Fino a quando l'uomo avrà la presunzione di misurare la possibilità di altre forme di vita solo in base alle conoscenze scientifiche finora acquisite, non troverà mai risposta a questo quesito. Condivido in pieno la posizione di Manu, Delvi e Lorenzo.
Nessuna civiltà intelligente può durare 13 miliardi di anni. A patto che non ci sia un sistema stellare denso di pianeti abitabili per la stessa forma di vita.
Per me le superciviltà non possono esistere semplicemente perchè muoiono troppo presto.
L'unica cosa che si potrebbe fare, in un livello di civiltà molto avanzato, è unire tutti i neuroni in un'unica interconnessione e proteggerla in un codice informatizzato immortale.
d'altronde anche la vita stessa sopravvive usando un codice da trasmettere
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Questo è lo "stato attuale della nostra conoscenza", la teoria della relatività ma si potrebbe ipotizzare che a questo quadro manchi qualcosa che potrebbe emergere in un futuro anche molto lontano, dopotutto la gran parte delle leggi fisiche sono state generalizzate in seguito, relativizzandone la validità alla soddisfattibilità di ben precisi vincoli. Non sono affatto uno specialista di questo campo della fisica per cui questa cosa prendetela come un dubbio che può venire.
Stamattina ho sentito alla radio l'intervento di un nobel della fisica che ha lavorato una vita su queste cose e ha concluso che è meglio non venire in contatto con altre forme perché in sostanza si verrebbe distrutti rapidamente. Considero questo ragionamento "da umani" ma non lo condivido. Se il fine unico di una civiltà intelligente è quello di sopravvivere alle estinzioni di massa, per esempio la prossima fine del sistema in cui si sono sviluppati, e se la colonizzazione risolve questo problema c'è comunque da considerare il limite biologico dell'organismo di dover continuare la propria esistenza in un ambiente molto ostile e talmente diverso da quello originario che renderebbe ben presto un inferno la loro sopravvivenza cioè potrebbe impedirne di fatto l'adattamento.... più interessante forse sarebbe invece osservare (senza interferire) come una civiltà intelligente sopravvive alla fine del sistema in cui si è sviluppata modificando per tempo il sistema stesso, in modo da rallentare o bloccare la fine. Ad una superciviltà non interessiamo come stiamo operando a tal fine perché troppo indietro e/o troppo presto oppure non siamo appetibili semplicemente perché ritengono insostenibile il modello di sviluppo (una civiltà di breve durata in sostanza)
Ultima modifica di 4ecast; 26/09/2015 alle 23:00
Andrea
La velocità della luce è senza dubbio superabile, agendo però sulla variabile spazio così da poterci muovere ad una velocità inferiore a quella della luce medesima. Sembrerebbe una contraddizione, ma è così.
Per quanto concerne le testimonianze di visite di altre civiltà sul nostro pianeta, ne sono piene le fonti antiche e ciò che ci è stato tramandato anche a livello "artistico - monumentale".
L'origine stessa delle religioni e dei miti è strettamente connessa al fenomeno.
Obsequium amicos, veritas odium parit.
Sul limite della velocità della luce può essere utile la visione della prima parte di questo filmato:
Obsequium amicos, veritas odium parit.
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
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