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  1. #91
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    Predefinito Riferimento: Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da Geppox Visualizza Messaggio



    Non ne ha parlato nessuno per il semplice fatto che se avessero parlato di nevicata avrebbero detto il FALSO oltre che una castroneria colossale.

    Si è trattato infatti di una splendida grandinata, con temperatura prossima ai 10°C, come naturalmente dichiarato dall'ufficio meteorologico australiano.


    Ne hanno parlato qui:

    http://www.********cam.it/meteo-mond...a-Sydney-.html
    OK

    cito

    "Questo è un tratto dell'articolo preso dal Messaggero:
    "Intanto nella vicina Australia, a Sydney, dove non nevica dal 1836, ieri pomeriggio dopo un temporale alcuni quartieri settentrionali sono stati coperti da una coltre bianca che ha incoraggiato i ragazzi a tirarsi palle di neve e a scolpire pupazzi. Aveva l'aspetto e la consistenza della neve, ma l'ufficio meteorologico ha rivelato che si trattava di grandine, insolitamente soffice"

    Errata corrige:

    Nessuno ha parlato di una grandinata insolitamente soffice antropogenica!

  2. #92
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Rilancio questa discussione http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=87506
    purtroppo chiusa nella speranza che il confronto continui senza sarcasmo ironia insulti più o meno velati ecc.


    Quindi nell'allegato trovate la mia ultima replica sulle forzanti antropogeniche, di cui riporto solo alcuni tratti.

    Su: Aerosol solfato

    L’IPCC ammette per tutte le forzanti radiative raffreddanti, una bassa conoscenza. In modo particolare gli aerosol solfato si dovrebbero dividere in due gruppi, come nel caso dell’ozono.
    Nel calcolo delle forzanti radiative l’azione dell’ozono stratosferico, che riflette soprattutto le onde corte provenienti dal sole, è considerata raffreddante, mentre l’azione dell’ozono troposferico, al contrario è considerata riscaldante perché prevale l’azione di assorbimento e riemissione delle onde lunghe provenienti dalla superficie terrestre.

    Quindi i solfati a seconda del loro stazionamento nell’atmosfera si dovrebbero dividere in:

    - gli aerosol solfati stratosferici di origine vulcanica commistionati a ceneri vulcaniche, la cui forzante radiativa è sicuramente raffreddante.

    - gli aerosol solfati troposferici di origine antropica da combustione di carburanti fossili, in modo particolare di carbone, commissionati a fuliggine e particolato. Sono le cosiddette nuvole di smog grigio marroni, (brouwn clouds) tendenti al nero se prevalgono la fuliggine e il particolato, all’arancio se prevalgono i solfati.

    Ci sono stati più studi che smentiscono l’azione raffreddante degli aerosol solfati troposferici antropogenici:

    - 1994 Il primo calcolo del radiative forcing dal 1750 al 1990 di Houghton risultò per sua stessa ammissione sbagliato, perché il valore di radiative forcing dava, con la Boltzman, un valore di riscaldamento molto più alto di quello registrato nel periodo. Houghton si giustificò incolpando gli aerosol solfato di mascherare il valore con un raffreddamento del pianeta che non avevano calcolato. Per testare la validità di questa ipotesi sono state confrontate le previsioni dei modelli originali 1990, che non tenevano in considerazione l'effetto degli aerosol, con le misure della temperatura nelle varie zone della Terra. Qualora l'ipotesi del raffreddamento causato dagli aerosol solfato fosse fondata, tali modelli dovrebbero fornire i migliori risultati nelle zone prive degli stessi ossia l'emisfero meridionale e le regioni polari, mentre gli scostamenti rispetto all'evoluzione reale della temperatura dovrebbero essere maggiori nelle aree dove più elevata è la concentrazione di tali sostanze ossia l'Europa, la parte orientale del Nord America e l'Asia orientale. Al contrario, i modelli "senza aerosol" riproducono più accuratamente l'evoluzione della temperatura nelle regioni ove è massima la concentrazione degli stessi aerosols. Tale constatazione conferma ulteriormente la scarsa affidabilità dei modelli finora sviluppati per la stima dell'evoluzione futura del clima
    http://www.worldclimatereport.com/archive/previous_issues/vol4/v4n15/feature1.htmMichaels, P.J. e Knappenberger P.C. 1994. "General circulation models: testing the forecast". Technology: Journal of the Franklin Instiute, Vol. 331A: 123-133.


    - 1999 Una pubblicazione di Wiin e Nielsendimostra che l’azione raffreddante degli aerosol, in modo particolare dei solfati, non è dimostrata, anzi che questi aerosol si comportano in modo completamente diverso rispetto alle teorie dell’IPCC proprio nelle zone del pianeta dove le concentrazioni di solfati sono più alte, cioè nell’emisfero Nord.
    http://serials.cib.unibo.it/cgi-ser/start/it/spogli/dfs.tcl?prog_art=2247376&language=ITALIANO&view=articoliWiin Nielsen: “the greenhouse effect, yes or no? A scientific evaluation” Water resource management vol.1 1999.


    - 2007 V. Ramanathan afferma : la forzante radiativa delle nubi di smog marroni, dell’Asia, tra i 500 e i 3000 mt., (quindi troposferiche) dovute alle combustioni non filtrate dei carburanti fossili, sempre ritenuta raffreddante dai modelli (per una somma algebrica tra l’azione riscaldante e raffreddante, con prevalenza della seconda) in realtà, è una forzante riscaldante.
    http://www.nature.com/nature/journal/v448/n7153/abs/nature06019.html (peer review solo abstract)Ramanathan, V., G. Roberts, D. Kim, C. Corrigan, C. Chung & D. Winker “Warming trends in Asia amplified by brown cloud solar absorption” Nature, (2007) 448, 575-578, doi:10.1038/nature06019
    Cito.
    “We found that atmospheric brown clouds enhanced lower atmospheric solar heating by about 50 per cent. Our general circulation model simulations, which take into account the recently observed widespread occurrence of vertically extended atmospheric brown clouds over the Indian Ocean and Asia3, suggest that atmospheric brown clouds contribute as much as the recent increase in anthropogenic greenhouse gases to regional lower atmospheric warming trends.”
    Abbiamo riscontrato che le nubi marroni atmosferiche rafforzano il riscaldamento solare dell’atmosfera inferiore di circa il 50 per cento. Il nostro modello di simulazione della circolazione generale, che tenga conto della diffusa presenza di nubi marroni estese verticalmente sopra l'Oceano Indiano e Asia suggeriscono che contribuiscono, tanto quanto il recente aumento di gas ad effetto serra di origine antropica, al trend di riscaldamento atmosferico inferiore a livello regionale”.
    Quindi crolla la tesi del raffreddamento globale determinata dagli aerosol solfato durante gli anni 1945-1970, quelli del boom economico e dei maggiori incrementi delle emissioni di gas serra antropogenici riscaldanti. (compresi gli aerosol solfati antropogenici). Il raffreddamento di quegl’anni è strettamente correlato alle forzanti naturali: sole, raggi cosmici e oscillazioni oceaniche.


    Su: Raffreddamento stratosferico antropogenico.

    Prendo spunto dall’affermazione del professor Guido Visconti:

    “Esiste un’impronta digitale inconfondibile che esclude che il sole possa essere responsabile dell’attuale riscaldamento globale. Se così fosse la troposfera si scalderebbe al pari (o meno) della stratosfera. Al contrario quello che si osserva è un riscaldamento della troposfera e un raffreddamento della stratosfera come è previsto dai modelli o comunque dalla fisica. Infatti l’aumento di anidride carbonica aumenta l’assorbimento di radiazione infrarossa in troposfera e aumenta l’emissione della stessa radiazione in stratosfera”.

    Questa è l’ipotesi sostenuta dai serristi, ma non è l’unica, perché il raffreddamento della stratosfera potrebbe essere causato dalla:

    - riduzione della copertura nuvolosa, determinata dal calo dei raggi cosmici influenzati dal vento solare. (Questo è stato dimostrato!) Con meno nuvole ci sono meno radiazioni ad onde corte riflesse verso la stratosfera, dove c’è lo strato di ozono stratosferico che non è completamente trasparente alle onde corte. Quindi la stratosfera potrebbe raffreddarsi. (Questa invece è solo un’ipotesi).

    - Minore riflessione delle onde corte dovuta all’albedo dei ghiacci. In seguito al riscaldamento la superficie dei ghiacci diminuisce e con essa le radiazioni ad onde corte riflesse verso la stratosfera. Quindi come suddetto la stratosfera potrebbe raffreddarsi.


    - Azione della forzante radiativa riscaldante del vapore acqueo la cui concentrazione in atmosfera potrebbe aumentare con il riscaldamento correlato ad una minore nuvolosità. In questo caso la stratosfera si potrebbe raffreddare perché vi giungerebbero meno radiazioni a onde lunghe.
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  3. #93
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Certo, non hai mica tutti i torti. Però quello (fattori di confidenza in termini probabilistici) è il linguaggio della scienza, di come la scienza esprima giudizi sul grado di fiducia da essa raggiunto, soprattutto in ambito di prognosi.

    Di certo gli attori principali della variabilità interannuale sono altri, ad es. l'ENSO (vedi ad es. il picco relativo del 1998 o l'attuale fase) o le grandi eruzioni vulcaniche come il Pinatubo (vedi ad es. il momentaneo rafreddamento del 1991-1993).

    Molto probabilmente l'impronta antropogenica va ricercata nel trend di fondo.

    E in fin dei conti, a ben guardare, si potrebbe anche dire che, stante i grafici segg. già postati prima, oggi sia proprio solo l'influsso antropogenico a guidare il trend...



    Malgrado le pubblicazioni che li smentiscono, questi tre grafici vengono sempre riproposti.
    Cercherò di analizzarli per quello che posso.

    Grafico a sulle forzanti naturali.

    la ricostruzione dell’andamento della temperatura, linea rossa è corretta?

    NO!

    Negli ultimi trentanni ci sono state le influenze delle isole di calore, e anche i dati sulle temperature marine sono sovrastimati ( link già dati)

    http://www.agu.org/pubs/crossref/2004/2003GL019024.shtml

    T. J. de Laat, A. N. Maurellis “Industrial CO2 emissions as a proxy for anthropogenic influence on lower tropospheric temperature trends” (Geophysical Research Letters, Vol. 31, L05204, 2004)

    http://icecap.us/images/uploads/MM.JGRDec07.pdf


    McKitrick, R.R. and P.J. Michaels, 2007, Quantifying the influence of anthropogenic surface processes and inhomogeneities on gridded global climate data, J. Geophys. Res. 112, D24S09, doi:10:1029/2007JD008465


    http://www.agu.org/pubs/crossref/2007/2006GL027834.shtml
    GOURETSKI, V. and Koltermann, K.P.2007. “How much is the ocean really warming?” Geophysical Research Letters 34:doi 10.1029/2006GL027834


    - la ricostruzione delle forzanti naturali linea grigia è corretta?

    NO!

    Mancano le influenze delle oscillazioni oceaniche nino nina ecc e le correlazioni con il sole e con i raggi cosmici.

    Nei due studi sottostanti le correlazioni arrivano oltre il 2000

    http://serials.cib.unibo.it/cgi-ser/...541574&languag e=ITALIANO&view=articoli

    Svensmark, H; Friis-Christensen, E

    Reply to comments on "Variation of cosmic ray flux and global cloud coverage - a missing link in solar-climate relationships"

    JOURNAL OF ATMOSPHERIC AND SOLAR-TERRESTRIAL PHYSICS
    , 62(1), 2000, pp. 79 - 80

    o meglio ancora qua ( non è peer review ma report si vedono però I grafici e tutto il testo)



    http://www.spacecenter.dk/publications/scientific-report-series/Scient_No._3.pdf/view

    Svensmark, H. and Friis-Christensen, E. Danish National Reply to Lockwood and Fröhlich –“The persistent role of the Sun in climate Forcing” Danish National Space Center Scientific Report 3/2007

    Ma è importante il filtro in questi confronti come spiegano Christensen e Svenmark qui (già postato)
    In pratica tolgono le influenze del nino e della nina e dei vulcani gli aerosol ecc


    E cito:

    FIG. 2: The solar cycle and the negative correlation of global
    mean tropospheric temperatures with galactic cosmic rays are
    apparent in this ESA-ISAC analysis (ref. [2]). The upper
    panel shows observations of temperatures (blue) and cosmic
    rays (red). The lower panel shows the match achieved by
    removing El Nin~o, the North Atlantic Oscillation, volcanic
    aerosols, and also a linear trend (0.14 § 0.4 K/Decade).

    anche queste fino al 2005

    ma anche scafetta e west qui (già postato)


    http://www.fel.duke.edu/~scafetta/pdf/2007JD008437.pdf

    N. Scafetta e B.West : Phenomenological reconstructions of the solar signature in the Northern Hemisphere surface temperature records since 1600 JOURNAL OF GEOPHYSICALRESEARCH, VOL.112D24S03,doi:10.1029/2007JD008437, 2007



    e cito:

    “Figure 6. Solar induced temperature signatures obtained
    with the TSI proxy reconstructions with the ACRIM
    correction since 1980, as shown in Figure 3. (a) Signatures
    phenomenologically estimated with MANN03 temperature
    reconstruction and (b) signatures phenomenologically
    estimated with MOBERG05 temperature reconstruction.
    In both cases, we plot the NH instrumental surface
    temperature since 1850, as done in Figure 1. Note the good
    correspondence obtained with MOBERG05”

    Il sole induce le temperature con una buona corrispondenza con le ricostruzioni di Moberg fino al 2005


    Grafico b forzanti antropogeniche

    La curva è corretta?

    No!

    Perché i solfati antropogenici sono riscaldanti e non raffreddanti.
    http://www.nature.com/nature/journal/v448/n7153/abs/nature06019.html
    Ramanathan, V., M.V. Ramana, G. Roberts, D. Kim, C. Corrigan, C. Chung & D. Winker “Warming trends in Asia amplified by brown cloud solar absorption” Nature, (2007) 448, 575-578, doi:10.1038/nature06019


    Inoltre ci sono decine di contestazioni su questi valori attribuiti ai gas serra antropogenici in base ai valori di laboratorio, ma sono sfere chiuse e piccole, e i dati in atmosfera non hanno riscontro.

    http://cfa-www.harvard.edu/~wsoon/ArmstrongGreenSoon08-Anatomy-d/Lindzen07-EnE-warm-lindz07.pdf Richard S. Lindzen “Taking Greenhouse Warming Seriously” Energy & Environment, Volume 18, Numbers 7-8, December 2007 , pp. 937-950(14)

  4. #94
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    L'effetto iride secondo il maggiore Guidi

    http://www.climatemonitor.it/?p=204

  5. #95
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Tutte smentibili in 4 picosecondi.

    3 per sbugiardare le continue e perenni libere (?) interpretazioni in malafede.
    1 per replicare con studi specifici.

    Ci vuole poco.

    Evidentemente ancor meno a menare il can per l'aia, pensando che qui siano tutti fessi.

    ~~~ Always looking at the sky~~~








  6. #96
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    L'effetto iride secondo il maggiore Guidi

    http://www.climatemonitor.it/?p=204
    Certamente da approfondire queste ricerche sull'effetto iride, anche se per ora non mi sempra che mostrinono grosse evidenze scientifiche.
    Che il vapore acqueo è un potente gas serra, si sa, però il suo aumento è un feedback, prodotto da un un aumento termico che a sua volta ha cause diverse. Non mi pare tra l'altro che tale gas sia meglio distribuito in atmosfera rispetto alla CO2, anzi non lo è, e pertanto inadatto a rappresentare una concentrazione globale.
    Come sempre il Maggiore non rinuncia poi alla politica: non credo proprio che gli studi sulla CO2 derivino dalle motivazioni di carattere politico ed economico che Guidi sempre cita, ma proprio dal fatto che presenta diffusione obiquitaria .
    Ultima modifica di Marco P.; 30/09/2008 alle 15:30
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
    http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm

  7. #97
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Tutte smentibili in 4 picosecondi.

    3 per sbugiardare le continue e perenni libere (?) interpretazioni in malafede.
    1 per replicare con studi specifici.

    Ci vuole poco.

    Evidentemente ancor meno a menare il can per l'aia, pensando che qui siano tutti fessi.

    Visto che ci impieghi così poco perchè le sbugiardate non le proponi e soprattutto perchè non le giri al maggiore Guidi, visto che con me hai gioco facile.
    Sarei molto interessato al dibattito.

  8. #98
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Visto che ci impieghi così poco perchè le sbugiardate non le proponi e soprattutto perchè non le giri al maggiore Guidi, visto che con me hai gioco facile.
    Sarei molto interessato al dibattito.
    Dunque tu scrivi per intercessione di un maggiore?
    ~~~ Always looking at the sky~~~








  9. #99
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Dunque tu scrivi per intercessione di un maggiore?
    Scrivo per l'intercessione di chi mi ha insegnato il senso critico, in primo i miei genitori.
    Ho visto il maggiore una volta, e ogni tanto faccio un commento sul suo blog, e i nostri rapporti finiscono qui.

    Tu sfavilla le sbugiardate, e poi se non hai il coraggio di postarle sul blog di Guidi, lo farò io, ma non per fare il troll, mi interessa solo il dibattito!

  10. #100
    Brezza tesa L'avatar di guid49
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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Basta discutere, pare che ormai il problema della CO2 in atmosfera sia stato risolto!

    http://www.corriere.it/scienze_e_tec...4f02aabc.shtml

    La torre che aspira l'anidride carbonica

    Funziona perfettamente e potrebbe risolvere il problema dei tagli al gas serra che altera il clima



    Ciao, Guido

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