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  1. #891
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    La Mjo è una forzante di variabilità interna del sistema ed ha una struttura tridimensionale ovvero accoppiata non solo orizzontalmente ma anche verticalmente tra le latitudini tropico equatoriali e quelle polari.
    La sua attività varia naturalmente in base a fattori di variabilità quali Enso ma anche a carattere stagionale in quanto l'evoluzione e la magnitudo sono direttamente correlate al gradiente orizzontale e verticale e quindi anche allo stato del vortice polare.
    In effetti è abbastanza stupefacente rinvenire, come molti di voi hanno fatto postando le proiezioni su base ncep e su base ecm, spread così elevati tra i due modelli.
    La spiegazione seppur non proprio linearmente spiegabile può essere correlata proprio alla vicenda strato attuale legata allo sviluppo di un intenso SSW divenuto split dopo essere stato conclamato quale MMW displacement.
    La diversa lettura dei gm relativa a questa dinamica può giustificare questa differenza.
    Generalmente l'evoluzione della Madden in fase 7 è il predictor a breve lag time del SSW quando ancora l'eddy momentum flux non ha depositato il suo momento easterlies a partire dall'alta stratosfera.
    Generalmente è il "trigger" che precede lo sviluppo del riscaldamento maggiore prima che abbia inizio l'inversione dei venti zonali ma soprattutto continua ad operare ad alta magnitudo fino a quando non abbia avuto inizio la fase propagativa strato/tropo.
    In soldoni la Mjo esplode durante la fase t-s ma tende a recedere in quella s-t a causa della progressiva diminuzione di gradiente verticale polare dovuta all'inversione termica e barica caratteristica degli eventi split.
    La diversa condotta quindi ad oggi ancora riscontrabile tra i due gm potrebbe consistere nella difficoltà propagativa della dinamica da parte del modello americano diversamente da quello inglese che evidenziava già nei valori relativi al gradiente termico nelle proiezioni di stamattina una praticamente completa inversione su tutti i principali piani della stratosfera ad eccezione di quelli più elevati ovvero da dove ha inizio la ricostruzione del vps per raffreddamento radiativo.
    E' quest'ultimo infatti l'elemento in grado di forzare la propagazione dell'evento warm verso i piani più bassi trasferendo il momento easterlies verso il basso e quindi necessariamente dando inizio a quella inibizione dei flussi di calore che hanno inizio proprio attraverso l'attività convettiva oceanica (ovvero il coupling oceano/atmosfera) descritta appunto dalla Mjo.
    A mio avviso questa....lettura propagativa sta ancora latitando nelle proiezioni del modello americano che quindi propone ancora una condotta più propriamente assimilabile ad una fase t-s piuttosto che s-t.
    Matteo



  2. #892
    Tempesta violenta L'avatar di Marco*
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    La Mjo è una forzante di variabilità interna del sistema ed ha una struttura tridimensionale ovvero accoppiata non solo orizzontalmente ma anche verticalmente tra le latitudini tropico equatoriali e quelle polari.
    La sua attività varia naturalmente in base a fattori di variabilità quali Enso ma anche a carattere stagionale in quanto l'evoluzione e la magnitudo sono direttamente correlate al gradiente orizzontale e verticale e quindi anche allo stato del vortice polare.
    In effetti è abbastanza stupefacente rinvenire, come molti di voi hanno fatto postando le proiezioni su base ncep e su base ecm, spread così elevati tra i due modelli.
    La spiegazione seppur non proprio linearmente spiegabile può essere correlata proprio alla vicenda strato attuale legata allo sviluppo di un intenso SSW divenuto split dopo essere stato conclamato quale MMW displacement.
    La diversa lettura dei gm relativa a questa dinamica può giustificare questa differenza.
    Generalmente l'evoluzione della Madden in fase 7 è il predictor a breve lag time del SSW quando ancora l'eddy momentum flux non ha depositato il suo momento easterlies a partire dall'alta stratosfera.
    Generalmente è il "trigger" che precede lo sviluppo del riscaldamento maggiore prima che abbia inizio l'inversione dei venti zonali ma soprattutto continua ad operare ad alta magnitudo fino a quando non abbia avuto inizio la fase propagativa strato/tropo.
    In soldoni la Mjo esplode durante la fase t-s ma tende a recedere in quella s-t a causa della progressiva diminuzione di gradiente verticale polare dovuta all'inversione termica e barica caratteristica degli eventi split.
    La diversa condotta quindi ad oggi ancora riscontrabile tra i due gm potrebbe consistere nella difficoltà propagativa della dinamica da parte del modello americano diversamente da quello inglese che evidenziava già nei valori relativi al gradiente termico nelle proiezioni di stamattina una praticamente completa inversione su tutti i principali piani della stratosfera ad eccezione di quelli più elevati ovvero da dove ha inizio la ricostruzione del vps per raffreddamento radiativo.
    E' quest'ultimo infatti l'elemento in grado di forzare la propagazione dell'evento warm verso i piani più bassi trasferendo il momento easterlies verso il basso e quindi necessariamente dando inizio a quella inibizione dei flussi di calore che hanno inizio proprio attraverso l'attività convettiva oceanica (ovvero il coupling oceano/atmosfera) descritta appunto dalla Mjo.
    A mio avviso questa....lettura propagativa sta ancora latitando nelle proiezioni del modello americano che quindi propone ancora una condotta più propriamente assimilabile ad una fase t-s piuttosto che s-t.
    Ciao Matteo
    Quindi è come se reading fosse, in un certo senso, più "avanti" nella lettura della propagazione del warming. È già alla fase s-t, per intenderci?


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  3. #893
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Marco* Visualizza Messaggio
    Ciao Matteo
    Quindi è come se reading fosse, in un certo senso, più "avanti" nella lettura della propagazione del warming. È già alla fase s-t, per intenderci?
    Esattamente.

  4. #894
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Direi che mat ha spiegato molto meglio di me...
    Per il resto ECMWF conclama lo split a 144/168 h con evidente azione a due onde in propagazione ai piani bassi: uno split su più piani isobarici fra le 144 e le 216 h che potrebbe essere classificato come DSW

    Lo split si evidenzia già dalle 144 h

    http://users.met.fu-berlin.de/~Aktue...cmwf10f144.gif

    Evidente l'azione a due onde:

    http://users.met.fu-berlin.de/~Aktue...cmwf10f192.gif
    Ultima modifica di Marcoan; 29/12/2018 alle 08:24

  5. #895
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Tornando un attimo allo studio di Van Galen (2018) postato qui, sulla base dei forecast attesi a 240 by ecmwf ho tentato di tracciare ciò che mancherebbe al fatto di poter conclamare l'attuale SSW (Sudden Stratospheric Warming) come DSW (Deep Stratospheric Warming).
    Ricordo che un DSW,caratterizzato da maggior profondità (almeno 80 hpa tra 10 e 100 hpa) dallo strato dei venti zonali interessati dall'inversione (per almeno 2 giorni su 5) ha maggiori caratteristiche di propagazione e di persistenza in troposfera del disturbo causato dal MMW split.

    ecmwfzm_u_f240.gif

    Il triangolino rappresenterebbe la porzione verticale dei venti che dovrebbero invertire la loro direzione per integrare la definizione di DSW.
    Forse in tal senso la Qbo orientale ancora presente a 50 hpa potrebbe essere di aiuto?

    Nel frattempo le forecast confermerebbero l'inversione di temperatura ovvero di gradiente termico praticamente su tutta la colonna del vps tranne l'altissima stratosfera da dove ripartirà la formazione del vps per raffreddamento radiativo (elemento fondamentale per la propagazione s-t)
    Matteo



  6. #896
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Forse qui ci siamo, al 13 gennaio:

    u_lat_height_31.png

  7. #897
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    non male per essere a 192 h!
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  8. #898
    Vento fresco L'avatar di Alessandro669
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Continuo a ritenere che attorno al 15-20 gennaio circa si possa assistere a un vasto corridoio alto pressorio con formazione di un ponte di weijcoff... mi ricorda vagamente il febbraio 2012

  9. #899
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    non male per essere a 192 h!
    Ciao caro che idee ti suscita?

  10. #900
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro669 Visualizza Messaggio
    Continuo a ritenere che attorno al 15-20 gennaio circa si possa assistere a un vasto corridoio alto pressorio con formazione di un ponte di weijcoff... mi ricorda vagamente il febbraio 2012
    Io credo molto prima, gli effetti propagativi in tropo si evidenzieranno già dal 9/10 gennaio.

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