Ho seguito con interesse la discussione e mi permetto di intervenire come il vecchio che cerca di fare da pacere. I gusti non si toccano, a me piace caldo umido, a te freddo secco, a Pinco il gelato alla crema, a Giovanni la Pizza.
La prima cosa che mi sento di dire è che ragazzi, fatevi un giro in montagna, siete sicuri che la siccità sia davvero finita? Attenzione perchè Arpa ragiona sull'anno 2023, ma la siccità inizia ben prima, 2 anni sicuri, per altre zone anche prima. Mi ricordo un articolo dove già a fine estate 2020 si parlava di siccità sul basso Alessandrino con 30-40 mm in tutta l'estate.
Quindi occhio, perchè noi ci concentriamo sui dati, i quali ci dicono che nel 2023 siamo pressochè a posto, ma se considerassimo insieme 2022+2023? Sarebbe certamente un segno meno o profondo rosso ovunque, perchè il deficit è veramente troppo marcato e la siccità è stata troppo duratura per essere risolta in un mese. Questo vale per i suoli, per le falde, ma anche per i laghi in montagna: fatevi un giro come vi dicevo prima, ci sono laghi che sono ancora più bassi di 10-15 metri rispetto al normale, perchè la ferita è ancora aperta.
Luca secondo me è stato ineccepibile, perchè alle provocazioni ha risposto semplicemente con i dati e su quelli non si discute. Spiace però leggere, come spesso succede, che alla padronanza dei dati, dura e cruda, si risponda con ''sei un saccente o un professore''. Siete sicuri che sia questo il modo di interloquire? E' saccente colui che sa le cose e semplicemente le condivide o chi non si dimostra ricettivo ad esse perchè crede già di sapere tutto? a voi la risposta
La speranza che il caldo previsto non sia troppo duraturo (esagerato ahimè tende a esserlo sempre ormai) perchè di acqua ne abbiamo bisogno ancora, e tanta.
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