http://www.pensee-unique.fr/courtillot3.pdf
J.-L. Le Mouël et al., Evidence for a solar signature in 20th-century temperature data from the USA and Europe, C. R. Geoscience (2008), doi:10.1016/j.crte.2008.06.001
Ci dicono che facendo le medie regionali minime e non globali massime si evince una stretta corelazione tra temperature e flusso solare,(magnetic field components) mentre con le medie globali che usa l’IPCC questo non si riesce a vedere.
Ma che c'entra, scusa?
Jürg Beer (che ho seguito al seminario di 2 settimane fa) è coautore della ricerca e uno dei massimi esperti di ricostruzioni isotopiche, non mi pare proprio che possa essere screditato da un lavoro di...2 anni prima! (che fra l'altro è citato nel paper).
Il problema più grande con l'isotopo Be10 è che i dati devono essere in qualche modo omogeneizzati, perché l'isotopo reagisce alle condizioni atmosferiche. O meglio: il rateo di produzione è influenzato dall'attività solare (in particolare dall'HMF), ma il rateo di deposizione nel ghiaccio dipende da fattori terrestri (clima, geomagnetismo, eruzioni vulcaniche e associato indice SATO).
Poi dov'è che sta scritto che usano Krikova???
Poi dov'è che sta scritto che i composito PMOD siano peggiori di quelli ACRIM?
Poi, e semmai: che c'entra il paragone? Rileggi bene il paper, il composito PMOD serve, nel grafico, come valore relativo durante il minimo del 1986 per costruire il delta della TSI mediato su 40 anni, credo proprio che con ACRIM o altri compisiti non varierebbe di molto (differenza nella media del minimo del 1986 fra PMOD e ACRIM: poco meno di 0.3 Wm^-2, riscali il tutto un po' più basso...). Non è nel minimo del 1986 la differenza maggiore fra i 2 compositi, come vedi
E loro han scelto il PMOD perché
it provides a reliable record also during the solar cycle 21
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@ steph
riproviamo perchè è uscita piccola
Reconstructions based on sunspots
[Solanki et al., 2000; Krivova et al., 2007]
è vero però che usano anche McCraken ma i risultati sono diversi
Su Acrim: Scafetta spiega perchè lo sceglie scartando PMOD che considera artefatto in quanto segue le linee guida della ricostruzione di Lean.
è qui al punto 2, paragrafo a e d
http://wattsupwiththat.com/2009/08/04/scafetta-benestad-and-schmidt%E2%80%99s-calculations-are-%E2%80%9Crobustly%E2%80%9D-flawed/
Ultima modifica di clayco; 21/09/2009 alle 19:51
Sì, ma perché ostinarsi nell'errore? Se, per replicare ad un lavoro che critica il mio lavoro, continuo a persistere nell'errore di impostazione di fondo, o sono diabolico, o sono sprovveduto, forse perché poco aggiornato (?). Non so.
Vedi le più recenti ricostruzioni cosa mostrano, no?
Come si fa a dire che la crescita della TSI nel XX secolo è stata persino più ampia della fluttuazione all'interno del ciclo undecennale, in modo tale per cui la TSI ai massimi un secolo fa era più bassa che la TSI ai mimimi odierni? È un'assunzione puramente soggettiva e precondizionata da precedenti vecchie ricostruzioni. Oppure da qualcos'altro.
In effetti, Scafetta non è, ovviamente, la Bibbia. Anzi.
Come ho già avuto modo di dire, pare che i suoi lavori siano spesso fondati su analisi spurie, si basino su qualche tecnica di scelta dei dati un po’ troppo “furbetta” e su una persistente mancanza di background fisico di fondo.
Il problema più grande, poi, sta nel fatto che non si possono usare 20 anni di dati cmq assai discussi (i compositi ACRIM e il presunto trend nella TSI) per la calibrazione di un modello e poi estrapolare il tutto su 400 anni usando una ricostruzione sbagliata (quella di Krivova basata sui GSN) per giustificare la scelta iniziale che piace di più: una metodologia assai discutibile che ne invalida la bontà.
Poi bisognerebbe anche capire perché il gruppo che fa capo ai compositi satellitari ACRIM (quelli che piacciono tanto a Scafetta) si ostini ad usare solamente le differenze fra i minimi del ciclo solare per calcolare il presunto trend (ora ridimensionato e di molto!) che ne esce fra i cicli 21 e 23. Perché non usare, ad es., anche le differenze fra i massimi? O del resto del ciclo?
Infine sui compositi: non esiste solo ACRIM vs PMOD. Ce ne sono altri. Ad es. i compositi IRMB (Istitut Royal Meteorologique Belgique, Dewitte et al.). Che, stranamante () non mostrano nessun particolare trend...
Ti posso consigliare, se vuoi, questa recente tesi Ph.D. sulla ricostruzione proxy della TSI dei cicli 21-23 basata sui SMF, osservati all'osservatorio solare Kitt Peak. Se sfogli il lavoro, vedrai quale dei 3 compisiti (PMOD, ACRIM, IRMB) si correla meglio con la TSI ricostruita dai magnetogrammi......
Ultima modifica di steph; 21/09/2009 alle 22:22
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@ Steph
ottima risposta, grazie, ci vorrebbe un confonto con Scafetta, anche perchè Acrim è diverso dall'elaborato che usa Scafetta tra Acrim 1 e Acrim 2
"Ti posso consigliare, se vuoi, questa recente tesi Ph.D. sulla ricostruzione proxy della TSI dei cicli 21-23 basata sui SMF, osservati all'osservatorio solare Kitt Peak. Se sfogli il lavoro, vedrai quale dei 3 compisiti (PMOD, ACRIM, IRMB) si correla meglio con la TSI ricostruita dai magnetogrammi"
Se ti riferisci alla fig 1-2 del capitolo 1, le ricostruzioni mi sembrano molto simili, ma Acrim di Scafetta è diverso.
Scafetta: New paper on TSI, surface temperature, and modeling Watts Up With That?
Cito Scafetta "Nel 2007 ho calibrato il modello sul record di temperatura del paleoclima. In questo nuovo studio (scafetta 2009) predico il record paleoclimatico utilizzando i record solare. Così, prevedo secoli di dati di temperatura, mentre i moderni GCMS non prevedono nemmeno pochi anni di dati!"
Io la trovo una cosa eccezionale: rivoluzionaria
Bé, certo: se parti da assunzioni discutibili, basate sul composito che ti piace di più (e ti piace di più *perché* fitta bene con le T!) per la calibrazione del modello, giustificando la scelta con l’uso di una ricostruzione errata, è ovvio che fai un bel ragionamento circolare….come dire: io voglio arrivare lì, poi come ci arrivo non importa (anche a costo di sbagliare metodo), l’importante è che io arrivi lì….più rivoluzionario di così
Come ho già scritto almeno 5 volte: non si possono usare 20 anni di dati cmq assai discussi (i compositi ACRIM e il presunto trend nella TSI) per la calibrazione di un modello e poi estrapolare il tutto su 400 anni usando una ricostruzione sbagliata (quella di Krivova basata sui GSN) per giustificare la scelta iniziale che piace di più: una metodologia che ne invalida (e di parecchio) la bontà.
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@ Steph
Scafetta wilson 2009 usa Krikova 2007 a collimare acrim 1 con acrim 2 lo spiega qui
ACRIM-gap and TSI trend issue resolved using a surface magnetic flux TSI proxy model
Chi avrebbe detto che la ricostruzione di Krikova 2007 è sbagliata?
E se è sbagliata Krikova 2007 per Scafetta 2009 perchè non dovrebbe esserlo per Steinhilber 2009?
Alle critiche su Krikova da parte di Schimdt Scafetta risponde che i dati sono spiegati bene e che Schmidt deve solo studiarli meglio Cap 2 punto a
http://wattsupwiththat.com/2009/08/04/scafetta-benestad-and-schmidt%E2%80%99s-calculations-are-%E2%80%9Crobustly%E2%80%9D-flawed/
Scafetta 2009 parte da dati reali Acrim ( più Krikova nel collegare il 2 con l'1) e senza usare altre ricostruzioni come guida, come invece fa PMOD ottiene pari pari le temperature degli ultimi 400 anni.
E' un miracolo!
A meno che, come già detto il modellino di Scafetta sia costruito per dare un certo risultato (vedi Mann 1999), non mi sembra però che gli contestino questo.
Ultima modifica di clayco; 22/09/2009 alle 23:02
Rileggiti i precedenti post (più i lavori recenti di Scafetta, in versione estesa, e di Steinhilber), così eviti di rifare le stesse domande, risparmi tempo e magari non ti affiderai a piene mani a miracoli e rivoluzioni che fanno del ragionamento circolare la loro ragion d'essere.
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http://www.climatemonitor.it/?p=7380
La piccola lezione sul clima di Kerry Emanuel
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