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    Predefinito Re: Rilancio le : Critiche ai modelli IPCC

    Rilancio questa discussione http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=87506
    purtroppo chiusa nella speranza che il confronto continui senza sarcasmo ironia insulti più o meno velati ecc.


    Quindi nell'allegato trovate la mia ultima replica sulle forzanti antropogeniche, di cui riporto solo alcuni tratti.

    Su: Aerosol solfato

    L’IPCC ammette per tutte le forzanti radiative raffreddanti, una bassa conoscenza. In modo particolare gli aerosol solfato si dovrebbero dividere in due gruppi, come nel caso dell’ozono.
    Nel calcolo delle forzanti radiative l’azione dell’ozono stratosferico, che riflette soprattutto le onde corte provenienti dal sole, è considerata raffreddante, mentre l’azione dell’ozono troposferico, al contrario è considerata riscaldante perché prevale l’azione di assorbimento e riemissione delle onde lunghe provenienti dalla superficie terrestre.

    Quindi i solfati a seconda del loro stazionamento nell’atmosfera si dovrebbero dividere in:

    - gli aerosol solfati stratosferici di origine vulcanica commistionati a ceneri vulcaniche, la cui forzante radiativa è sicuramente raffreddante.

    - gli aerosol solfati troposferici di origine antropica da combustione di carburanti fossili, in modo particolare di carbone, commissionati a fuliggine e particolato. Sono le cosiddette nuvole di smog grigio marroni, (brouwn clouds) tendenti al nero se prevalgono la fuliggine e il particolato, all’arancio se prevalgono i solfati.

    Ci sono stati più studi che smentiscono l’azione raffreddante degli aerosol solfati troposferici antropogenici:

    - 1994 Il primo calcolo del radiative forcing dal 1750 al 1990 di Houghton risultò per sua stessa ammissione sbagliato, perché il valore di radiative forcing dava, con la Boltzman, un valore di riscaldamento molto più alto di quello registrato nel periodo. Houghton si giustificò incolpando gli aerosol solfato di mascherare il valore con un raffreddamento del pianeta che non avevano calcolato. Per testare la validità di questa ipotesi sono state confrontate le previsioni dei modelli originali 1990, che non tenevano in considerazione l'effetto degli aerosol, con le misure della temperatura nelle varie zone della Terra. Qualora l'ipotesi del raffreddamento causato dagli aerosol solfato fosse fondata, tali modelli dovrebbero fornire i migliori risultati nelle zone prive degli stessi ossia l'emisfero meridionale e le regioni polari, mentre gli scostamenti rispetto all'evoluzione reale della temperatura dovrebbero essere maggiori nelle aree dove più elevata è la concentrazione di tali sostanze ossia l'Europa, la parte orientale del Nord America e l'Asia orientale. Al contrario, i modelli "senza aerosol" riproducono più accuratamente l'evoluzione della temperatura nelle regioni ove è massima la concentrazione degli stessi aerosols. Tale constatazione conferma ulteriormente la scarsa affidabilità dei modelli finora sviluppati per la stima dell'evoluzione futura del clima
    http://www.worldclimatereport.com/archive/previous_issues/vol4/v4n15/feature1.htmMichaels, P.J. e Knappenberger P.C. 1994. "General circulation models: testing the forecast". Technology: Journal of the Franklin Instiute, Vol. 331A: 123-133.


    - 1999 Una pubblicazione di Wiin e Nielsendimostra che l’azione raffreddante degli aerosol, in modo particolare dei solfati, non è dimostrata, anzi che questi aerosol si comportano in modo completamente diverso rispetto alle teorie dell’IPCC proprio nelle zone del pianeta dove le concentrazioni di solfati sono più alte, cioè nell’emisfero Nord.
    http://serials.cib.unibo.it/cgi-ser/start/it/spogli/dfs.tcl?prog_art=2247376&language=ITALIANO&view=articoliWiin Nielsen: “the greenhouse effect, yes or no? A scientific evaluation” Water resource management vol.1 1999.


    - 2007 V. Ramanathan afferma : la forzante radiativa delle nubi di smog marroni, dell’Asia, tra i 500 e i 3000 mt., (quindi troposferiche) dovute alle combustioni non filtrate dei carburanti fossili, sempre ritenuta raffreddante dai modelli (per una somma algebrica tra l’azione riscaldante e raffreddante, con prevalenza della seconda) in realtà, è una forzante riscaldante.
    http://www.nature.com/nature/journal/v448/n7153/abs/nature06019.html (peer review solo abstract)Ramanathan, V., G. Roberts, D. Kim, C. Corrigan, C. Chung & D. Winker “Warming trends in Asia amplified by brown cloud solar absorption” Nature, (2007) 448, 575-578, doi:10.1038/nature06019
    Cito.
    “We found that atmospheric brown clouds enhanced lower atmospheric solar heating by about 50 per cent. Our general circulation model simulations, which take into account the recently observed widespread occurrence of vertically extended atmospheric brown clouds over the Indian Ocean and Asia3, suggest that atmospheric brown clouds contribute as much as the recent increase in anthropogenic greenhouse gases to regional lower atmospheric warming trends.”
    Abbiamo riscontrato che le nubi marroni atmosferiche rafforzano il riscaldamento solare dell’atmosfera inferiore di circa il 50 per cento. Il nostro modello di simulazione della circolazione generale, che tenga conto della diffusa presenza di nubi marroni estese verticalmente sopra l'Oceano Indiano e Asia suggeriscono che contribuiscono, tanto quanto il recente aumento di gas ad effetto serra di origine antropica, al trend di riscaldamento atmosferico inferiore a livello regionale”.
    Quindi crolla la tesi del raffreddamento globale determinata dagli aerosol solfato durante gli anni 1945-1970, quelli del boom economico e dei maggiori incrementi delle emissioni di gas serra antropogenici riscaldanti. (compresi gli aerosol solfati antropogenici). Il raffreddamento di quegl’anni è strettamente correlato alle forzanti naturali: sole, raggi cosmici e oscillazioni oceaniche.


    Su: Raffreddamento stratosferico antropogenico.

    Prendo spunto dall’affermazione del professor Guido Visconti:

    “Esiste un’impronta digitale inconfondibile che esclude che il sole possa essere responsabile dell’attuale riscaldamento globale. Se così fosse la troposfera si scalderebbe al pari (o meno) della stratosfera. Al contrario quello che si osserva è un riscaldamento della troposfera e un raffreddamento della stratosfera come è previsto dai modelli o comunque dalla fisica. Infatti l’aumento di anidride carbonica aumenta l’assorbimento di radiazione infrarossa in troposfera e aumenta l’emissione della stessa radiazione in stratosfera”.

    Questa è l’ipotesi sostenuta dai serristi, ma non è l’unica, perché il raffreddamento della stratosfera potrebbe essere causato dalla:

    - riduzione della copertura nuvolosa, determinata dal calo dei raggi cosmici influenzati dal vento solare. (Questo è stato dimostrato!) Con meno nuvole ci sono meno radiazioni ad onde corte riflesse verso la stratosfera, dove c’è lo strato di ozono stratosferico che non è completamente trasparente alle onde corte. Quindi la stratosfera potrebbe raffreddarsi. (Questa invece è solo un’ipotesi).

    - Minore riflessione delle onde corte dovuta all’albedo dei ghiacci. In seguito al riscaldamento la superficie dei ghiacci diminuisce e con essa le radiazioni ad onde corte riflesse verso la stratosfera. Quindi come suddetto la stratosfera potrebbe raffreddarsi.


    - Azione della forzante radiativa riscaldante del vapore acqueo la cui concentrazione in atmosfera potrebbe aumentare con il riscaldamento correlato ad una minore nuvolosità. In questo caso la stratosfera si potrebbe raffreddare perché vi giungerebbero meno radiazioni a onde lunghe.
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