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  1. #161
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Titoli greci a livello junk

    Citazione Originariamente Scritto da Borat Visualizza Messaggio
    Da noi non mi pare che questo si usi molto. Tendiamo a preferire accademici locali, gente che parla in dialetto con le segretarie giù per le scale della facoltà. Sentito con le mie orecchie questo....
    D'altra parte considerato quanto percepisce un ricercatore italiano fossi io scapperei a gambe levate.
    Te credo che "preferiamo" gli accademici locali. Gli altri se ne guardano bene dal venire qui.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #162
    Vento fresco L'avatar di domenicix
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    Predefinito Re: Titoli greci a livello junk

    Citazione Originariamente Scritto da Borat Visualizza Messaggio

    Aggiungo che conosco un eccellente ricercatore romeno con una fila di pubblicazioni da qui ad Alberta che lavora nell'intelligenza artificiale, che preso un dottorato e un post-doc in Italia a spese di borse di studio italiane, venendo trattato come un farabutto da noi italiani e sentendosi disprezzato per il suo paese di origine, ha giustamente fatto il gesto dell'ombrello e ha accettato un posto da assistant-professor alla Columbia University, dove il paese da cui vieni non conta, ma conta quello che hai sotto i capelli. Così in USA sostanzialmente hanno usato gli investimenti della sua famiglia e del suo paese nel dargli una formazione di base, gli investimenti italiani nel dargli una formazione avanzata, e si sono presi un ottimo cervello pagato da altri.
    Da noi non mi pare che questo si usi molto. Tendiamo a preferire accademici locali, gente che parla in dialetto con le segretarie giù per le scale della facoltà. Sentito con le mie orecchie questo....
    Eh, ma ci sarà un nuovo miracolo economico italiano, dobbiamo avere solo "fede"




    Borat e buona giornata

  3. #163
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Titoli greci a livello junk

    Citazione Originariamente Scritto da Borat Visualizza Messaggio
    Diciamo che è un argomento causale.

    Le porte aperte causano ingressi. Gli ingressi a seconda di quanto numerosi sono possono arrivare a compensare le morti e le emigrazioni degli autoctoni, cioè possono causare una stabilizzazione dei trend demografici. Con politiche migratorie più ragionate si potrebbe intubare (come in rianimazione) l'Italia e farle un po' di massaggio cardiaco.
    Le porte chiuse causano non-ingressi. Chi prova a entrare trova chiuso, deve girarsi sui tacchi e andare via. Ergo non c'è neanche parziale compensazione alle morti e alle emigrazioni degli autoctoni, e la popolazione continua a scendere. Ergo le porte chiuse causano non-stabilizzazione dei trend demografici.
    Chiaramente porte aperte o chiuse e politiche migratorie più o meno assennate non sono l'unico strumento per gestire la demografia, ma l'Italia ha scelto di usare nel peggiore dei modi quelli più sensati e ortodossi come politiche sociali, istruzione, ricerca, scuola e asili, ergo non resterebbe molto altro che importare peso demografico e competenze dall'estero.
    Quello che sta facendo ad esempio l'Australia, che sta finanziando le equipe di ricerca più impossibili in modo da importare massicciamente intelligenze dal resto del modo, cosa che negli ultimi 60-70 e più anni hanno fatto anche gli Stati Uniti. Buona parte della potenza scientifica americana è stata ben finanziata dal governo ma realizzata dal punto di vista materiale e intellettuale dall'elite mondiale di intelligenze e competenze importate da tutto il mondo.

    Aggiungo che conosco un eccellente ricercatore romeno con una fila di pubblicazioni da qui ad Alberta che lavora nell'intelligenza artificiale, che preso un dottorato e un post-doc in Italia a spese di borse di studio italiane, venendo trattato come un farabutto da noi italiani e sentendosi disprezzato per il suo paese di origine, ha giustamente fatto il gesto dell'ombrello e ha accettato un posto da assistant-professor alla Columbia University, dove il paese da cui vieni non conta, ma conta quello che hai sotto i capelli. Così in USA sostanzialmente hanno usato gli investimenti della sua famiglia e del suo paese nel dargli una formazione di base, gli investimenti italiani nel dargli una formazione avanzata, e si sono presi un ottimo cervello pagato da altri.
    Da noi non mi pare che questo si usi molto. Tendiamo a preferire accademici locali, gente che parla in dialetto con le segretarie giù per le scale della facoltà. Sentito con le mie orecchie questo....
    Il modo in cui qui gestiamo gli investimenti per il futuro è fighissimo .
    Nasce un bambino: i genitori lo manetengono fino a quando diventa uomo. Pannolini,pappette,asilo nido,asilo,mense,scuole elementari,altre mense,gitarelle scolastiche, libri. Poi le medie,altri libri,altre gite,la playstation,la squadra di calcio di paese. Poi il liceo,libri che costano uno sproposito,gite all'estero, vestiti,automobile ai 20 anni,ecc. Università: tasse universitarie molto alte,libri d'oro,laurea,dottorati,ecc... Fino a questo momento il "ragazzo" è stato un COSTO,appunto un costo per un investimento. Ed ecco che,dal momento in cui questo investimento cessa di essere un costo e si sta per trasformare in un RITORNO...ecco che gli offriamo uno stipendio da fame come ricercatore e lui va all'estero. Gli USA ringraziano che hanno tra le loro file ricercatori italiani a costo ZERO.
    Lou soulei nais per tuchi

  4. #164
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    Predefinito Re: Titoli greci a livello junk

    Citazione Originariamente Scritto da Aliseo Visualizza Messaggio
    C'è da dire che il tenore di vita medio è cresciuto.
    negli anni '80 non esisteva andare in vacanza al mare, se non il sabato e la domenica con il canotto sull'auto legato con la fune, oggi leggendo anche il topic sulle vacanze estive di questo forum, si sprecano i viaggi di almeno una settimana in località tutt'altro che di seconda fascia.
    Negli anni '80 non dovevamo preoccuparci di ricaricare il telefonino, perchè non esisteva.
    Prima se avevi una ritmo o un opel kadett stavi già bene, oggi è diverso,ed in più sono aumentate le auto pro-capite.
    Prima il sabato sera o ti facevi la passeggiata in paese oppuri stavi a casa a vederti Fantastico, oggi ci sono una marea di locali sempre pieni di gente.
    Prima le merendine non esistevano, e le usavano solo i borghesi ricchi, oggi è inutile che ti dica...........
    Prima i bambini si "allentavano" con un pallone tango da 5000 lire o sotto casa o nel campetto della parrocchia, oggi stanno con la playstation da 300 euro+giochi+corrente elettrica consumata.
    Ti sto parlando di famiglie operaie, non di famiglie di notai o primari ospedalieri!
    Con questo non voglio insinuare nulla contro di te in particolare, sia chiaro, sicuramente hai avuto un calo negli ultimi decenni, massimo rispetto, però diciamolo che a livello generale è come dico io.

    questa situazione che tu descrivi qui in romagna era forse comune negli anni 50 o primi anni 60,comunque una situazione che non ho mai praticamente vissuto,essendo nato nel 59.Ovvio c'erano meno diavolerie tecnologiche,semplicemente non esistevano,e anche di quelle che esistevano molti non ne sentivano il bisogno,comune era la situazione nel paesino dove sono nato di non aver neppure il telefono in casa negli anni 70,ma non perchè non ci fossero i soldi,semplicemente non interessava.Lo stesso spesso aveva nel cortile sottocasa parcheggiata l'alfetta,il gt junior o la lancia hf,auto allora costose.Magari non andava in vacanza in luoghi esotici,ma spendeva vagonate di soldi per l'obby della pesca o della caccia.Io nei primi anni 80 non andavo in vacanza in estate,ma solo perchè la passavo a caccia di tope a rimini o riccione.Ho imparato a sciare a 10 anni,e ci sono sempre andato,oggi non mi ritrovo più i soldi per far passare qualche giorno in montagna ai miei figli.Il benessere è cresciuto qui da noi in modo costante,con qualche battuta d'arresto,vedi la crisi anni 70,fino alla fine dei 90.Da allora è iniziata la discesa.
    Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.

    "nel fango affonda lo stivale dei maiali..."

  5. #165
    Vento forte L'avatar di Gdr
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    Predefinito Re: Titoli greci a livello junk

    Io abolirei il Vaticano e l'attuale governo.

  6. #166
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    Predefinito Re: Titoli greci a livello junk

    Citazione Originariamente Scritto da Gdr Visualizza Messaggio
    Io abolirei il Vaticano e l'attuale governo.
    lascia perdere, un altro po' di folleggiamenti e si aboliscono da soli....
    bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.

  7. #167
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    Predefinito Re: Titoli greci a livello junk

    Citazione Originariamente Scritto da Gdr Visualizza Messaggio
    Io abolirei il Vaticano e l'attuale governo.
    E quello di prima non andava bene.
    E questo neanche.
    Dillo che sei un anarchico e facciamola finita!

    P.S.
    Io invece no. Li lascerei entrambi.
    Anche se mi è costato una fortuna in popcorn.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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  8. #168
    Vento forte L'avatar di Gdr
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    Predefinito Re: Titoli greci a livello junk

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    E quello di prima non andava bene.
    E questo neanche.
    Dillo che sei un anarchico e facciamola finita!
    P.S.
    Io invece no. Li lascerei entrambi.
    Anche se mi è costato una fortuna in popcorn.
    Sono arachide, lo ammetto.

  9. #169
    Burrasca L'avatar di Aliseo
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    Predefinito Re: Titoli greci a livello junk

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Esattamente.
    Tutta roba che deriva dalla falsa ricchezza (oggi si chiama anche crescita drogata ) che anni di malgoverno hanno dispensato.
    Il problema non è la differenza con gli anni '80 che erano il cuore delle "cambiali buttate nelle culle" (cit. Borat).
    Il problema è quanto cominci a fare confronti tra oggi e il 2000.
    E siccome non parliamo di climatologia 10 anni sono già un lasso di tempo sufficiente.

    Io temo che il treno per rimetterci in sesto lo abbiamo perso proprio nella prima metà di questa decade. Se adesso non è tardi vuol dire che abbiamo qualche santo in paradiso ...
    ............e magari dei conti migliori. Leggete qui sotto e ditemi cosa ne pensate.

    Di Alessandro Salvaneschi

    L'Italia rischia davvero di finire come la Grecia? Il pericolo di fallimento della Grecia e le sue conseguenze sulla stabilità della moneta unica europea e il conseguente piano di soccorso europeo per 110 miliardi di euro hanno subito scatenato le Cassandre italiane. Queste hanno lanciato i propri vaticini esaltate dalla solita speculazione borsistica che ha visto i mercati azionari di tutta Europa in ribasso per alcune sedute. La Grecia ha accumulato uno dei debiti pubblici più alti d'Europa, pari al 115,1 per cento del suo prodotto interno lordo. Il problema del debito pubblico è che genera costi - gli interessi che si pagano ai sottoscrittori dei buoni statali - che gravano sul bilancio statale di ogni anno. Il mercato degli investitori si aspetta che un paese indebitato metta in atto una politica rigorosa sui propri conti pubblici, innanzitutto tagliando le spese e in primis gli sprechi. La speculazione è partita perché, in assenza di fiducia da parte degli investitori sulle proprie politiche economiche, la Grecia ha dovuto emettere obbligazioni a 3 anni con tassi pari al 14,54 per cento (quelle tedesche, le più basse, sono all'1,18). La cosa grave del debito pubblico greco è che risulta accumulato sopratutto negli ultimi anni, cioè in barba alle regole di Maastricht che imponevano dei parametri molto rigorosi. 60 mila pensioni pagate ai defunti e riscosse a vario titolo dai superstiti, 160 mila pensioni ai falsi invalidi, decine di differenti indennità e bonus ingiustificatamente elargiti ai dipendenti pubblici, commissioni che vigilano su enti fantasma, queste sono le voci che l'Europa ha imposto di tagliare dal bilancio della Grecia, ai quali si aggiungono aumenti di imposte e tasse su carburanti, alcolici, sigarette, lusso e lotterie. L'Italia che pure ha un debito pubblico pari al 115,8 per cento del PIL è su un'altra posizione. Perché unisce, ad un forte debito pubblico, un basso livello di indebitamento delle imprese (circa il 70 per cento) e un bassissimo livello di indebitamento delle famiglie (circa il 30 per cento). Rispetto a quanto produce in un anno il livello di indebitamento complessivo dell'Italia viene dopo quello di Irlanda, Portogallo, Gran Bretagna, Spagna e Olanda. E' sopratutto la saggezza delle famiglie italiane a tenere fuori pericolo l'Italia. Gli italiani risparmiano molto e si indebitano poco. La richiesta di Buoni del tesoro è altissima, viene in larga parte dall'estero (sopratutto banche e investitori europei) e consente al ministero del Tesoro di emettere obbligazioni statali a tassi molto bassi e vicini a quelli tedeschi, francesi o americani (vedi l'emissione a cinque anni remunerata con il 2,29 per cento contro rispettivamente il 2,13, 2,07 e 2,57). Anche le obbligazioni di medio e lungo periodo vedono spread - differenze sugli interessi pagati - molto bassi rispetto alle omologhe obbligazioni di Germania, Francia o Stati Uniti. Purtroppo camminiamo con la palla al piede di un debito pubblico che è stato tenuto a livelli relativamente bassi (attorno al 30 per cento del PIL) sino agli anni sessanta, si è alzato al 60 per cento tra gli anni sessanta e ottanta e si è impennato a partire dagli anni ottanta sino al suo massimo il 121,8 per cento nel '94. Da allora tutti i governi hanno cercato, con maggiore o minore successo, di tenerlo a bada con una politica di contenimento della spesa pubblica, nonostante la crisi economica internazionale abbia portato negli ultimi due anni a una maggiore spesa per ammortizzatori e coesione sociali. Il deficit pubblico - cioè la differenza tra entrate e costi dello stato durante un anno - è a livelli di gran lunga inferiore a quello greco (5,2 contro il 13,6). Le ultime aste di titoli pubblici italiani hanno avuto, nonostante i rendimenti molto bassi, richieste di gran lunga superiori alle offerte. Fin qui i mercati premiano quindi la politica di rigore dei conti pubblici italiani.
    "....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
    [B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)

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  10. #170
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    Predefinito Re: Titoli greci a livello junk

    Citazione Originariamente Scritto da lg59 Visualizza Messaggio
    questa situazione che tu descrivi qui in romagna era forse comune negli anni 50 o primi anni 60,comunque una situazione che non ho mai praticamente vissuto,essendo nato nel 59.Ovvio c'erano meno diavolerie tecnologiche,semplicemente non esistevano,e anche di quelle che esistevano molti non ne sentivano il bisogno,comune era la situazione nel paesino dove sono nato di non aver neppure il telefono in casa negli anni 70,ma non perchè non ci fossero i soldi,semplicemente non interessava.Lo stesso spesso aveva nel cortile sottocasa parcheggiata l'alfetta,il gt junior o la lancia hf,auto allora costose.Magari non andava in vacanza in luoghi esotici,ma spendeva vagonate di soldi per l'obby della pesca o della caccia.Io nei primi anni 80 non andavo in vacanza in estate,ma solo perchè la passavo a caccia di tope a rimini o riccione.Ho imparato a sciare a 10 anni,e ci sono sempre andato,oggi non mi ritrovo più i soldi per far passare qualche giorno in montagna ai miei figli.Il benessere è cresciuto qui da noi in modo costante,con qualche battuta d'arresto,vedi la crisi anni 70,fino alla fine dei 90.Da allora è iniziata la discesa.
    Mo mi vuoi dire che te la davano gratis, naaaaaaaaaaaaaa. E' stata una spesa anche quella come una vacanza, ammettilo!
    "....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
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