Quoto!
E nel tasso di disoccupazione non rientrano inoltre gli scoraggiati che non si iscrivono neppure all'ufficio del lavoro, i precari che sono sempre in bilico da un mese all'altro, i tantissimi cassintegrati italiani di cui penso riavranno il loro posto di lavoro poco più del 50% alla scadenza del periodo di CIG e CIGS, per effetto della crisi economica che non si risolverà affatto nei prossimi anni, sia in Italia che in moltissime nazioni europee gravate da forte debito pubblico.
Proprio ieri infatti si è incominciato a parlare di una concreta possibilità di declassamento del rating del debito della Spagna, l'austerity si farà largo in Europa per tagliare la spesa pubblica troppo alta e per i crescenti costi energetici e delle materie prime.
A quest'ultimo proposito mi ero dimenticato di segnalare il picco del fosforo ormai imminente, che è alla base dei concimi in agricoltura, per cui con una sua minore disponibilità si avranno minori rese agricole negli anni a venire, e quindi, con una popolazione mondiale in aumento fino a circa il 2050, saranno cavoli amari.
Poi c'è il picco del petrolio che sia l' EIA che l'IEA per anni e anni prevedevano per il 2025-2030 circa, mentre adesso anche loro si sono vagamente accorti che la stima delle riserve di petrolio erano state gonfiate dai paesi OPEC durante gli anni '70 per avere una maggiore quota di produzione all'interno del cartello e che il tasso di depletion è galoppante sopratutto per le trivellazioni orizzontali e i pozzi offshore.
Notate che razza di pendenza della parte della parabola discendente, e questo a fronte di un'aumento della popolazione mondiale prevista fino al 2050!!
Da consiserare poi che il petrolio rimanente ha costi di estrazione via via crescenti perchè si tratta sempre più di giacimenti in luoghi lontani dalle nazioni industrializzate e con condizioni climatiche proibitive o quasi, giacimenti di profondità al di sotto ( anche per alcuni km ) dei mari o degli oceani, petrolio di scarsa qualità e quindi con costi di raffinazione alti.
A questo si aggiunga che i paesi produttori ne consuamno sempre più anche a causa dell'aumento della popolazione al loro interno ma anche perchè vogliono raggiungere o superare il benessere dei paesi occidentali sviluppati ( alcuni dei quali in declino, come ho già detto ), per cui di petrolio e suoi derivati ne rimancono ancora meno per noi occidentali. Il prezzo in termini reali aumenterà progressivamente nei prossimi anni e porterà a shock petroliferi dal lato dell'offerta a cui seguiranno momenti di crisi economica e riduzione momentanea dei prezzi, per poi riprendere a schizzare verso l'alto a gradini sempre più alti.![]()
Ultima modifica di domenicix; 05/05/2010 alle 09:35
C'è da dire che il tenore di vita medio è cresciuto.
negli anni '80 non esisteva andare in vacanza al mare, se non il sabato e la domenica con il canotto sull'auto legato con la fune, oggi leggendo anche il topic sulle vacanze estive di questo forum, si sprecano i viaggi di almeno una settimana in località tutt'altro che di seconda fascia.
Negli anni '80 non dovevamo preoccuparci di ricaricare il telefonino, perchè non esisteva.
Prima se avevi una ritmo o un opel kadett stavi già bene, oggi è diverso,ed in più sono aumentate le auto pro-capite.
Prima il sabato sera o ti facevi la passeggiata in paese oppuri stavi a casa a vederti Fantastico, oggi ci sono una marea di locali sempre pieni di gente.
Prima le merendine non esistevano, e le usavano solo i borghesi ricchi, oggi è inutile che ti dica...........
Prima i bambini si "allentavano" con un pallone tango da 5000 lire o sotto casa o nel campetto della parrocchia, oggi stanno con la playstation da 300 euro+giochi+corrente elettrica consumata.
Ti sto parlando di famiglie operaie, non di famiglie di notai o primari ospedalieri!
Con questo non voglio insinuare nulla contro di te in particolare, sia chiaro, sicuramente hai avuto un calo negli ultimi decenni, massimo rispetto, però diciamolo che a livello generale è come dico io.![]()
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
[B][URL="http://www.luceraweb.eu"]
[/URL][/B]
Come giustamente si diceva,il tasso di disoccupazione effettivamente non è indicativo. Anzi,paradossalmente possono portare ad un'altra situazione. Quando arriva la crisi,la disoccupazione aumenta immediatamente e tanto,poichè tutte le persone che non lavorano sono tutte in cerca di lavoro. Il tasso di disoccupazione,poi,volente o nolente,tende a scendere,perchè la gente smette di cercare lavoro,e quindi non sono più compresi nell'indice dei disoccupati.. Quella del tasso di occupazione è stata una giustissima osservazione.
Lou soulei nais per tuchi
Per la prima parte in grassetto:non si facevano le vacanze al mare negli anni '80?
Per la seconda parte in grassetto: qui entra in gioco il discorso del consumismo. Chiunque,credo,se possiede una macchina che va bene,vuole tenerla. Ma mille cose intervengono su questo: lo status,l'immagine (prodotti dalla società) e la pubblicità,il consumismo sfrenato che ti fa considerare vecchia un'auto di 4 anni,riempiendoci di pappardelle sull'inquinamento (ti piace vincere facile? Compra un Euro4,tanto dal prossimo anno non circoli più,perchè verranno ammessi solo gli Euro5!). Io,fino a qualche mese fa,avevo ancora una Punto del 1999. L'ho mandata in Paradiso perchè mi dava più spese che altro (ogni mese era dal meccanico),quindi ne ho comprata una nuova. Il ragionamento è cambiato,dovrebbe essere auto che non va più = ne compro una nuova; e invece è = devo comprare un'auto nuova,e punto.
Lou soulei nais per tuchi
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Sempre andati in vacanza al mare... anche in tempi in cui la mia famiglia davvero
stava malicchio economicamente (es. 1974-77 , crisi BEN peggiore di questa... )
magari era un umile affitto a Torvajanica, ma ci andavamo... più spesso
era a Cupra Marittima (AP) : Cupra Marittima - Wikipedia
un bel paesotto rivierasco, con parte collinare, noto per le vongole e
in cui mai mancavano meravigliosi temporali più volte nel mese di Agosto...
li a Cupra conoscevamo una signora che ci affittava quasi sempre casa a
prezzo modico... si stava benone...
Poi , per anni e anni sono andato al mare in Calabria, villaggio turistico convenzionato
col CRAL del lavoro di Papà...
invece adesso i miei praticamente non ci vanno più, ora che hanno più soldi di prima...
(stanno in pensione, e quella di Papà dopo 45 anni di contributi non è certo male!)
stanno appresso a mia nonna 99enne (non può andarci) e ad altri cavoli vari
e non ci vanno...
e quanto a me, non ci vado quasi più, specie quest'anno che fra un po' non ho manco
più i soldi per le bollette...
Cmq inutile ricordare i tempi in cui bastava il tango da 5000 lire nel cortile ecc...
è vero, ci divertivamo con meno, ma i tempi cambiano e non ha senso
fare paragoni col passato. E' come dire "ah beh adesso ci sono gli antibiotici...
ai miei tempi se t'ammalavi morivi e addio..."
Ormai ci sono esigenze diverse e non puoi chiedere a una famiglia operaia
di rinunciare a quei pochi "lussi" tipo il cellulare o la partitina con la
Playstation (magari comprata usata e col microchip che le fa caricare i
dischi piratati del Marocchino comprati a 5 euro l'uno.... )
C.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Diciamo che è un argomento causale.
Le porte aperte causano ingressi. Gli ingressi a seconda di quanto numerosi sono possono arrivare a compensare le morti e le emigrazioni degli autoctoni, cioè possono causare una stabilizzazione dei trend demografici. Con politiche migratorie più ragionate si potrebbe intubare (come in rianimazione) l'Italia e farle un po' di massaggio cardiaco.
Le porte chiuse causano non-ingressi. Chi prova a entrare trova chiuso, deve girarsi sui tacchi e andare via. Ergo non c'è neanche parziale compensazione alle morti e alle emigrazioni degli autoctoni, e la popolazione continua a scendere. Ergo le porte chiuse causano non-stabilizzazione dei trend demografici.
Chiaramente porte aperte o chiuse e politiche migratorie più o meno assennate non sono l'unico strumento per gestire la demografia, ma l'Italia ha scelto di usare nel peggiore dei modi quelli più sensati e ortodossi come politiche sociali, istruzione, ricerca, scuola e asili, ergo non resterebbe molto altro che importare peso demografico e competenze dall'estero.
Quello che sta facendo ad esempio l'Australia, che sta finanziando le equipe di ricerca più impossibili in modo da importare massicciamente intelligenze dal resto del modo, cosa che negli ultimi 60-70 e più anni hanno fatto anche gli Stati Uniti. Buona parte della potenza scientifica americana è stata ben finanziata dal governo ma realizzata dal punto di vista materiale e intellettuale dall'elite mondiale di intelligenze e competenze importate da tutto il mondo.
Aggiungo che conosco un eccellente ricercatore romeno con una fila di pubblicazioni da qui ad Alberta che lavora nell'intelligenza artificiale, che preso un dottorato e un post-doc in Italia a spese di borse di studio italiane, venendo trattato come un farabutto da noi italiani e sentendosi disprezzato per il suo paese di origine, ha giustamente fatto il gesto dell'ombrello e ha accettato un posto da assistant-professor alla Columbia University, dove il paese da cui vieni non conta, ma conta quello che hai sotto i capelli. Così in USA sostanzialmente hanno usato gli investimenti della sua famiglia e del suo paese nel dargli una formazione di base, gli investimenti italiani nel dargli una formazione avanzata, e si sono presi un ottimo cervello pagato da altri.
Da noi non mi pare che questo si usi molto. Tendiamo a preferire accademici locali, gente che parla in dialetto con le segretarie giù per le scale della facoltà. Sentito con le mie orecchie questo....![]()
Esattamente.
Tutta roba che deriva dalla falsa ricchezza (oggi si chiama anche crescita drogata) che anni di malgoverno hanno dispensato.
Il problema non è la differenza con gli anni '80 che erano il cuore delle "cambiali buttate nelle culle" (cit. Borat).
Il problema è quanto cominci a fare confronti tra oggi e il 2000.
E siccome non parliamo di climatologia10 anni sono già un lasso di tempo sufficiente.
Io temo che il treno per rimetterci in sesto lo abbiamo perso proprio nella prima metà di questa decade. Se adesso non è tardi vuol dire che abbiamo qualche santo in paradiso ...
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