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Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18
Io vedo sostanziali differenze rispetto al 1984. Nello psuedo-split che le carte vedono a 200 ore il Canadese è molto più forte, tantevvero che rimane ancorato quasi al Polo mettendo anche in discussione l'inversione dei venti zonali (siamo proprio al limite). Di contro il vortice Siberiano, che nel 1984 era più grande e dislocato sull'artico russo, nel 2018 è notevolmente ridimensionato e comunque spostato più a Sud. E' una situazione completamente diversa. Difatti mentre le carte a 10 hpa mettono in luce una certa retrogressione di aria di origine russa, nei piani isobarici inferiori, tutto questo non si vede. Ovviamente parliamo sempre di elaborazioni a svariate ore dall'evento e quindi da prendere con le pinze , ma sarei pessimista su grossi effetti in troposfera.
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