Non ho capito secondo quale logica, un ESE cold o quello che è, a fronte magari di dinamiche troposferiche ancora non perfettamente condizionate, dovrebbe IN OGNI CASO evitare che il freddo ci possa raggiungere magari con qualche azione di struscio potente.
Mi sembra di leggere questo fra le righe.
Il long dei modelli non depone ancora a favore di chissà quali chiusure, anzi ... sono però ovviamente sempre in tempo per cambiare, ma in un inverno e in tempi in cui la stagione si fa grazie ad episodi, se per caso il tutto si andasse a generare grazie ad invorticamento fortuito per esempio, i discorsi complessi sulla stratosfera o tutto quello che è dietro una previsione mensile o stagionale, stanno trovando a mio avviso sempre meno spazio, mi dispiace dirlo ...
Ultima modifica di Dream Designer; 08/01/2022 alle 13:17
La peculiarità di un ESE è quella di innestare vorticità potenziale in Troposfera, favorendo una rapida accelerazione del VP e quindo l'incremento della velocità zonale con abbattimento delle onde.
Ovvio che in tale contesto i pattern AO e NAO debbano virare in direzione di una decisa positività, andando a caratterizzare il WR emisferico secondo logiche termodinamiche ben collaudate:
Al momento non vediamo nulla di tutto questo, perchè c'è una particolare disposizione dell'onda sul Pacifico che va a ridistriubuire la vorticità, rendendo difficoltosa una chiusura centralizzata del VP.
Ed attenzione....Perchè in caso di ESE se il VP non si chiude, può tendere ad amplificare l'onda. In pratica potrebbe verificarsi anche un evento freddo importante con tali caratteristiche fisiche .
Ultima modifica di Cloover; 08/01/2022 alle 13:26
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
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Always looking at the sky.
Scusami Giuseppe ma se ti riferisci a me stai prendendo un granchio gigante. Non mi sembra di aver mai chiuso la porta a possibili azioni secondarie fredde da est in un contesto comunque di VP compatto anche se magari allungato e non in prima armonica. Quello a cui non ho mai creduto particolarmente e a cui mi riferivo nel messaggio sopra, erano le carte nei long in cui si vedevano vorticità molto disorganizzate e addirittura degli split nel modello americano. Credo che gli ultimi run siano stati molto chiari sulla rivisitazione di queste dinamiche e sono ormai giorni che vedono vorticità sempre più accorpate man mano che le carte si avvicinano al breve termine.
Onestamente dispiace molto sentire frasi come l’ultima scritta, da un utente come te. Io credo invece che questo sia proprio il momento in cui i discorsi complessi sulla stratosfera vadano fatti e discussi. Noto però una maggiore diffidenza ultimamente, se si preferisce parlare d’altro lascio volentieri la parola agli altri![]()
Perdonami ma io dai GM, e ancora di più da Ecmwf, continuo a non notare alcune chiusura da ESE Cold "classica".
E no, pure nelle stesse 06 non riesco a vedere alcun condizionamento vero e proprio, non dico paragonabile al 2019/20 (per carità), ma nemmeno ad annate passate in cui l'ESE Cold ha dato chiari impatti in tropo e subito ben visibili (ad esempio inizio Gennaio 2018).
Ho letto diverse volte che non dobbiamo guardare i GM nel lungo perché non inquadrano bene la situazione, non ci capiscono un tubo ecc. Ma insomma, la mia domanda è: i modelli su quali dati di input si basano per fare previsioni di lungo termine se non ANCHE sugli impulsi legati alla stratosfera?
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Daniele io veramente non mi stavo riferendo a nessuno in particolare, anche perchè sono settimane che leggo il forum a spezzoni, probabilmente ti sei sentito preso in causa perchè stai scrivendo con maggiore assiduità qui su questo TD ma non mi riferivo a te, era un pò la sensazione emersa a leggere la maggior parte degli interventi, nel senso che da alcuni anni a questa parte, si parte sempre con presupposti buonini, poi per qualche ragione a metà stagione si ribalta tutto in un secondo e si leggono sempre le stesse cose, come se sfuggisse qualcosa.
E non mi sto rifendo alla qualità del lavoro di chi si cimenta a provare a scrivere una previsione stagionale, non stiamo parlando di quello e il lavoro svolto non aumenta in qualità se poi la previsione viene presa, ma non è chiaro, francamente, perchè anni fa, con indici di partenza peggiori nettamente rispetto a quelli di questo e dello scorso inverno, qualcosa ugualmente si riusciva a portare a casa e adesso a metà stagione arriva l'indica che ti fa saltare tutto: o non riusciamo veramente ad accettare il comun denominatore del clima degli ultimi anni o francamente non capisco io, avrò sensazioni o ricordi alterati dal tempo che passa, ma non me lo spiego ...
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