Ritengo il dialetto un patrimonio culturale molto importante, ma come si fa a impedire la sua scomparsa?
Di certo non lo si può insegnare a scuola, perchè QUALE dialetto si insegnerebbe?
Per esempio, qui a Reggio (ma immagino anche in tutte le altre province) esistono almeno 4 grandi tipi: dialetto della bassa, dialetto cittadino, dialetto della collina e dialetto dell'alto appennino, tutti con le loro peculiarità e con pronunce e anche lessici diversi.
Poi ovviamente cambia anche da paese a paese, nel giro di pochissimi km, dunque è impossibile stabilire un dialetto reggiano "standard" da insegnare, non ha proprio senso perchè è una contraddizione in termini.
Qui in Emilia lo si sente parlare ancora abbastanza frequentemente, soprattutto nelle persone dai 35-40 anni in su, soprattutto fuori città, ma vedo che anche i giovani lo usano talvolta, e questo comunque mi fa molto piacere.![]()
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qui nel mio paese non c'è nessuno che parli italiano, tutti, anche i più piccoli parlano il dialetto. Ma va anche detto che abito in un paese di 2000 abitanti.
In città il numero di giovani che parlano dialetto è sicuramente più basso, ma anche qui bisogna distinguere le periferie (dove lo portano tutti) dai centri città (dove non lo parla nessuno tra in giovani anche se lo capiscono per fortuna).
Cmq sta di fatto che certe volte quando devo parlare in italiano faccio anche un pò di faticanon sono ai livelli di mio papà che praticamente non sa dire una frase in italiano senza mescolarla al dialetto, ma ormai l'abitudine di 26 anni di dialetto si fa sentire
Sciroccofilo e autunnofilo
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Una lingua ( o dialetto) racchiude la cultura di un popolo, che è andata modificandosi, arricchendosi nel corso dei secoli..il nostro dialetto è la nostra storia!
Personalmente, uso il dialetto correntemente in famiglia (ho 26 anni), ma ahimè nel mio paese penso di essere l'unico della mia età. Discorso diverso per le zzone di poco più a nord (comasco, lecchese) dovè è già più diffuso anche tra i giovani. Per non parlare del Canton Ticino in svizzera, dove il dialetto (oltre ad essere particolarmente divertente:D) è anche diffusissimo.
Penso però che il disinteresse verso il dialetto non sia dovuto al fatti che "altri" siano venuti ad abitare qui (dal sud, dall'estero, bianchi, neri etc etc), ma dal fatto che gli autoctoni abbiano deciso di abbandonarlo dedicandosi solo all'italiano. Della serie, non mi itneressa se l'80% dei miei concittadini sono calabresi, io il mio dialetto posso comunque parlarlo con chi mi capisce...invece così non succede..
Ultima cosa...il dialetto a scuola...è ridicolo! i dialetti non vanno insegnati, ma devono essere parlati quando la gente li sente propri!!per questo sono a favore di corsi, iniziative di recupero linguistico etc etc ma non assolutamente a scuola!!
Se il minimo è basso, non precipita un casso!!!
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Sì, qui quoto, a scuola magari si può fare qualche lezione sulle tradizioni locali, anche su alcuni scrittori o poeti locali che hannos cirtto indialetto, ma impararlo con tanto di lezioni di grammatica pure a me pare troppo, per una semplice ragione, i dialetti in molte regioni variano da un paese a quello viccino, a scuola che dialetto si imparerebbe? Quello del capoluogo di provincia?
Vero
Comunque il discorso che state facendo è troppo semplicistico.
Parlare solo il dialetto non è sintomo di ignoranza, sintomo di ignoranza è non sapere l'Italiano.
Io quando posso parlo dialetto perchè è la lingua che mi riesce più spontanea, ma so parlare altrettanto bene l'Italiano.
Ho sempre odiato la gente che, per risultare snob, parla esclusivamente l'Italiano, perchè in Veneto, piaccia o no, il Veneto è la prima lingua, anche se in pochi "cittadini" sono disposti ad ammetterlo.
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