A vedere la tabella della FU di Berlino in Novembre dal 50 non è mai accorso un MMW, in Dicembre l'ultimo caso risale al 2001 con 3 casi dal '51 ad oggi (appunto 2001, 1998, 1987)
link North Pole temperatures • Atmospheric Dynamics • Department of Earth Sciences
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Nonostante la naturale enfasi che una situazione del genere comprensibilmente può arrecare alle nostre coronarie, abituate ormai a scenari di tutt'altro genere, vorrei ricondurre ancora una volta il tutto ad evidenze che nascono e si sviluppano dalla troposfera e all'interno delle quali la stratosfera gioca un ruolo del tutto passivo.
Fasi di zonalità negativa sono in letteratura previste in episodi classificati poi dal FUB come CW.
Infatti per la definizione di Canadian Warming è sufficiente, oltre al fatto che il riscaldamento si verifichi nei mesi di novembre / dicembre, un inversione del gradiente termico con invasione calda nell'area artico-canadese in grado di far traslare il vps verso il comparto euroatlantico.
Talvolta, come potrebbe avvenire in questo caso, può temporaneamente venir invertito pure il gradiente barico.
In tal caso il CW viene attuato da un riscaldamento definito come maggiore e i cui effetti sono assimilabili ad un M(M)W di tipo cold (o displacement) che di regola non ha effetti propagativi oltre i 200 hpa.
Tutto ciò per dire che le prospettive visibili nelle carte che avvalorano un azzerramento o addirittura un'inversione delle velocità zonali stratosferiche sono da apprezzare come effetto di un'insolita forza che sta esplicando la troposfera verso i piani superiori dell'atmosfera attraverso il suo flusso di calore e non tanto in chiave s-t ovvero di rebound strato-tropo in quanto questa dinamica non ha per il momento le caratteristiche di uno split.
Rimane infatti per ora un'azione (per quanto efficace sia nell'annientare le velocità zonali) ad una sola onda:
ecmwfzm_vt1_f240.gif ecmwfzm_vt2_f240.gif
Con tutto questo sono perfettamente concorde nel ritenere che il mese di dicembre abbia le carte in regola per esordire con velocità zonali troposferiche eccezionalmente basse.![]()
Ultima modifica di mat69; 15/11/2016 alle 18:35
Matteo
Giusto per un raffronto comparativo con lo scorso anno, aggiungo questa
Immagine.png
Matteo
Sì chiaramente è l'abitudine a farmi scrivere MMW quindi con una M di troppo visto che non siamo di certo in midwinter... major warming quindi ma di tipo displacement e se non erro il passato ci insegna che la maggior parte delle volte non ha portato nulla di nulla da noi (Europa centro-meridionale) in termini freddo-nevosi. Quindi è bene tenere a freno gli entusiasmi ed essere consci che è, in generale, più probabile che non arrivi chissà che piuttosto che il contrario.
Si vis pacem, para bellum.
è molto probabile che da noi non arrivi niente,questi sconquassi sono deleteri per avere dinamiche fredde ,si salva solo il nord forse
Continua la proiezione verso la negatività...
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I flussi di calore iniziano a diventare maggiormente convergenti, queste le previsioni del centro tedesco , vettori più convergenti verso il polo, calo ulteriore delle velocità zonali siamo quasi all'inversione tra 10 e 30 hpa, mentre alle alte quote della stratosfera si viaggia su valori di 45-50 m/s
Vediamo come i GM riusciranno a digerire questa dinamica, come ben si nota dalle carte lunghe termine ci sono stravolgimenti con possibili azione artiche sull'italia con vpt spostato quasi completamente sulla parte euro-asiatica ... dovremmo a questo punto aspettarci un netto cambiamento modellistico nel medio termine ?
Al quoting aggiungo che la previsione del centro di Reading in merito alla previsione sulla convergenza positiva/negativa dell'e.p. flux depone nettamente a favore della seconda (convergenza negativa= divergenza).
La divergenza, riferita principalmente alle quote stratosferiche di 10/30 hpa, è palesemente dovuta alla compressione della massa del vps che va ad intensificare il gradiente orizzontale nel comparto euroatlantico.
Come si diceva, azione di disturbo ad una sola onda nei confronti del vps , pertanto la divergenza dei flussi di calore sono dovuti al forte attrito che l'heat flux 2 riceve contro le velocità zonali che ne impongono la rifrazione.
Questo è ciò che al momento può ragionevolmente vedersi in base all'osservazione di carte/grafici strato. Stratosfera che resterà per un po' attrice NON protagonista della scena troposferica
fluxes.gif
Mi pare che la divergenza dei vettori sia proprio netta e che, anzi si veda molto bene la differenza tra i flussi di calore precedenti, quelli che diedero origine alla bilobazione del vortice (quelli si convergenti) e quelli attuali e previsti.
Del resto si vede molto bene anche qui che i geopotenziali relativi ad un possibile 2 waves pattern (ovvero ad un'azione a 2 onde) rimangano al momento davvero bassi:
wave 2.png
Ben diversa invece la situazione sulla 1a ( ed unica ) onda:
wave 2.png
Per ora, anche in prospettiva, è così....
Del doman poi non v'è certezza.![]()
Matteo
Conta o non conta, in alto ad ogni aggiornamento si"forza" un pelo di più sul lunghissimo.
2016nov16z00_gfsnh-10-384.jpg
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