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  1. #561
    Vento fresco L'avatar di Stefano Riccio
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Si va sempre più verso il fallimento della COP 29 nel silenzio generale.
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  2. #562
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano Riccio Visualizza Messaggio
    In un mondo ideale sicuramente, in Italia anche agisse lo stato partirebbe la raccolta firme e la campagna da "moriremo tutti" immediata come quando ci provo Berlusconi. E immagino già cosa succederebbe nello scenario che si arrivi a costruire le centrali, in confronto i no tav passerebbero per pacifisti

    Comunque pure io proprio qui un paio di anni fa scrissi che il nucleare servirebbe per forza nella transizione perché non si può tappezzare l'Italia di pannelli solari e pale eoliche ma le risposte non furono per niente entusiastiche (per usare un eufemismo).
    eh ma anche i no tav son spariti. si va avanti volente o nolente, altrimenti il progresso non arriva. il nucleare serve e servirà, prima o dopo secondo me sarà impossibile rinunciarci.
    certo, se nel 1986 non fosse stato l'italiota medio a decidere, adesso secondo me saremmo in una situazione completamente diversa dal punto di vista energetico. non avremmo sperperato centinaia di miliardi, negli anni, per comprare energia dall'estero, ad esempio. e chi paga siamo noi, spesso:

    Bollette: gli italiani pagano il 23% in piu rispetto alla media Ue - Il Sole 24 ORE


    avessimo avuto il nucleare da subito (come di fatto era, anche se le centrali funzionanti erano solo 4 all'epoca), la situazione sarebbe probabilmente esattamente opposta, cioè noi che vendevamo all'estero l'energia.
    a prescindere dal discorso economico, che rimane il più importante, il fabbisogno di energia elettrica aumenterà sempre (a maggior ragione se si ragiona in termini di transizione energetica) ed è talmente ampio che il solo rinnovabile non può colmare tutto. il mix rinnovabile-nucleare è quanto di meglio si possa attuare.
    siamo già molto forti sull'idroelettrico, ad esempio, su solare ed eolico abbiamo grosse potenzialità, manca solo il nucleare...
    Si vis pacem, para bellum.

  3. #563
    Vento fresco L'avatar di Stefano Riccio
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Non son mica spariti i no TAV, hanno meno risonanza perché ormai alla politica non servono più e la parte che li ha munti di più non può più farlo perché sennò nella coalizioni non li fanno stare (anche se a vedere i risultati è mortifero per loro starci...) ma in Piemonte è praticamente perennemente sotto assedio il cantiere e a volte si sfocia nella guerriglia (questa è di pochi mesi fa).

    Valle di Susa, assedio No Tav al cantiere: bombe carta contro gli agenti - Il Sole 24 ORE

    E ci sono pure altrove:
    VICENZA | BLITZ NO TAV NELLA SEDE DI IRICAV DUE: <<SIAMO LA NATURA CHE SI DIFENDE>> - RETE VENETA | Medianordest


    Sulle proteste al nucleare invece ci metterebbe subito il timbro mezzo arco costituzionale e la gran cassa mediatica batterebbe a mille. Comunque dici siamo in ritardo estremo ma non mi pare manco ci sia fretta di spingere dal lato politico, pure dalle destre favorevoli qualche parolina qua e là e fine e poi le paroline son pure su tecnologie che manco esistono ancora, l'unico che ci punta forte mi pare Calenda che però è irrilevante. E qui per averlo attivo tra 15 anni (forse di più, siamo in Italia) si dovrebbe letteralmente partire domani, se si tira avanti ancora rischiano di essere stretti i tempi pure per il 2050 quando dovremmo avere emissioni zero. ENEL addirittura parla di 10/15 anni per fare dei mini reattori, figuriamoci quelli veri e a noi servirebbe tanta potenza contando pure che i consumi elettrici son destinati a salire sempre più con il progredire della transizione.
    Enel, per ritorno nucleare in Italia non meno di 10-15 anni, a giorni si chiude per newco
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  4. #564
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano Riccio Visualizza Messaggio
    Non son mica spariti i no TAV, hanno meno risonanza perché ormai alla politica non servono più e la parte che li ha munti di più non può più farlo perché sennò nella coalizioni non li fanno stare (anche se a vedere i risultati è mortifero per loro starci...) ma in Piemonte è praticamente perennemente sotto assedio il cantiere e a volte si sfocia nella guerriglia (questa è di pochi mesi fa).

    Valle di Susa, assedio No Tav al cantiere: bombe carta contro gli agenti - Il Sole 24 ORE

    E ci sono pure altrove:
    VICENZA | BLITZ NO TAV NELLA SEDE DI IRICAV DUE: <<SIAMO LA NATURA CHE SI DIFENDE>> - RETE VENETA | Medianordest


    Sulle proteste al nucleare invece ci metterebbe subito il timbro mezzo arco costituzionale e la gran cassa mediatica batterebbe a mille. Comunque dici siamo in ritardo estremo ma non mi pare manco ci sia fretta di spingere dal lato politico, pure dalle destre favorevoli qualche parolina qua e là e fine e poi le paroline son pure su tecnologie che manco esistono ancora, l'unico che ci punta forte mi pare Calenda che però è irrilevante. E qui per averlo attivo tra 15 anni (forse di più, siamo in Italia) si dovrebbe letteralmente partire domani, se si tira avanti ancora rischiano di essere stretti i tempi pure per il 2050 quando dovremmo avere emissioni zero. ENEL addirittura parla di 10/15 anni per fare dei mini reattori, figuriamoci quelli veri e a noi servirebbe tanta potenza contando pure che i consumi elettrici son destinati a salire sempre più con il progredire della transizione.
    Enel, per ritorno nucleare in Italia non meno di 10-15 anni, a giorni si chiude per newco
    Sì, saranno anche attivi, ma si va avanti comunque come è giusto che sia.
    da sempre nella storia c'è una parte contraria al progresso ma bisogna andare avanti.

    non ho parlato infatti di orizzonti temporali perché è inutile, non è valutabile.
    La politica pensa solo ai voti, ci vorrebbe qualcuno che se ne sbatte e va avanti e in Italia è impossibile. fino a che non si arriverà al punto dell'inevitabilità, allora ci si muoverà. fino a quel momento si tira avanti a caso. di qualsiasi parte politica si parli, in Italia è sempre stato così.
    Si vis pacem, para bellum.

  5. #565
    Vento fresco L'avatar di Stefano Riccio
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Beh, certo, lì si parla di progetti definitivi e cantierizzati, è inevitabile. Però quanto tempo ci è voluto? Quanto tempo è stato perso? Restando in tema TAV, qui il tunnel sotto la città se ne parlava 40 anni fa, forse pure prima, c'erano i progetti già negli anni '90, la gara internazionale per la stazione vinta da Foster l'hanno fatta più di venti anni fa, eppure hanno iniziato a scavarlo l'anno scorso.
    Per il nucleare oltretutto ci vorrebbe pure una legge e giù referendum, e giù ricorsi alla giustizia, poi individuare i siti e via il carosello di NIMBY. Secondo me anche ci si puntasse su in maniera decisa ci sarà da esser contenti se saremo ancora vivi quando ci sarà il primo reattore attivo. Il problema però è che il nodo (richiesta energetica) manca poco perché venga al pettine, dovesse non saltare il blocco ai motori termici tra 10 anni e di conseguenza ci fosse un rapido incremento di stazioni di ricarica e auto elettriche di qui a qualche anno saranno già problemi, e come li risolviamo? Bruciando gas? Non si può aspettare, serve un piano energetico certo, subito e a lungo termine che punti al 2050 e oltre.
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  6. #566
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano Riccio Visualizza Messaggio
    Beh, certo, lì si parla di progetti definitivi e cantierizzati, è inevitabile. Però quanto tempo ci è voluto? Quanto tempo è stato perso? Restando in tema TAV, qui il tunnel sotto la città se ne parlava 40 anni fa, forse pure prima, c'erano i progetti già negli anni '90, la gara internazionale per la stazione vinta da Foster l'hanno fatta più di venti anni fa, eppure hanno iniziato a scavarlo l'anno scorso.
    Per il nucleare oltretutto ci vorrebbe pure una legge e giù referendum, e giù ricorsi alla giustizia, poi individuare i siti e via il carosello di NIMBY. Secondo me anche ci si puntasse su in maniera decisa ci sarà da esser contenti se saremo ancora vivi quando ci sarà il primo reattore attivo. Il problema però è che il nodo (richiesta energetica) manca poco perché venga al pettine, dovesse non saltare il blocco ai motori termici tra 10 anni e di conseguenza ci fosse un rapido incremento di stazioni di ricarica e auto elettriche di qui a qualche anno saranno già problemi, e come li risolviamo? Bruciando gas? Non si può aspettare, serve un piano energetico certo, subito e a lungo termine che punti al 2050 e oltre.
    sìsì ma son d'accordo con te al 101% eh, io semplicemente sarei più drastico niente referendum, niente iter legislativo classico, si prende e si parte. c'è dissenso degli ignoranti? si impiega l'esercito, abbiamo 150k soldati quasi tutti lì a far niente.
    non c'è niente di più sicuro e pulito (ed efficiente) di una centrale nucleare, onestamente la vorrei di fianco a casa senza nessun problema.
    se il popolino non riesce a capirlo non deve essere un problema, su certe materie (squisitamente tecniche) la gente comune non deve avere voce in capitolo.
    che poi si pensa solo all'auto elettrica ma la transizione energetica è anche altro, tipo le case senza gas. prova a pensare se tutte le abitazioni passassero da boh, contatori da 2kw a 4,5kw.
    c'è poco da fare, tra tutto l'energia elettrica è quella dalla quale dipendiamo di più. è probabilmente la cosa più importante.
    possibile che nessuno si sia rotto i maroni di spendere decine di miliardi all'anno per importarla? quando potenzialmente abbiamo tutti i modi e i mezzi per essere indipendenti?
    eppure per diventare indipendenti dal gas russo, senza il quale sembrava saremmo morti tutti di freddo e al buio, ci abbiamo messo letteralmente un attimo... proprio perché è subentrata l'inevitabilità.
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  7. #567
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    In effetti il tema dell'aumento del fabbisogno di energia sembra quasi passare in sordina ma onestamente, nella mia ignoranza, mi sembra abbastanza vitale, soprattutto in relazione al problema di come produrla tutta questa energia.
    Nel mio piccolo ho calcolato che una eventuale auto elettrica mi farebbe triplicare o quadruplicare la quantità di kW consumati, considerando che ho già 6kw di potenza, avendo una casa totalmente elettrica. Se poi ci aggiungiamo anche una seconda macchina (seppure con un chilometraggio inferiore) probabilmente andremmo a 5 volte l'attuale. Ora, capisco che l'utenza domestica non sia così determinante ma non credo nemmeno sia così trascurabile, moltiplicata per milioni di case. Ed io ho già il riscaldamento elettrico e l'induzione, che molte case dovranno implementare.
    Boh, non mi sembra un aumento di fabbisogno così banale, visto che, come giustamente dite voi, non abbiamo il nucleare e manco abbiamo in programma di realizzarlo

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  8. #568
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da Danirimini Visualizza Messaggio
    In effetti il tema dell'aumento del fabbisogno di energia sembra quasi passare in sordina ma onestamente, nella mia ignoranza, mi sembra abbastanza vitale, soprattutto in relazione al problema di come produrla tutta questa energia.
    Nel mio piccolo ho calcolato che una eventuale auto elettrica mi farebbe triplicare o quadruplicare la quantità di kW consumati, considerando che ho già 6kw di potenza, avendo una casa totalmente elettrica. Se poi ci aggiungiamo anche una seconda macchina (seppure con un chilometraggio inferiore) probabilmente andremmo a 5 volte l'attuale. Ora, capisco che l'utenza domestica non sia così determinante ma non credo nemmeno sia così trascurabile, moltiplicata per milioni di case. Ed io ho già il riscaldamento elettrico e l'induzione, che molte case dovranno implementare.
    Boh, non mi sembra un aumento di fabbisogno così banale, visto che, come giustamente dite voi, non abbiamo il nucleare e manco abbiamo in programma di realizzarlo

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    se lo applichi a milioni di case conta per forza se lo fanno in 3 (realtà attuale) allora è trascurabile, ma nei decenni tutto il nuovo e il vecchio che verrà ristrutturato andrà necessariamente in quella direzione. il tutto senza contare l'auto elettrica, che se sfonda veramente nei prossimi anni porterà necessariamente ad un aumento dei consumi domestici e non solo, compariranno decine di migliaia di colonnine.
    saremo sempre più dipendenti dall'energia elettrica, ma è anche giusto così eh. non è un problema, anzi, è la cosa giusta.
    il problema è da dove arriva se facciamo le case e le auto Green ma per alimentarle bruciamo gas, petrolio e carbone c'è un cortocircuito di fondo nel ragionamento il rinnovabile, da solo, non so se ce la può fare.
    l'unica sicurezza è il nucleare, al netto delle ideologie di ciascuno, penso sia piuttosto palese. e infatti chi può, implementa e aumenta le centrali.
    poi c'è la Germania che ha deciso di suicidarsi un po' su tutti i fronti, partendo dal chiudere le centrali nucleari. quando la politica fa danni..... o le scelte del popolino....
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  9. #569
    Vento moderato L'avatar di mky
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    riguardo le centrali nucleari, ne ho una ad un centinaio di km da qui ad est, la centrale slovena di Krsko.
    mi pare che parlavano di potenziarla, per uno staterello come la Slovenia è tanta roba.
    2 anni fa feci una vacanza alle terme da quelle parti, ricaricavo l'auto gratis con le colonnine messe a disposizione pubblicamente, bastava telefonare ad un numero per attivare la colonnina.
    certo che, una centrale per 2 milioni di abitanti..... in Italia avremmo bisogno di 30 in proporzione.
    Solita storia, nessuno le vuole vicino a casa, come le discariche, come i depuratori o gli inceneritori.
    Fatto sta che le eventuali radiazioni, come come i fumi o i gas, non conoscono confini. E qui sta la ottusità del ragionamento nazionale o locale.

  10. #570
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da mky Visualizza Messaggio
    riguardo le centrali nucleari, ne ho una ad un centinaio di km da qui ad est, la centrale slovena di Krsko.
    mi pare che parlavano di potenziarla, per uno staterello come la Slovenia è tanta roba.
    2 anni fa feci una vacanza alle terme da quelle parti, ricaricavo l'auto gratis con le colonnine messe a disposizione pubblicamente, bastava telefonare ad un numero per attivare la colonnina.
    certo che, una centrale per 2 milioni di abitanti..... in Italia avremmo bisogno di 30 in proporzione.
    Solita storia, nessuno le vuole vicino a casa, come le discariche, come i depuratori o gli inceneritori.
    Fatto sta che le eventuali radiazioni, come come i fumi o i gas, non conoscono confini. E qui sta la ottusità del ragionamento nazionale o locale.
    io la vorrei vicino a casa magari si fa un concordato che dice che entro tot km si paga meno o è addirittura gratis
    scherzi a parte, certo che ce ne vorrebbero decine per coprire del tutto il fabbisogno, cominciamo a farne una sola di decina e a mixare con l'idroelettrico, il solare e l'eolico... se c'è acqua al Nord solo l'idroelettrico ha un peso non indifferente eh..
    poi come dici giustamente l'ottusità della gente arriva al punto tale che vicino a casa no, ma appena oltre confine sì e gliela compriamo pure, a caro prezzo...
    però discariche, depuratori e inceneritori ci sono, con buona pace del vicinato.
    visto il numero di aziende che stoccano e trattano rifiuti e che magicamente prendono fuoco ogni anno, dire di sì a quelle e no alle centrali nucleari è proprio da scemi...
    Si vis pacem, para bellum.

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