Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
Primi giorni di settembre 2009. Premetto che da tempo avevo già i denti del giudizio tutti fuori e perfettamente dritti. All'inizio di settembre,inizia a gonfiarsi un pò la gengiva dietro al dente del giudizio inferiore destro,e giorno dopo giorno mi ricopre gradualmente il dente. Faccio fatica a mangiare e quando dormivo mi pulsava. Decido allora di andare dal medico di famiglia,che dice che la situazione è passeggere ed è solo una leggera infiammazione. Dopo qualche giorno la situazione però peggiora,e comincia proprio a farmi male,decido quindi di andare dal dentista.
Visita rapida: il dente del giudizio ha un infezione,e quindi va tolto subito. Zac,zac,due belle iniezioni nella gengiva,poi comincia ad armeggiare con i ferri e me lo strappa via (il suono che ha fatto mi ha fatto veramente venire la nausea ). Non ho sentito nessun dolore,solo che,pochi secondi dopo,sono quasi svenuto,pur non avendo sentito male. Il buco dove il dente non c'è più ovviamente sanguina abbondantemente,mi mettono la garza,e il dentista mi dice che la sera avrei potuto mangiare solo qualcosa di morbido (formaggi o yogurt) e che il giorno dopo sarebbe stato tutto ok.
Salgo in macchina. Inizia a fare male. Devo percorrere più di 20km.. Dopo 10minuti di macchina mi fermo perchè mi fa malissimo,sputo sangue. Finalmente arrivo a Vignolo,il dolore è atroce,fatico a parlare,probabilmente perchè sta finendo l'effetto dell'anestesia. Poco dopo il dolore si attenua,e pensavo fosse tutto risolto. Mangio cena tranquillamente (una minestrina,un pò di formaggio morbido) e va tutto bene. Poco dopo cena,inizia a farmi male...il dolore è cresciuto in modo SPAVENTOSO e parossistico raggiungendo un livello che non avevo mai provato prima. Mi fa talmente male che per un attimo ho perso i sensi sul divano,poi mi sono ripreso e mi sono messo a piangere il dolore è FORTISSIMO... prendo un antidolorifico e il dolore diventa sopportabile,ma sempre forte. Nottata da dimenticare.
Risveglio al mattino con 38,5° di febbre,telefono al dentista,il quale mi dice di misurare costantemente la febbre e venire nel pomeriggio perchè è necessaria una medicazione. La febbre mi sale a oltre 39°,e il dolore è sempre FORTISSIMO...non sapevo cosa fare. Il dentista richiama a mezzogiorno per sapere le mie condizioni,nel pomeriggio vado a fare la medicazione,la febbre non mi abbandona,e chiedo ancora per quanto tempo devo sopportare quel supplizio,dato che mi aveva detto che sarei stato bene.. Mi dice che la medicazione era molto efficace,e nel giro di mezz'ora sarei stato meglio,e avrei potuto cenare tranquillamente. Purtroppo le sue previsioni si sono rivelate sbagliate..il dolore non diminuisce di molto,a cena non mangio praticamente niente,la febbre mi rimane...il dentista,probabilmente preoccupato,mi chiama alle 19.00 e ancora alle 21.00.
Il giorno seguente,la febbre va via gradualmente,e il dolore si fa sopportabile,un altro giro di medicazione nel pomeriggio.
Il giorno dopo ancora,sono "quasi" sano.
Ad aprile devo togliere l'altro,e ho paura davvero..non ho mai provato un dolore così forte (slogarmi la spalla alzando la clavicola di 1cm è una sciocchezza a confronto)

Ma ora..una domanda agli esperti... per togliere un dente del giudizio in genere non si fa una lastra? E poi,fa bene togliere il dente con l'infezione in corso?
In caso di infezione in atto (parodontite apicale acuta, pericoronarite, ecc....) qualsiasi estrazione dentaria è controindicata.
I rischi sono di varia natura: a partire dall'emorragia fino ad arrivare, in casi estremi, alla setticemia. Oltre al classico dolore durante e dopo l'intervento.
Occorre effettuare, in fase acuta, innanzitutto una terapia antibiotica mirata, atta a rimuovere l'infezione.
Solo successivamente, e comunque dopo alcuni giorni dal precedente ciclo di antibioticoterapia, si procede all'avulsione dentaria, ancora sotto copertura antibiotica.
Non sempre è necessaria una Rx pre-estrattiva, ma nel caso dei denti del giudizio (anatomicamente spesso soggetti ad atipie morfologiche soprattutto radicolari o ad inclusione ossea parziale/totale) come anche di elementi dentari molto compromessi o oggetto di pregresse infezioni è sempre buona norma praticarne, onde ricavare preziose informazioni in merito alle procedure chirurgiche più efficaci da adottare.