Le foreste di abete rosso pre-vaia in fiemme e fassa sono per lo più nate nel dopoguerra, con grandi distese monovarietali e della stessa età. Queste sono state le più vulnerabili al vento della tempesta, ovviamente. Adesso il bostrico sta dando una mazzata potenzialmente (la dove non lo sia già stata) ben più grave.

È chiaro che da quella notte l’ecosistema forestale dolomitico passerà per un radicale cambiamento, a cominciare dalle ripiantumazioni, pianificate in modo da avere un bosco più diversificato (prevedendo, ad esempio, una presenza più importante del larice, che com’è noto è più resistente agli eventi avversi grazie all’apparato radicale che si sviluppa più in profondità).