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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Credo sia arrivato il momento di parlare dell'OPI visto che siamo ormai a fine Febbraio. Concentriamoci solo sulla correlazione OPI/AO, lasciamo stare il discorso Wave Activity e altro che sono in fase sperimentale.
Non capisco come sia possibile un divario cosi grande tra OPI di 1.64, mettiamoci anche il SAI, e AO trimestrale che si attesterà sullo 0. Se dal 1976 al 2012 la correlazione è stata di 0.91, come è possibile che quest'anno ci sia un errore cosi grande?
L'unica risposta che posso darmi è che, ragionando da programmatore quale sono, quest'anno sia entrata in gioco un ulteriore "condizione" che non si è mai verificata negli anni presi in esame (1976-2012) oppure c'è stato qualche errore nel calcolo della correlazione.
Aggiungo inoltre che l'atmosfera è in continua mutazione e quindi è sempre due passi avanti rispetto a noi, un po come il discorso Doping/Antidoping nel ciclismo.
Non è un messaggio polemico questo, sono sempre stato un sostenitore dell'OPI e sempre lo sosterrò, voglio solo capire i motivi di questo errore.![]()
Non voglio riscrivere le stesse cose quindi linko quanto scritto mesi indietro:
http://forum.meteonetwork.it/meteoro...post1059680604
Io credo che se questi indici in fase di forecast avranno una correlazione di 0.7-0.8 sarebbe già da considerarsi un ottimo risultato.
All'anima del segnale forte
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Il Dipolo artico ha influito sicuramente parecchio con conseguente valore fittizio dell'AO. Però il DA non c'è solo da quest'anno.![]()
Rimanendo strettamente in tema con il tuo intervento, da "statistico" posso solo rimarcare alcuni concetti che già ho espresso altre volte sul forum, anche fuori dal contesto OPI.
Una correlazione R^2 pari a 0,91 sul passato non garantisce automaticamente di emettere forecasts che presentino probabilità teorica di successo pari al 91% e ad ogni modo, anche se così fosse, rimane sempre un 9% di probabilità a sfavore ogni volta che si fa un previsione.
Nel contesto dell'OPI quello 0,91 non vale 91% di probabilità a favore in fase di previsione per il fatto che la correlazione trovata ha cause fisiche sconosciute. Cioè, se ottenessimo il valore dell'OPI come risultante di formule fisiche che descrivono un comportamento fisico/dinamico preciso allora quello 0,91 diverebbe automaticamente un 91% di probabilità in fase di forecast ... se la formula fosse di natura "determistica" e non di natura "descrittiva" (di un pattern) allora sarebbe tutt'altra cosa.
Inoltre, che lo si voglia ammettere o meno, in fase di ricerca di correlazioni è inevitabile che intervenga un processo di autoadattamento ai dati osservati che spinge il ricercatore ad adottare la formulazione che ritorna la maggior correlazione (questo sempre per il fatto che non si parte da una legge fisica precisa e descrivibile analiticamente). Caso mai utilizzando l'asse mediano piuttosto che l'asse medio e/o variando l'area spaziale di osservazione del vortice polare ottobrino ottengo un grado di correlazione differente, forse minore, ma che a priori non posso sapere se maggiormente descrittivo di tutti i casi possibili a me ignoti (probabilmente il 2013-2014 è uno di quei casi).
Infine, un campione di 30-40 osservazioni è teoricamente considerato buono-ottimo in statistica ma la satistica va applicata ad una scienza, in questo caso la climatologia, e lo stesso valore di 30-40 anni, in ambito climatologico ha meno valenza rispetto ad un ambito prettamente teorico poiché un trentennio-quarantennio descrive solamente uno stato climatico possibile/potenziale![]()
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
No mi riferivo alla seconda parte di quanto scritto, il dipolo artico è un pattern matematicamente indipendente dall'AO quindi non è causa del mancato risultato; poteva esserci il dipolo di quest'anno e lo stesso un'AO di +1.6, in pratica mi riferivo alle stesse cose che ha poi riscritto(meglio) causaefetto nell'intervento qui sopra.
In totale sintonia con "morpheus", elz e causaeffetto.
Alla fine della fiera l'OPI quest'anno ha completamente cannato, vedremo i prox anni ma sicuramente c'è molto molto e molto da rivedere........e come ho sempre detto UN INDICE per quanto strutturato, correlato e ben ricercato esso sia, non potrà MAI risolvere tutte le questioni legate al CAOS ATMOSFERICO....inoltre qua si partiva già con un piede in fallo per i motivi grandemente meglio di me già espressi da "causaeffetto" : 30/40 anni in climatologia, sono un'inezia.
Da ultimo: i proclami e le fanfare sono stati un grandissimo errore degli autori della ricerca.....non si può partire in sesta dicendo "scoperto l'indice più predittivo di sempre, etc etc etc..." e non si può, e qui la enorme presunzione, dare degli i.dioti a tutti coloro già all'epoca e inizialmente in maniera pacata mossero critiche........ma se poi alle critiche le risposte furono perculeggianti e come a dire "taci che non capisci niente", AMEN...tutto il resto è venuto da se, perchè non si può pretendere che poi le critiche non diventino pressanti e pesanti.
Qua non si tratta di errore, qui si tratta di un valore completamente diverso..l'inverno probabilmente chiuderà intorno ad uno +0,2 lontanissimo da +1,6 dell'OPI...io credo che neanche il più convinto critico dell'OPI si aspettasse un risultato così negativo.![]()
L'AO invernale 2013-2014 poteva anche chiudere a -2 che nulla cambia circa le considerazioni fatte sopra. Non è tanto l'intensità dello scostamento tra consuntivo e previsione che conta perchè quando si manifesta l'evento statisticamente improbabile, l'insuccesso è già certificato dal fatto che si è manifestato. Il problema della questione è la sostanza, cioè quell'evento statisticamente improbabile non ha il 9% di probabilità di manifestarsi, ma una probabilità più elevata, per le considerazioni fatte sopra.
In sintesi, non è vero che con l'OPI abbiamo una capacità previsionale del 91% dell'AO invernale, questo lo si sapeva già prima che si effettuasse il test dell'annata 2013-2014 perchè la correlazione è descrittiva e non parte dalla descrizione analitica della causa fisica sottostante ma da una sua descrittiva ipotesi.
Ciò non toglie che il progetto OPI meriti attenzione, anzi l'idea deve essere sviluppata ed approfondita perchè se si riuscisse a descrivere analiticamente e non solo in modo descrittivo il rapporto causa-effetto tra dinamiche embrionali del VP e maturità dello stesso allora avremmo uno strumento in grado di prevedere con alta probabilità, sempre che l'ipotesi sottostante la correlazione sia veritiera ed in questo caso un R^2 di 0,91 depone a favore.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
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