Citazione Originariamente Scritto da Orso Polare Visualizza Messaggio
Shelton74 ciao, non sono sparito ma solo un pochino meno presente ma leggo sempre.....
Tutto corretto quello che hai scritto, considera che i SuperCap, anche quelli "piccoli" da 7 F, quando dopo una nottata sono scarichi, al momento che sorge il sole (se sorge...) rappresentano come un cortocircuito alla sezione della loro ricarica e più è grande la capacità e più lungo sarà il tempo per "schiodarli" da questa fase iniziale di ricarica che rappresenta una "sofferenza" per l'elettronica, per concludere.... io penso che un solo SuperCap da 50 è già ben oltre la normale esigenza di supplire alla mancanza del sole per temporali o nuvole passeggere, tieni conto che l'alimentazione all'ISS (o repeater che sia) è data dal pannello F.V. e quando il sole è coperto oppure quando tramonta, è il SuperCap a dare energia e quando dopo ore dal tramonto, il Supercap si scarica allora è la CR123 ad alimentare l'ISS e questo fino all'alba quando con il sole per prima cosa ricomincia la ricarica del SuperCap e così via..... ricordo di una mia prova su una Davis VP2 Plus per cui con sensori radiazione U.V. e Solare ma eravamo con giornate lunghe della Primavera/Estate e avevo tolto la CR123 e andavo con il solo Supercap da 7 F e si faceva tutta la notte e il segnale ISS era sempre al 100%.
Per l'antenna, vedo che il cavetto dal lato che era saldato ha perso sia la treccia centrale che il Pin che era sulla calza schermata. Purtroppo il cavo è in Teflon e non si lavora come i normali fili, solo per spellare il centrale, così piccolo, è un lavoro di precisione..... io che ci lavoravo usavo un bisturi per la sua circonferenza ma delicatamente da non recidere mai neanche un trefolo interno, poi si tirava via la parte incisa, mentre per il filo di massa mi sembra di vedere che l'anellino che lo circonda alla fine della calza è ancora al suo posto ma manca il reoforo che entrava nel foro del C.S. come vedi dalle mie foto, anche qui con pazienza e mano ferma si dovrebbe avvolger un trefolo abbastanza fino ( poco meno di 1 mm) sull'anellino e saldarlo così da ricreare il terminale da mandare sul circuito stampato. Altro lavoro delicato è quello di liberare le due piazzole e relativi fori dallo stagno che li chiude, ci vuole o un dissaldatore oppure una calza di rame specifica per dissaldatura. Se non te la senti, io ti consiglierei di andare in un negozio "cinese" che gode di buona fama e dove riparano i cellulari, gente che è abituata e dispone di attrezzature per micro elettronica, ti porti dietro il cellulare con le foto e spieghi il problema......
Bene, allora valuterò cosa è meglio fare e dove portarlo seguendo attentamente le tue istruzioni. E' una bella impresa ma ho il dovere di provarci. Se non dovesse funzionare l'altro condensatore ho comunque i due nuovi da 60 da poter sostituire. Ma vedremo una volta che monterò la batteria nuova se si accenderanno i led nuovamente