Mi pare ormai evidente che si va verso un mmw split , da valutare la possibilità che sia un Fmmw...
Investo in un futuro meteoclimatico in palese enfasi scalare
Final o non final non cambia nulla: adesso è il momento della calma...a mio modesto avviso tutti i modelli rivedranno la spinta del vortice canado-islandese già dalle 144 h in poi sempre più verso ovest, mentre gli effetti in troposfera ( che reputo certi..) cominceranno /comincerebbero dal 16/17 febbraio in poi...l'importante è che si raffreddi la russia europea ( e questo è un altro punto piuttosto consolidato ormai) , dopodichè lo svivolo verso ovest/sudovest sarà "matematico"...i segnali già si vedono comunque nelle ens ecmwf con la spinta del canadese che tra le 192 e le 240 retrocede anzichè strappare e avanzare verso est e sudest.
Mi pare non hai capito. Siccome a 240 non mi pare proprio che il canadese abbia voglia di arretrare, come sostieni tu, a ragione o a torto non ce ne importa, e proprio perchè gli effetti dello split ancora si devono manifestare, a 4, 6, 10, 20 giorni manco ce ne importa, cosa succederebbe se lo split avvenisse con una condizione tipo quella a 240 che fa vedere ecmwf? Se non lo sai, se non si sa, perchè parliamo di aria fritta, uno può anche far finta di non aver letto e lasciar correre...![]()
Cerco di spiegarmi meglio, così evitiamo fraintendimenti e magari anche qualcun altro che ha i miei dubbi se li toglie, visto che pare sarà il tema dominante dei prossimi giorni.
Nel momento in cui avremo split e successiva propagazione ai piani bassi con antizonalità crescente è importante anche la situazione precedente o prescinde? Sappiamo benissimo che stratwarming e split non necessariamente producono effetti a casa nostra, credo quindi sia importante avere il lobo siberiano piuttosto vicino rispetto ad averlo dall'altra parte del pianeta come fanno vedere le 240 di reading, che ho preso solo a titolo "didattico".
Poi certo ci va bene pure un trasferimento di lobo canadese su nord Europa, continentalizzazione e moto retrogrado...
In altri termini è solo per capire se a quel punto può succedere di tutto, con la nota lieta dell'antizonalità che comunque non è garanzia, o se mano a mano che ci avviciniamo, guardando solo ciò che succede in troposfera si può ipotizzare anche qualcosa su ciò che succerà dopo. Spero di essere stato chiaro.
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Capito.
Cerco di essere sintetico e quanto più chiaro possibile
Concretamente parliamo dell'Europa centrale e meridionale come target di una possibile retrogressione gelida e successiva interazione con aria umida.
Due i presupposti che favoriscono questo:
1. Asse dello split che al momento pare in posizione del tutto favorevole per permettere la retrogressioni di nuclei gelidi del vps sparpagliati nel continente eurasiatico non appena avranno inizio i moti antizonali;
2. Fase preparatoria della troposfera che anticipa l'inizio dei moti antizonali.
Qui banalmente si parla di attriti e di vorticità. Meno ce n'è più è probabile che le masse d'aria gelida riescano ad avvicinarsi intonse o quasi ad aree dove il clima è più mite.
In tal caso i nuclei di vorticità potenziale scorreranno su superfici laminari creando pochissima vorticità e mantendo la dinamica traslativa.
Più c'è turbolenza, maggiore è la fatica da parte delle masse artiche (o artico continentali) a progredire verso ovest.
E' quindi importante che i nuclei gelidi staccatisi dal vortice polare trovino sul loro percorso aree quanto più fredde possibili al suolo.
Infine c'è l'effetto sinottico imprevedibile sul quale è inutile discuterema già con i primi due che vanno nel verso giusto hai fatto 3/4 del lavoro
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Matteo
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