certamente
per altro è paradossale da dire, ma se tra la fase di un eventuale impulso (curioso di vedere gli aggiornamenti dei prossimi giorni delle pv) e quella di ripartenza delle onde non si passasse per un deciso riaccorpamento il rischio per il mediterraneo sarebbe quello di ritrovarsi nel solito loop sinottico
il segnale in ea in sostanza potrebbe rimanere lo stesso osservato sin qui, che poi era quello che avevo trovato prevalente in sede di analisi preliminare
vediamo dai
C'ho la falla nel cervello
Nonostante la soglia di +1,5 verrà molto probabilmente superata nei giorni immediatamente successivi a Natale, decretando l’ESE Cold, ad ora ancora non vengono visti impulsi chiari ed importanti in discesa dalla stratosfera. Il tutto dimostrato da MPV viste permanere sotto la media ancora per almeno 9/10 giorni ai piani medio alti della stratosfera
90761673-06B0-41B9-AE97-9205A0FFBEC0.jpeg876EE65D-31B8-45D1-8EEC-3681F4C1AED3.jpeg
e dal flusso di momento che durante le trasmissioni s-t deve risultare negativo su tutta la colonna mentre le proiezioni lo vedono in calo ma ancora su valori positivi
C546A9B4-B393-4B4F-92E2-2D41900B5E31.jpeg
Nonostante non si veda per ora nessun segnale, non possiamo ancora dire di aver evitato il
condizionamento, abbiamo esempi nel passato con impulsi dall’alto che hanno seguito la data di superamento della soglia di oltre una settimana, mentre altre volte li abbiamo avuti 1/2 giorni prima, a dimostrazione (se ancora ce ne fosse bisogno) che il condizionamento non è uno switch on/off che cambia all’immediato raggiungimento della soglia NAM![]()
I valori raggiunti dal NAM a 10 hPa furono esagerati in entrambi gli eventi (tra +3 e +4) ma il condizionamento della troposfera fu più forte e prolungato nel 2020.
Questi lo si nota anche dal discorso che ho fatto in precedenza, prendendo il grafico del momentum flux è quello delle MPV in bassa strato
74B8E991-37B6-4256-BE3F-B4F6B4AD96CD.jpegE4B9DBBF-41A4-45BD-A2BD-984DF25FFB97.jpeg
3FD63B33-4CF0-4FE7-9E96-2026FCAC36AD.jpeg102CC614-C46E-461D-B292-0DF90EB40E00.jpeg
Si notano infatti vorticità più intense nell’evento del 2020 e anche un crollo più evidente del flusso di momento, a denotare un maggiore contributo della stratosfera
Scusa se mi intrometto, ma io non vedo Enti che "decretano" un ESE Cold in base al valore del NAM a 10hpa. Un Extreme Event stratosferico è qualcosa di fisico che si sente su tutta la colonna, seppure quel valore è individuato come "statisticamente" valido in base alla storia meteorologica come "spesso" seguito da 30-60gg di riverbero NAM in troposfera, non certifica niente in realtà, è una soglia statistica e basta.
L'unico valore FISICO che può darci l'idea di una situazione effettivamente estrema è il "flux event" (raggiungimento di -5,5K m/2 della media flussi a 100hpa su 40gg), non il NAM .. abbiamo vissuto a proposito tante situazioni di NAM sopra a 1,5 NON seguito da "condizionamento" NAM troposferico, troppo poco x "decretare" un ESE Cold. Per il Warm esiste il valore fisico stesso opposto e anche l'inversione dei venti zonali, anche questa situazione necessaria ma non sufficiente x dare "condizionamento" NAM troposferico, anche se è statisticamente normale che l'evento vada a "ondate" NAM e non stabilità +/-.
Mi trovi concorde nell'osservare le potenzial vorticity xhè sono elementi fisici che "localmente" possono dare anche forti condizionamenti in troposfera x trasferimento vorticità (neg o pos) e quindi, nel caso di centralità anche forti NAM positive troposferiche.
Ciao.![]()
Si è già discusso più e più volte su questo punto e ormai si va molto di interpretazioni personali, anche perché, come dici, non c’è nessun ente che certifica questi eventi. Io ritengo che, per il
nome stesso che ha, un ESE vada valutato esclusivamente in stratosfera, a prescindere dal fatto che riesca o meno a condizionare l’intera colonna.
Un parametro oggettivo e non soggettivo però ce lo da la letteratura, in quello che rimane il primo e principale lavoro su questi eventi (Baldwin & Dunkerton), ed è il superamento delle soglie NAM a 10 hPa.
Questo ovviamente non ci può dire nulla riguardo a quello che può succedere ai piani che più ci riguardano (anche se statisticamente può dare un’indicazione) ma questo esula dall’ESE in se, che rimane un evento estremo in stratosfera.
Ovviamente questo campo ha bisogno di ulteriori implementazioni scientifiche perché rimane tuttora punto di incomprensioni, vedremo se uscirà qualcosa in futuro![]()
OK, questo fa + chiarezza, scusa, io frequento poco e magari ne avevate gia parlato ma non ne ero a conoscenza. Esatto, è una interpretazione personale basata sul + vecchio paper a riguardo .. ma occhio che il vecchio paper parlava in senso statistico. Il secondo metodo è certamente più fisicamente "solido" xhè la carenza di disturbi seri troposferici x lungo tempo porta logicamente e fisicamente la stratosfera a condizioni estreme e praticamente sempre è una condizione evidente anche in troposfera (lo scorso anno fu superata intorno al 20 gennaio) con NAM mediamente positivo (un NAM forte a 10hpa può tranquillamente essere una situazione transitoria, spesso si raggiunge anche poco prima di un grande crollo del VPS) ... es. il cold dello scorso anno:
gfs_nam_arc_web_75.png
Giusto il tuo appunto, si parla di Stratosphere (Extreme Stratosphere Event), ma sappiamo tutti che i paper a riguardo li studiano x capire i loro risvolti in troposfera.
Insomma x quello che mi riguarda, e secondo paper + recenti, non riterrei affatto un ESE se si raggiungesse il NAM di 1,5 a 10hpa prima della FINE di gennaio, i flussi sono normali e andranno sotto al normale solo dai prox gg, impossibile un ESE a breve.
Nonostante io sarei per mantenere separati gli ESE e i low/high flux event, in quanto si può avere i primi senza i secondi o viceversa, concordo sul fatto che averli entrambi rende più efficace ed intenso l’evento, con maggiori possibilità di avere risvolti in troposfera.
Non direi che il low/high flux event ha più valenza fisica, in quanto comunque anche il NAM misura qualcosa di tangibile e cioè l’anomalia dì gpt rispetto ad un EOF. Credo che sia uno che l’altro presi da soli abbiano una valenza deficitaria per valutare i possibili effetti in troposfera, sarebbe opportuno integrarli con momentum flux e vorticità potenziali che alla fine dei conti sono i due fattori che determinano una trasmissione dall’alto verso il basso
Segnalibri