
Originariamente Scritto da
steph
Sì. E c'è anche un'altra questione ancora molto aperta, secondo me. Pochi ne hanno parlato, ma vorrei evidenziare il fatto che tutto l'impianto teorico si basa su un'assunzione analitica prettamente descrittiva che dovrebbe permettere di prevedere un valore numerico fisicamente misurabile quale l'
AO. Ora, tralasciando quel che è già stato detto a proposito della natura dinamica, caotica, non lineare di un sistema nel quale i processi stocastici sono prevalenti, elaborare un modello che permetta di rappresentare un fenomeno fisico misurabile (variabile prognostica) richiede che la variabile analitica sia a sua volta una quantità fisica misurabile (variabile diagnostica). Nell'elaborazione dell'OPI, trovo che ci siano un po' troppe assunzioni di natura descrittivo/soggettiva (grado di ellitticizzazione del
VP e inclinazione dell'asse del
VP ad ottobre) analizzate su corse modellistiche. Ci sta che nell'analisi di parametri predittivi ci possa essere una certa dose di descrizione soggettiva (quando, per es., si considerano localizzazione di pattern delle
SST), ma in questo caso la cosa mi pare un po' troppo prevalente. Per es. l'indice SAI di Cohen è una variabile diagnostica osservabile e fisicamente misurabile.
Penso che la cosa possa essere estesa, una sorta di work in progress. Che però cozza fortemente con certe enfasi esponenziali che leggevo a tal proposito lo scorso autunno, ma come dicevo tempo fa io non sono esperto di (e non mi interessa per nulla il) marketing teleconnettivo, per cui non aggiungo altro su questo aspetto della questione.
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