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Discussione: dialetto veneto

  1. #71
    Mad
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da Lemine Visualizza Messaggio
    Nella Bergamasca il dialetto è abbastanza parlato tra i giovani, soprattutto nelle valli...un po' meno in città per via della presenza straniera e meridionale...comunque esiste ancora!!!
    Non sono d'accordo. La presenza straniera e meridionale in città (dove, poi? ) non c'entra nulla. Io noto che la diffusione del bergamasco tra i giovani sia inversamente proporzionale al grado di istruzione.

  2. #72
    Vento forte L'avatar di zeromillimetri
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da Il_Priaforà Visualizza Messaggio
    Difatti la Francia ha un concetto di Nazione molto diverso da quello Italiano.
    Concetto che fonda le sue origini in un tipo di politica ben precisa, che ha permesso la Francia già dalla fine del 1500 di essere un popolo piuttosto omogeneo a livello religioso e culturale e che quindi si è identificato da qualche secolo ormai nello Stato.
    In Italia non è così e 150 anni non mi sembrano abbiano portato miglioramenti sostanziali,.
    La prima parte la quoto interamente
    Io in Francia ho vissuto e penso che sia una nazione che ho girato più dell' Italia.
    Nessun dialetto, solo una cadenza diversa (i parigini parlano lento e gli occitani veloce, quelli del sud est hanno il solo vizio di troncare le parole... ma cmq comprensibili)

    quindi in tutti gli anni passati in Francia nessun termine paragonabile ai nostri: guajò, li mortacci tua, va in mona, me ne batu u belin, o bel matot.

    Mai una parola diversa da quelle che esistono sul vocabolario e mai avuto un problema di comunicazione, che invece devo ammettere che ho, quando vado in altre regioni.
    Non me ne vogliate, ma talvolta quando sento un servizio al tg con una persona che parla in dialetto ed avrei bisogno dei sottotitoli per capire cosa diamine stia dicendo, la trovo una cosa aberrante, che ripeto, in Francia non mi è mai successa

  3. #73
    Brezza tesa L'avatar di Vyborg
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da redysanremo Visualizza Messaggio
    Mai una parola diversa da quelle che esistono sul vocabolario e mai avuto un problema di comunicazione, che invece devo ammettere che ho, quando vado in altre regioni.
    Non me ne vogliate, ma talvolta quando sento un servizio al tg con una persona che parla in dialetto ed avrei bisogno dei sottotitoli per capire cosa diamine stia dicendo, la trovo una cosa aberrante, che ripeto, in Francia non mi è mai successa
    Io ho avuto una testimonianza molto diversa, però magari è stato un caso particolare e non genralizzabile: un mio amico di Bordeaux mi diceva che per lui il francese che parlavano a est, Alsazia in particolare, era incompréhensible!!
    Ultima modifica di Vyborg; 05/06/2010 alle 16:14

  4. #74
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da redysanremo Visualizza Messaggio
    La prima parte la quoto interamente
    Io in Francia ho vissuto e penso che sia una nazione che ho girato più dell' Italia.
    Nessun dialetto, solo una cadenza diversa (i parigini parlano lento e gli occitani veloce, quelli del sud est hanno il solo vizio di troncare le parole... ma cmq comprensibili)

    quindi in tutti gli anni passati in Francia nessun termine paragonabile ai nostri: guajò, li mortacci tua, va in mona, me ne batu u belin, o bel matot.

    Mai una parola diversa da quelle che esistono sul vocabolario e mai avuto un problema di comunicazione, che invece devo ammettere che ho, quando vado in altre regioni.
    Non me ne vogliate, ma talvolta quando sento un servizio al tg con una persona che parla in dialetto ed avrei bisogno dei sottotitoli per capire cosa diamine stia dicendo, la trovo una cosa aberrante, che ripeto, in Francia non mi è mai successa
    E difatti prima ho detto:

    Parlare solo il dialetto non è sintomo di ignoranza, sintomo di ignoranza è non sapere l'Italiano.
    Una persona può parlare solo dialetto con chi lo capisce e limitarsi a parlare Italiano lo stretto necessario, pur essendo colto.

  5. #75
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da Mad Visualizza Messaggio
    Non sono d'accordo. La presenza straniera e meridionale in città (dove, poi? ) non c'entra nulla. Io noto che la diffusione del bergamasco tra i giovani sia inversamente proporzionale al grado di istruzione.
    E' solo una questione di abitudine.
    Più si va a scuola e più si parla Italiano, ma non è necessariamente vero che ci si adatti a parlare solo Italiano.

  6. #76
    Burrasca forte L'avatar di meteo_vda_82
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da Il_Priaforà Visualizza Messaggio
    Difatti la Francia ha un concetto di Nazione molto diverso da quello Italiano.
    Concetto che fonda le sue origini in un tipo di politica ben precisa, che ha permesso la Francia già dalla fine del 1500 di essere un popolo piuttosto omogeneo a livello religioso e culturale e che quindi si è identificato da qualche secolo ormai nello Stato.
    In Italia non è così e 150 anni non mi sembrano abbiano portato miglioramenti sostanziali, quindi, forse, sarebbe meglio fare un passo indietro e rivedere le istituzioni politiche Italiane, valorizzando le diversità piuttosto di tentare ciecamente di trovare l'omologazione.
    Non si può più fare come hanno fatto i Francesi, ovvero scegliere una parte della popolazione maggioritaria (cattolici) e mandare via i "diversi" (ugonotti) per omologare un territorio ampio, anche perchè al giorno d'oggi, oltre alle culture locali, grande impatto hanno i flussi migratori. Indi sarebbe più opportuno valorizzare TUTTE le dversità e non omologare tutti a un unico modello.
    Beh la Francia è una nazione "antica" e comunque secoli e secoli di nazionalismo hanno fatto si che le parlate locali sparissero quasi completamente (tranne eccezioni tipo il Basco, il Corso,..).
    in Italia si è tentata l'omologazione in particolare nel periodo antecedente la seconda guerra mondiale (diceva M. D'Azeglio "l'Italia è fatta, ora facciamo gli Italiani") e, soprattutto durante il Fascismo.
    Dopodichè le spinte nazionaliste si sono attenuate malgrado l'ostilità di certi esponenti verso le minoranze linguistiche (dopo la seconda guerra mondiale la parziale omologazione è stata fatta dai mezzi di comunicazione di massa più che dalle istituzioni)
    Però, negli ultimi tempi, in certe zone della Francia si sta prendendo "coscienza" di quello è andato perso molto tempo fa:
    in Savoia, ove un tempo si parlava il francoprovenzale/arpitano (come in Valle d'Aosta ove è ancora parlato), si sta facendo di tutto per "recuperare" l'antico idioma: è nata un'associazione apposita per favorire la conoscenza e il recupero dell'antica "langue régionale" (lingua regionale) cioè l "arpitan" (il francoprovenzale o lingua arpitana)
    si è provveduto a scrivere un dizionario, a redigere libri, a favorire dei corsi, e persino a fondare una radio!...inoltre dal 2008 le lingue regionali francesi, dopo un percorso arduo e difficoltoso, sono entrate nella costituzione e ora si sta tentando di introdurle nelle scuole...
    oltre ciò si è creata una "regione virtuale" comprendente i territori ove si parla(o parlava) tale lingua:
    Arpitania.eu :: Le Portail de l'Arpitan
    Ultima modifica di meteo_vda_82; 05/06/2010 alle 16:40

  7. #77
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da meteo_vda_82 Visualizza Messaggio
    Beh la Francia è una nazione "antica" e comunque secoli e secoli di nazionalismo hanno fatto si che le parlate locali sparissero quasi completamente (tranne eccezioni tipo il Basco, il Corso,..).
    in Italia si è tentata l'omologazione in particolare nel periodo antecedente la seconda guerra mondiale (diceva M. D'Azeglio "l'Italia è fatta, ora facciamo gli Italiani") e, soprattutto durante il Fascismo.
    Dopodichè le spinte nazionaliste si sono attenuate malgrado l'ostilità di certi esponenti verso le minoranze linguistiche (dopo la seconda guerra mondiale la parziale omologazione è stata fatta dai mezzi di comunicazione di massa più che dalle istituzioni)
    Però, negli ultimi tempi, in certe zone della Francia si sta prendendo "coscienza" di quello è andato perso molto tempo fa:
    in Savoia, ove un tempo si parlava il francoprovenzale/arpitano (come in Valle d'Aosta ove è ancora parlato), si sta facendo di tutto per "recuperare" l'antico idioma: è nata un'associazione apposita per favorire la conoscenza e il recupero dell'antica "langue régionale" (lingua regionale) cioè l "arpitan" (il francoprovenzale o lingua arpitana)
    si è provveduto a scrivere un dizionario, a redigere libri, a favorire dei corsi, e persino a fondare una radio!...inoltre dal 2008 le lingue regionali francesi, dopo un percorso arduo e difficoltoso, sono entrate nella costituzione e ora si sta tentando di introdurle nelle scuole...
    oltre ciò si è creata una "regione virtuale" comprendente i territori ove si parla(o parlava) tale lingua:
    Arpitania.eu :: Le Portail de l'Arpitan
    Era abbastanza logico si "pentissero".
    Il Nazionalismo dura finchè dura un forte potere accentratore e solitamente finchè si ha un obbiettivo o un nemico in comune. In tempi di pace e di benessere, con il potere via via più decentrato agli Enti territoriali rispetto al passato è fisiologica la ricerca delle "origini" culturali, anche perchè il territorio è ciò che influenza più direttamente la lingua/il pensiero/la cultura.
    Probabilmente anche il flusso migratorio quasi "selvaggio" in Francia ha innescato un processo di riconoscimento in un "qualcosa" che li differenzi dal "diverso" e comunque questo è un giustificabile spirito di "autoconservazione".
    In ogni caso il senso di Nazione dei Francesi resta imparagonabile a quello degli Italiani e della maggior parte dei popoli Europei (in ogni caso non lo invidio).

  8. #78
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da Vyborg Visualizza Messaggio
    Io ho avuto una testimonianza molto diversa, però magari è stato un caso particolare e non genralizzabile: un mio amico di Bordeaux mi diceva che per lui il francese che parlavano a est, Alsazia in particolare, era incompréhensible!!
    Io ho vissuto proprio in quelle zone ero ad arcachon in aquitania.

    hanno il viziaccio di troncare le parole, ma il bonjour diventa semplicemente una specie di bnjour (tolgono la o) o il mcdonald diventa il mcdo.
    Ti garantisco che è molto più difficile quello occitano, provenzale o normanno... sembra che parlano inspirando l'elio.. velocissimi

  9. #79
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da Il_Priaforà Visualizza Messaggio
    In tempi di pace e di benessere, con il potere via via più decentrato agli Enti territoriali rispetto al passato è fisiologica la ricerca delle "origini" culturali, anche [...]
    Diffida dell'idea che il decentramento sia un fenomeno attuale e inevitabile. Non è così. Il decentramento c'è se qualcuno lo vuole e lo fa superando le resistenze di chi non lo vuole e si sforza di impedirlo. In Italia si prospetta al massimo (ma proprio al massimo) un riaccentramento di competenze, ora disperse, che verranno riportante in mano a pochi centri. Il che sarà un policentrismo, che continuerà a fottere, sfruttare e prendere per il didietro le solite vitteme preferite, cioè le periferie, la montagna e le zone poco popolate. Per te lì, anziché malgovernarti Roma, ti malgovernerà Venezia. E non è difficile prevedere che ai tuoi figli e nipoti a forza di matita rossa e matita blu imporrano il dialetto veneziano, di cui sospetto che a voi lì non interessi una beata fava.

  10. #80
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da Borat Visualizza Messaggio
    Diffida dell'idea che il decentramento sia un fenomeno attuale e inevitabile. Non è così. Il decentramento c'è se qualcuno lo vuole e lo fa superando le resistenze di chi non lo vuole e si sforza di impedirlo. In Italia si prospetta al massimo (ma proprio al massimo) un riaccentramento di competenze, ora disperse, che verranno riportante in mano a pochi centri. Il che sarà un policentrismo, che continuerà a fottere, sfruttare e prendere per il didietro le solite vitteme preferite, cioè le periferie, la montagna e le zone poco popolate. Per te lì, anziché malgovernarti Roma, ti malgovernerà Venezia. E non è difficile prevedere che ai tuoi figli e nipoti a forza di matita rossa e matita blu imporrano il dialetto veneziano, di cui sospetto che a voi lì non interessi una beata fava.
    Ah beh questo è sicuro
    Purtroppo la maggioranza vince sempre a discapito dei pesci piccoli.
    In ogni caso meglio un governo più vicino anche se è utopico pensare a una tutela seria della micro-diversità. Più facile pensare a una tutela di quei caratteri che, comuni a molti, attraverso un'opera di sfruttamento mirata, portino al maggior numero di voti.

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