In linea di principio sono d'accordo. In linea di fatto, invece, può succedere che lo Stato centrale ti difenda dagli abusi dei tuoi malgovernanti locali e dalle tue élite riservandosi dei poteri dei quali i tuoi (e i miei e quelli di Beppe e quelli di Lino) farebbero cattivo uso a tuo (mio e di chi altro) danno.
Secondo te la Sicilia autonoma al 100% e più ha mai fatto qualche sforzo per debellare la mafia?
Secondo me quelli massacrati erano in genere poliziotti, carabinieri, e giudici dello Stato.
Diciamo che l'aspetto svantaggioso è dato dall'eterogeneità di interessi. Anche in una zona di criminalità organizzata, chi ha interessi in comune con essa avrà vantaggi anche se è ben infiltrata nella politica. Anche in zone senza criminalità organizzata, chi ha interessi non coincidenti con le principali élite e i territori che le esprimono sarà - almeno dal punto di vista degli interessi che lo Stato garantiva e le regioni non garantiranno più se non per i propri "grandi elettori" più forti - svantaggioso.
In breve, lì da te, sarà pacchia se fate prosecco e radicchio, altrimenti preparate la vaselina.
Come è stato scritto da molti, l'Europa delle regioni non funzionerebbe, molti stati sono stati d amolti secoli e la gente si identifica culturalmente con uno stato (è il caso della Francia, ma non solo, anche Olanda, Svezia, DAnimarca, Inghilterra ecc. ecc.), ma comunque, anche in Italia seppur abbiamo più dialetti a causa dell'unità raggiunta molto dopo, non c'è alcuni bisogno di creare microstati nello stato (un decentramento è sufficiente e necessario).
Le lingue che hanno più dialetti in Europa sono l'Italiano e il tedesco, so
ah ok, quindi differenze ce ne sono. però se ho capito il tuo discordo da zona a zona varia l'accento, ma non hanno dialetti veri come può essere il sardo o il friulano qui in Italia. (?)
ps. troncare le parole sembrerebbe essere una tentazione irresistibile ovunque e in qualsiasi lingua/dialetto.
E, guardacaso, quali sono state le aree più deboli prima dell'800 ?
Italia e Germania. La stessa Germania aveva una frammentazione pari, se non superiore, a quella dell'Italia e anche in Germania ci sono stati apporti culturali estranei come protestanti "stranieri", Ebrei e Ugonotti.
Scusate se intervengo , non ho letto tutte le pagine precedenti , il problema sta non nel dialetto che tutti o quasi nel Veneto parlano , ma nel sapersi esprimere correttamente in Italiano o ancora meglio in Inglese , è penoso sentire delle persone , anche giovani , che si esprimono a fatica in Italiano o l'extracomunitario che per integrarsi impara solo il dialetto. Queste per me sono cose estremamente negative per la regione dove vivo.
Giuliano Nardin
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