Ogni anno arrivati a questo punto in cui non si può più nominare l'85 si inizia a nominare febbraio 2012 o la seconda parte dell'inverno 04-05, poi a febbraio si nominerà marzo 87 e così via.
Non so voi, ma a vedere anche solo il determinismo non c'è nulla che faccia pensare ad un'impostazione simile a gennaio 2005.
L'unica cosa certa è una prima parte di inverno peggiore di sempre, non ci son paragoni, nemmeno un'alta pressione seria e secca ci è più concessa con un po' di inversioni. Gennaio continua a volare giorno dopo giorno con correnti occidentali e temperature scandalose, a Feltre stanno trovando chiodini in pieno gennaio (media minime -6), non dico altro perché sono già off topic
Moriremo tutti...
Erano almeno 15 anni che non lo scrivevo, ora sì che mi sento soddisfatto e pienamente coerente col "sentiment"...
P.S. almeno è un'affermazione che racchiude una verità (quasi) assoluta e poi non è nemmeno "prognostico", insomma mi lascia le mani libere per poter aggiungere ulteriori ed eventuali dettagli... ovviamente a posteriori su dove, perché e soprattutto come e quando...
P.S. 2 faccio mie, come sempre, le considerazioni di Alessandro1985 e aggiungo che non è la prima volta che ci troviamo in situazioni di questo tipo, ossia con una troposfera con un setting d'onda (in particolare in N-Atl) tale da rendere difficilmente "produttiva", a livello di dinamiche invernali, un'eventuale opposizione termica sul continente eurasiatico... un buon esempio è purtroppo la seconda parte dell'inverno 2006/2007, con tanto di split (seppure anomalo) del VP ma con posizionamento delle onde planetarie tale da impedire alle masse d'aria artica di scendere al di sotto del Baltico meridionale... per cui è veramente prematuro lanciarsi in prognosi di qualsiasi tipo...
Ultima modifica di galinsog@; 03/01/2023 alle 11:28
La mia stazione meteo: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
Ho aggiunto alcune osservazioni in forma di post-scriptum, perché il messaggio mi era partito incompleto, nella sostanza siamo in una fase di stallo... per come la vedo io l'unica cosa che si potrebbe ipotizzare, a breve, è una maggiore tendenza all'abbassamento del fronte polare in direzione dell'Europa centro-occidentale, perché bene o male è quello che viene visto dai run dei modelli deterministici a partire dal fine settimana... qualora l'opposizione termica si rivelasse duratura forse potremmo assistere alla creazione di uno scivolo con asse NW/SE (Islanda/Europa centro-occidentale, con maggiore interessamento del Mediterraneo centrale, vedi gli ultimi pannelli di ECMWF), non avremmo condizioni spiccatamente invernali ma forse riusciremmo a raggiungere un primo step che prevede il superamento dell'attuale fase, con correnti da SW tese sull'Europa occidentale, che hanno trasportato masse d'aria oceanica di chiara origine subtropicale (la 200 hPa è impietosa, praticamente sono giorni che sul Mare del Nord arrivano le masse d'aria che qualche giorno prima stazionavano sul braccio di mare tra Canarie, Sahara occidentale e Mauritania).
Ultima modifica di galinsog@; 03/01/2023 alle 12:06
Condivido in pieno, inutile attendersi che la termicizzazione attesa sull'eurasia porti il gelo sull'Italia, vedo più probabile uno sblocco con entrata da nordovest con eventuale (anche se al momento poco probabile) successiva chiusura da parte di una seconda onda in atlantico...l'unico mio dubbio è sul setting troposferico... nel senso che, siamo sicuri che non sia invece il setting in strato (quantomeno in "risonanza con la tropo) a determinare le "disarticolazioni" dell'onda?
Questa cosa va ormai avanti da almeno 3 o 4 inverni e l'assetto è sempre il medesimo ovvero: ellitticizzazione spiccata ovest-est con il core del vps che di preferenza passa sopra o poco sopra la Scandinavia. Può essere che mi sfugga qualcosa, chiedo ai più esperti come è possibile che questa configurazione da più di 3 anni sia così stabile in inverno e possa essere dovuta unicamente a quello che accade in tropo... è una specie di meccanismo a orologeria, a un certo punto si piazza in quel modo lì per tutta la stagione e dobbiamo penare per vedere arrivare qualche briciola di freddo sul mediterraneo. Questo credo che possa essere dipeso almeno in parte da una scarsa coerenza tra il naturale movimento dell'onda in troposfera (che di per se seguirebbe i contrasti termici dovuti all'orografia e alla configurazione delle sst oceaniche e della criosfera) e dell'onda in stratosfera, che di solito si struttura in forma di una wave-2 (ellittica) che però ha un assetto in controfase rispetto a questi normali movimenti in tropo. Da qui credo vengano fuori questi run modellistici assurdi con onde "sbilenche"che come ti metti ti metti da noi risultano assolutamente improduttive!
Può essere che mi sbagli e che invece dipenda tutto dalla tropo, ma sinceramente quello che noto è che le cose iniziano ad andare "per il verso giusto" solo quando la strato si posiziona in modo coerente rispetto alla configurazione orografica, o quantomeno non ellitticizzata in quel modo.
...ripeto se qualcuno dei più esperti ha le idee chiare su questo o anche qualche ipotesi, sarei ben lieto di conoscere il suo parere!![]()
Hey CTS, ci date qualche aggiornamento sull'evoluzione futura?
Grazie
Gli aggiornamenti strato dopo meta' mese non sono malissimo... Sbaglio?
E' chiaro che meta' inverno sarebbe andata, pero' si vede una consistente elongazione del VP sia dalle mappe GFS che di quelle ECMWF attorno al 16/17 del mese:
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non sbagli carissimo
la questione è che troposfericamente siamo partiti in una condizione già svantaggiata che si è accentuata in corso d'opera per due ragioni principali
la prima era la tendenza già delineata in fase tlc ad avere atlantico basso e un forte segnale negativo in ea
questo in coincidenza del segnale nao a bassa frequenza indicava già una discreta probabilità di isolamento delle alte dinamiche settentrionali non supportate da buone tenute delle rossby a partire dal ramo subtropicale e quindi tanto per cambiare con scarsa stazionarietà d'onda
la seconda la coincidenza tra una forte pulsazione pacifica e uno status del vpt già decisamente frammentato fase propedeutica allo stratcooling,
a questo si è poi aggiunta la netta ripresa del forcing superficiale da la nina che ha abbattuto qualsiasi velleità di oscillazioni più o meno pronunciate del treno d'onda
ora i warming che sono previsti e a cui fai riferimento sono derivanti principalmente da una fase di opposizione che per altro non può svilupparsi nemmeno in tutto il suo potenziale se il core del vpt rimane allocato sull'artico siberiano
e il forcing di cui sopra ha anche riportato una tendenza all'aam di segno tendenzialmente neutro negativo che non favorisce le fasi di sviluppo del montain torque asiatico di segno+
utili a produrre oscillazioni del pna in assenza di forzanti tropicali
in reading nel lungo si palesa quantomeno la tendenza a un'evoluzione dei gpt in area euroasiatica utili a riportare in auge il SH
in questo contesto quindi si sviluppano flussi prevalentemente a un'onda di alta con riaccorpamento delle mpv ai piani alti, questo se non altro attenua le vorticità indotte da questa forzante sul segnale troposferico ma come abbiamo visto in questi anni è la troposfera stessa che ha scarsa reattività, specialmente sul lato atlantico e quindi da solo è anch'esso un aspetto non dirimente
per quanto riguarda l'orizzonte di lungo termine più prossimo, quindi verso metà mese o poco oltre i segnali da considerare saranno in sostanza un paio
la capacità di questi flussi di risultare almeno parzialmente convergenti e quindi di andare a togliere un pò di profondità al core del vps
e ancor più importante l'ipotesi che vedevano i forecast al definitivo crollo del segnale enso che si paleserebbe con una tendenza all'uscita della convezione verso l'indiano, possibilmente con una magnitudo almeno di media intensità
ovviamente è piuttosto scontato che qualora vi fosse una nuova fase di stanca dei flussi senza un'almeno discreta convergenza, e con mpv che a quel punto si troverebbero sì nella condizione di incidere significativamente sull'intensità di un vpt che già non trovava spunti di discontinuità troposferici, la possibilità di un allineamento coerente dei piani verso un rinforzo più o meno estremo salirebbero significativamente
C'ho la falla nel cervello
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