometri per innevare dei tracciati… il fallimento della coppa del mondo di Cervinia-Zermatt a novembre non è stato dettato dal caldo, non sono stati abbastanza previdenti e hanno fatto una snowfarm a valle troppo piccola che non ha permesso di innevare gli ultimi 1000 m…

  10. #10
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    Predefinito Re: Nowcasting Piemonte Gennaio 2023

    Citazione Originariamente Scritto da Luca02 Visualizza Messaggio
    Negli anni 70-80 ci sono state annate molto buone e altre estremamente secche ed avare di neve sulle Alpi, allora non c'erano i cannoni e dunque si faceva il possibile, facendo lo slalom tra l'erba ecc. A me fa impazzire vedere certe cose, io personalmente scio spesso a Chamois, un piccolo comprensorio in Valtournenche che quando è tutto aperto conta 20 km di piste con 3 seggiovie che ti portano fra 1800 e 2500 m.

    Nonostante le risorse siano quelle che sono e tutto, certe cose non si sono mai viste, in un posto che non reggerebbe il confronto con posti ben più famosi quali Sestriere e Prato. Eppure tutti gli anni il Piemonte, una regione con delle montagne meravigliose, non sa cosa offrire dal punto di vista dello sci, con un livello di impianti e preparazione piste penoso... e considera che in Val Susa nel 2006 ci sono state le Olimpiadi che avrebbero dovuto dare un boost pazzesco alla località... invece abbiamo impianti dismessi, seggiovie con oltre 30 anni sulle spalle che fanno da collo di bottiglia, cannoni che vengono usati con il contagocce. Vorrei sapere quanto ricevono dalla regione per l'innevamento e i ristori post covid ad esempio.
    Scusate se mi faccio prendere dall'emozione, ma è vergognoso: nelle feste di Natale 2022-23 non c'è un comprensorio in Piemonte, uno, che sappia offrire piste con della neve
    Per carità, anche se io e te siamo cane e gatto, ti do ragione; però ci sono anche delle precisazioni da fare: prima cosa non si possono paragonare Piemonte e due regioni autonome come Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige, la differenza è abissale in termini di risorse economiche; secondo, in Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige le follie climatiche invernali sono meno esasperate in inverno, perchè quando per giorni e giorni hai vento caldo sparato sulle piste non è che puoi fare molto. Per esempio quando ci sono condizioni favoniche magari hai precipitazioni con quota neve anche non elevata su gran parte del territorio valdostano e invece sole a palla e temperature bollenti in località come Sestriere, Prato Nevoso e Limone che mangiano decine di cm ogni giorno; quindi in questo senso il Piemonte è la regione più penalizzata in questi ultimi periodi, ci si può fare poco

    Poi c'è anche la follia dei gestori che tengono aperte piste "assassine" e su quello non ci piove, se non si può bisogna fare un passo indietro, però pensiamo anche a cosa si deve sorbire a livello climatico il territorio piemontese quando ci sono queste condizioni, in nessunaltro posto si crea un mix così letale per la neve

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