Citazione Originariamente Scritto da Stefano Riccio Visualizza Messaggio
In un mondo ideale sicuramente, in Italia anche agisse lo stato partirebbe la raccolta firme e la campagna da "moriremo tutti" immediata come quando ci provo Berlusconi. E immagino già cosa succederebbe nello scenario che si arrivi a costruire le centrali, in confronto i no tav passerebbero per pacifisti

Comunque pure io proprio qui un paio di anni fa scrissi che il nucleare servirebbe per forza nella transizione perché non si può tappezzare l'Italia di pannelli solari e pale eoliche ma le risposte non furono per niente entusiastiche (per usare un eufemismo).
eh ma anche i no tav son spariti. si va avanti volente o nolente, altrimenti il progresso non arriva. il nucleare serve e servirà, prima o dopo secondo me sarà impossibile rinunciarci.
certo, se nel 1986 non fosse stato l'italiota medio a decidere, adesso secondo me saremmo in una situazione completamente diversa dal punto di vista energetico. non avremmo sperperato centinaia di miliardi, negli anni, per comprare energia dall'estero, ad esempio. e chi paga siamo noi, spesso:

Bollette: gli italiani pagano il 23% in piu rispetto alla media Ue - Il Sole 24 ORE


avessimo avuto il nucleare da subito (come di fatto era, anche se le centrali funzionanti erano solo 4 all'epoca), la situazione sarebbe probabilmente esattamente opposta, cioè noi che vendevamo all'estero l'energia.
a prescindere dal discorso economico, che rimane il più importante, il fabbisogno di energia elettrica aumenterà sempre (a maggior ragione se si ragiona in termini di transizione energetica) ed è talmente ampio che il solo rinnovabile non può colmare tutto. il mix rinnovabile-nucleare è quanto di meglio si possa attuare.
siamo già molto forti sull'idroelettrico, ad esempio, su solare ed eolico abbiamo grosse potenzialità, manca solo il nucleare...