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  1. #11
    Burrasca L'avatar di appassionato_meteo
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale APRILE 2025

    Cielo sereno e brezza, massima di 20.3°C pure qui; giornata da inizio maggio più che da inizio aprile.
    Vediamo quanto freddo farà a partire da domenica.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  2. #12
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale APRILE 2025

    Niente ventello né ieri né oggi

  3. #13
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale APRILE 2025

    Stamattina sono andato a correre in bici e la temperatura era decisamente fresca, tra i 5 e i 6°C. Sereno.

    Ieri primo ventello.

    Domenica atteso il deciso cambio d'aria ma la traiettoria della discesa nei giorni si è spostata leggermente più ad est. Comunque lunedì mattina dovrebbe entrare anche la -6 a 850 hPa su pianura friulana e veneto orientale. Dovremmo rimanere sostanzialmente negativi a quella quota fino a mercoledì mattina

  4. #14
    Vento moderato L'avatar di mky
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale APRILE 2025

    la discesa fredda che è in arrivo non è di poca cosa per la stagione.
    la vedo male per i ciliegi della pianura orientale.
    nelle zone aperte potremmo andare sotto 0 non di pochi decimi.
    minima 4,4°
    attuali 18 abbondanti.

  5. #15
    Vento forte L'avatar di Albert0
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale APRILE 2025

    Trieste 11/17
    Sappada -1/17 , UR minima del 20%
    Fusine valico -2.4/20

    Tipico di questa stagione con mare freddo e la +9C. Per cui in quota ci sarà calo di 14C in 30 ore.

  6. #16
    Vento forte L'avatar di Blizzard80
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale APRILE 2025

    Buonasera, ieri i miei sono andati in nivotour a Casera Razzo sulla Sella Ciampigotto a 1.800 m dove c'è ancora un discreto accumulo nevoso uniforme.
    caldofili teste desertiche
    negazionisti rane bollite

    https://www.youtube.com/@FabioBlizzard

  7. #17
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale APRILE 2025

    Situazione invariata rispetto agli ultimi giorni con cielo sereno, secco, assenza di vento e clima più da inizio maggio che da inizio aprile (massima di circa venti gradi).
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  8. #18
    Burrasca L'avatar di appassionato_meteo
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale APRILE 2025

    Ecco la parte finale di marzo per la stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media ad 850 hPa 4°C, +2.4°C dalla media 1991/2020, estremi 1°C/6.4°C, settimo posto su 45 tra le più calde insieme alla 2010 e 2024, quattro valori sopra i cinque gradi.
    • Quota media ZT 2129 metri, +295 dalla media, estremi 1725/2955 metri, quindicesimo posto tra le più alte, sette valori sotto i duemila metri e due oltre i 2500.
    • Geopotenziali 500 hPa 5567 metri, +27 dalla media, estremi 5480/5690 metri, quindicesimo posto tra le più alte.

    Terza decade mensile nuovamente con anomalie elevate, soprattutto per temperatura e zero termico.
    Il freddo arrivato il giorno diciotto è durato poco e non si è più fatto vedere, tant’è vero che la temperatura è rimasta sempre positiva e lo zero termico sopra i 1500 metri.
    È vero che i valori invernali diventano via via meno probabili con il passare delle settimane, ma questo non significa che sia impossibile avere temperature ben negative in quota con brinate in pianura anche durante l’ultima parte di marzo; tra l’altro questo può accadere anche durante aprile.
    Temperature inferiori ai -5°C durante la terza decade si erano verificate nel 1993, 1995, 1998, 2009, 2013, 2018 e 2020.
    Per il resto, il fine settimana del 22-23 è stato instabile con anche dei temporali fra la domenica ed il lunedì, poi il tempo è diventato gradualmente più stabile, secco e ventilato.

    Ecco il riassunto mensile:

    • Media ad 850 hPa 2.9°C, +1.8°C dalla media 1991/2020, estremi -5.7°C/6.4°C, undicesimo posto su 45 fra i più miti insieme al 1981 e 1983, otto valori negativi (di cui uno inferiore a -5°C) e sette sopra i cinque gradi.
    • Quota media ZT 1950 metri, +194 dalla media, estremi 769/2955 metri, sedicesimo posto tra le più alte, otto valori inferiori ai 1500 metri (di cui tre sotto i mille) e 32 sopra i duemila (di cui quattro oltre i 2500).
    • Geopotenziali 500 hPa 5574 metri, +32 dalla media, estremi 5400/5720 metri, quattordicesimo posto tra le più alte insieme al 1983.

    Marzo è stato discretamente caldo con zero termico e geopotenziali un po' sopra alle rispettive medie.
    L’episodio indubbiamente più interessante si è verificato poco oltre la metà mensile: la temperatura è arrivata a quasi -6°C e lo zero termico è andato sotto i mille metri, portando un clima invernale o quasi un po' ovunque e pure il ritorno delle gelate anche in pianura.
    Temperature inferiori ai -5°C durante marzo non sono rare, come evidenziato dai grafici precedenti esse si sono verificate in 28 mesi su 45 a partire dal 1981 in poi; nel caso della seconda decade, esse si sono verificati per diciannove volte (1983 -> 1987, 1995, 1996, 1998 -> 2000, 2003, 2005, 2006, 2009, 2010, 2013, 2021, 2022 e 2025).
    Notiamo come questo evento abbia avuto due pause di sette anni: 1988 -> 1994 e 2014 -> 2020.
    In effetti marzo è un mese con medie semi invernali, esse sono ben più basse (in quota) rispetto a quelle di novembre, per cui i colpi di coda invernali sono comuni e in più di qualche caso si è trattato di vere e proprie ondate di freddo capaci anche di portare nevicate fino in pianura.
    Faccio anche notare che il picco minimo di marzo è stato inferiore a quelli di dicembre e di gennaio: dato che la temperatura minima di marzo è stata quasi di -6°C (e non 9/10 gradi negativi), questo fa capire quanto poco abbiano fatto dicembre e gennaio da questo punto di vista.
    Con l’ondata fredda di metà febbraio, se non altro l’inverno ha evitato di farsi superare da marzo per quanto riguarda il valore minimo di temperatura, mentre per lo zero termico già dicembre e gennaio hanno fatto leggermente meglio di marzo.
    Per il resto, marzo non ha portato episodi invernali e non ci sono state occasioni per avere nevicate fino in pianura.
    La prima decade ha portato un clima decisamente primaverile con massime ben oltre i quindici gradi, durante la seconda abbiamo avuto una settimana molto piovosa (e nevosa sui monti) con l’unica ondata fredda citata sopra, durante la terza il fine settimana del 22-23 è stato instabile e poi abbiamo avuto vari giorni con tempo variabile e con poca pioggia.
    Al suolo (stazione di Udine S.Osvaldo) marzo ha avuto le medie seguenti, tra parentesi gli scarti dalla 1991/2020: 5.2°C (1.8°C), 10.2°C (+1.4°C) e 15.4°C (+0.8°C).
    Esso è al quinto, decimo e decimo posto fra i più caldi; sono caduti 209.4 mm (+114.3) in undici giorni, è il quinto più piovoso.
    Di conseguenza vediamo che si è trattato di un mese caldo e piovoso, con il grosso della pioggia che si è concentrato fra la seconda decade e la prima metà della terza.
    Infine, ecco un breve riassunto di marzo realizzato dall’Osmer (minuto 18:13): Edizione del 28/03/2025 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    Distribuzione_T850.jpg Decenni_T850.png

    Le medie decennali di marzo, oltre alle frequenze delle varie classi di temperatura, sono rimaste quasi invariate durante i primi trent’anni e poi la temperatura è salita di 1.2°C.
    L’incremento di temperatura a partire dagli anni ’80 è inferiore a quello di aprile (ben 1.8°C, ha fatto segnare 3.4°C/3.3°C/4°C/5.2°C) e superiore a quello di maggio (tre decimi, è passato da 7.7°C a 7.9°C, poi a 8.8°C ed ora è ad otto gradi).
    È stato quasi sempre il più rigido del trimestre primaverile, tranne in cinque occasioni in cui è stato superato da aprile (mai da maggio); è accaduto nel 1990, 1991, 1994, 1997 e 2012, ma c’era mancato pochissimo anche nel 1989, 2001, 2002 e 2017.
    Marzo presenta vari giorni con temperatura negativa: durante gli anni ’80 e ’90 erano tredici, poi diventati undici ed infine dieci; tutti i mesi, anche i più miti, hanno avuto almeno un valore negativo.
    In genere si raggiungono i 2/5 gradi negativi, ma quasi due volte su tre (28 su 45) siamo scesi anche sotto i -5°; tali valori diventano meno probabili con il passare delle settimane, ma sono possibili anche in terza decade come nel 1993, 1995, 1998, 2009, 2013, 2018 e 2020.
    In alcuni casi la temperatura è addirittura scesa sotto i -10°C, come nel 1987 (nove valori), 2005 (tre), 2010 e 2018 (uno ciascuno); nel caso del 2005 e 2018 il freddo era arrivato a fine febbraio.
    In tutti i casi isoterme così rigide erano arrivate entro e non oltre la prima decade mensile (nel 1987 fra il giorno quattro ed otto, nel 2010 il giorno successivo).
    Dall’altro lato abbiamo alcune giornate con temperatura sopra i cinque gradi (da tre a cinque a seconda dei decenni); è quasi scontato superare tale soglia almeno una volta nel corso di marzo, tale evento non si è verificato solo nel 1984 e 1985 (e varie volte il picco massimo è stato di pochi decimi sopra i cinque gradi).
    Come accade anche durante i mesi invernali, è possibile superare anche i dieci gradi come nel 1981, 1989, 1990, 1991, 1993, 2000, 2002, 2004, 2005, 2008, 2012, 2014, 2019 e 2020 (quasi una volta su tre, ossia 14 su 45).
    Come notiamo dal secondo grafico, marzo è rimasto quasi invariato durante i primi trent’anni, poi ha guadagnato un grado; durante tutti i decenni troviamo mesi di stampo invernale (con media vicina allo zero o negativa) ed altri decisamente più miti.
    Durante gli anni ’80, fra i mesi più freddi, troviamo il 1987 (primo), la coppia 1984-1985 (quinta), il 1988 (nono), il 1986 (tredicesimo) ed il 1982 (subito dietro); il 1987 era stato davvero freddissimo, se fosse stato un mese invernale sarebbe più rigido di tutti i dicembri (il migliore è il 2001 con una media di -3°C) e di quasi tutti i gennai (a parte il 1985), le prime due decadi avevano avuto una media di -5°C e questo fatto è accaduto poche volte perfino durante gli inverni di questa serie storica (intendo dire l’avere due decadi consecutive con media complessiva di circa -5°C).
    Tra i mesi più miti abbiamo il 1990 (secondo), il 1989 (quinto), il 1981 ed il 1983 (undicesimi).
    Negli anni ’90, tra i marzi più freddi, abbiamo il 1996 (secondo ed anch’esso davvero molto rigido), il 1995 (terzo), il 1998 (settimo) ed il 1993 (dodicesimo); tra i mesi più caldi abbiamo il 1994 (sesto), il 1997 (ottavo) ed il 1991 (decimo).
    Durante gli anni Duemila i marzi più freddi sono il 2006 (terzo), il 2004 (settimo), il 2010 (decimo) ed il 2005 (sedicesimo, ma con media positiva pur avendo la prima decade freddissima e la più rigida in assoluto tra quelle marzoline); i mesi più caldi sono il 2002 (ottavo con il 1997), il 2001 (quindicesimo), il 2007 ed il 2003 (sedicesimo e diciottesimo).
    Durante lo scorso decennio abbiamo solamente il 2018 (undicesimo) ed il 2013 (quindicesimo) tra i mesi con media attorno allo zero o sotto di esso; tra quelli più caldi abbiamo il 2012 (primo), il 2017 (terzo), il 2014 (quarto) e poi dobbiamo scendere al quattordicesimo posto per trovare il 2019 (gli altri sono nei dintorni della metà della classifica).
    Di conseguenza vediamo che durante lo scorso decennio abbiamo avuto alcuni mesi veramente molto caldi e che quelli freddi sono diminuiti di numero e le loro medie sono più alte rispetto a quelle dei mesi freddi appartenenti ai decenni precedenti.
    I mesi di marzo appartenenti alla prima metà degli anni Venti si sono comportati nella maniera seguente: al momento il 2021 è stato in media 1981-2010, il 2022 discretamente freddo (quindicesimo insieme al 2013) e con media di un decimo sopra lo zero, il 2023 un po' mite (sedicesimo), il 2024 caldo (settimo) ed il 2025 quattro decimi (e quattro posizioni) più indietro.

    Adesso metto lo ZT:

    Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.png

    In questo caso le medie decennali sono salite due volte: passando dagli anni ’80 ai ’90 e passando dagli anni Duemila al decennio scorso con un incremento totale di 162 metri.
    Aprile ha aumentato la sua media di 268 metri, passando da 2050 a 1993 poi a 2074 ed infine a 2318 metri; maggio è salito complessivamente di soli 38 metri passando da 2693 a 2726 poi a 2823 ed infine a 2731 metri.
    In questo caso marzo è stato scavalcato da aprile in undici occasioni (contro le cinque della temperatura) e mai da maggio; è accaduto nel 1989, 1990, 1991, 1994, 1997, 2001, 2002, 2003, 2012, 2017 e 2023.
    Anche nel caso dello zero termico marzo è un mese semi invernale: ci sono ancora diversi giorni con ZT inferiore a 1500 metri ed alcuni anche sotto i mille.
    Dall’altro lato le giornate con ZT superiore ai 2500 metri sono ancora poche (4-5), mentre rispetto ai mesi invernali aumentano un po' quelle con valori sopra i duemila.
    Come dicevo, anche nel caso dello ZT marzo presenta varie giornate dal sapore invernale, ossia con ZT inferiore a 1500 metri; siamo passate dalle tredici dei primi vent’anni ad undici e poi a dieci.
    La grande maggioranza dei mesi ha avuto almeno un valore sotto i mille metri; quelli che non ce l’hanno fatta sono il 1989, 1994, 2002, 2012, 2014, 2015, 2017 e 2023.
    In alcuni casi lo ZT è sceso anche al di sotto dei 500 metri e perfino al suolo: i mesi che hanno avuto almeno un valore sotto i 500 metri sono il 1981, 1985, 1986, 1987 (ben 19), 1993, 1995, 1996, 1998, 2004, 2005, 2006, 2010, 2013 e 2018.
    Tali valori si sono verificati entro le prime due decadi mensili, ad eccezione del 2013; come detto sopra, lo ZT al suolo si è verificato solamente durante la prima decade, in effetti si verifica poche volte in inverno e quindi averlo in marzo è ancora più significativo.
    Nel caso dello ZT, il secondo grafico mostra un’evoluzione un pò diversa da quella della temperatura: marzo ha ugualmente aumentato la propria media rispetto agli anni ’80, ma lo ha fatto in due fasi distinte (passando agli anni ’90 ed al decennio scorso).
    Durante gli anni ’80, tra i mesi aventi le medie più basse, ritroviamo il 1987 (primo), il 1984 (quarto), il 1985 (sesto), il 1988 (ottavo) e poi la coppia 1982-1986 all’undicesimo e dodicesimo posto; anche in questo caso il 1987 ha avuto una media bassissima, pari a quella del miglior dicembre (che è sempre il 2001 con 1026 metri) e sarebbe quarto nella classifica di gennaio.
    I mesi con le medie più alte sono stati il 1990 (quarto), il 1989 (sesto), il 1981 (ottavo) ed il 1983 (quattordicesimo); vediamo che anche nel caso dello ZT gli anni ’80 non hanno avuto mezze misure, abbiamo avuto mesi con medie invernali ed altri con medie attorno ai duemila metri o sopra.
    Durante gli anni ’90 i mesi con le medie più basse sono il 1996 (secondo), il 1995 (settimo), il 1993 (tredicesimo) ed il 1998 (quindicesimo); fra le medie più elevate c’è il 1994 (primo), il 1997 (decimo) ed il 1991 (dodicesimo), tutti con media oltre i duemila metri.
    Gli anni Duemila hanno avuto tra i mesi con le medie più basse il 2006 (quinto), il 2004 (decimo) ed il 2010 (quattordicesimo); fra le medie più elevate ci sono il 2002 (settimo), il 2001 (nono) e poi la coppia 2003-2007 al diciassettesimo e diciottesimo posto.
    Infine, durante lo scorso decennio troviamo il 2018 (terzo), il 2013 (nono) ed il 2016 (sedicesimo) tra le medie più basse; fra le medie più elevate c’è il 2012 (secondo), 2017 (terzo), il 2014 (quinto) ed il 2019 (undicesimo).
    Al momento gli anni Venti hanno avuto il 2021 e 2022 vicini alla media decennale degli anni ’80 e circa a metà classifica, mentre i tre successivi un po' sopra ad essa; pertanto essi sono stati lontani sia da quelli con medie molto basse ma anche da quelli con le medie più elevate.

    Infine, il riassunto del primo trimestre:

    • Media ad 850 hPa 1.2°C, +1.3°C dalla media 1991/2020, nono posto su 44 tra i più caldi.
    • Quota media ZT 1754 metri, +169 dalla media, quattordicesimo posto tra le più alte.
    • Geopotenziali 500 hPa 5587 metri, +54 dalla media, nono posto tra i più alti.

    Il primo trimestre del 2025 è stato discretamente sopra la media per tutte e tre le grandezze, entrando fra i primi dieci per la temperatura ed i geopotenziali: tutti e tre i mesi hanno avuto anomalie positive, di 1-2 gradi per la temperatura, 120-190 metri per lo zero termico e 30-90 metri per i geopotenziali.
    Al momento il mese avente le anomalie più elevate è stato febbraio per i geopotenziali e marzo per le altre due grandezze.
    Per ora il 2025 è lontano sia dai trimestri con le medie più basse (ad esempio 1985, 1987, 1986, 1996 e 2010, tutti con media pari o inferiore a -2°C) e non avvicina quelli con le medie più elevate (ad esempio 1990, 2024, 1989 e 2014, tutti con media pari o superiore a +2°C).
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  9. #19
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale APRILE 2025

    A rivolto la -5,5. Zero termico a 866m. Ma il sole di aprile fa il suo lavoro, nonostante la bora e le temperature basse ad est. A Udine 15 gradi

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  10. #20
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale APRILE 2025

    Citazione Originariamente Scritto da lukeud Visualizza Messaggio
    A rivolto la -5,5. Zero termico a 866m. Ma il sole di aprile fa il suo lavoro, nonostante la bora e le temperature basse ad est. A Udine 15 gradi

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