Mi sono sposato nel settembre del 2003,
mi sono goduto un pò la vita da marito alla "Omer";
lavoro, qualche vacanza, domenica sullo snowboard, cene con gli amici e ogni tanto qualche uscita (poche),
ma alla fine, la casa di una coppia trentenni, ha bisogno di quel qualcosa in grado di darti quello che qualunque sport, vacanza cena o birra con gli amici di sempre riesci a darti.
Abbiamo cercato quindi un figlio, alla fine di novembre 2005 abbiamo scoperto che Stefania era incinta ,
il mio piccolo non c'era ancora, ma mi aveva già dato la forza di smettere immediatamente di fumare (in media 1 pacchetto al giorno),
purtroppo poi, alla decima settimana abbiamo scoperto che il bimbo non cresceva molto e che il battito era debole, nella visita dopo, purtroppo ci è stato detto che non c'era nulla da fare, e l'abbiamo perso. Non fu semplice.....
Ci abbiamo riprovato, e finalmente dopo molti tentativi, Stefania era ancora incinta, finalmente le cose andavano meglio,
ma purtroppo il 14 aprile,tra l'altro giorno del mio compleanno, mia moglie ebbe delle perdite e l'ho dovuta portare all'ospedale;
l'hanno operata d'urgenza e hanno eseguito un cerchiaggio.
L'operazione andò bene, purtroppo però ci diedero pochissime speranze di salvare il bimbo,
per alcuni medici ,era praticamente impossibile evitare un aborto spontaneo.
Dopo una settimana di ospedale mia moglie è tornata a casa con l'ordine tassativo del riposo stretto,
quindi o letto o poltrona, niente scale niente sforzi, niente lavoro, niente di niente. Era al 5° mese ne mancavano davvero molti.
I giorni sembravano anni, quando ero al lavoro, ogni volta che suonava il telefono mi veniva un nodo in gola, e avevo paura a guardare il display,
avevo chiaramente il timore che fosse mia moglie a chiamarmi che qualcosa stava andando storto.
Io mi dannai su internet, cercando pagine e pagine informative di bimbi nati prematuramente, in genere chi nasce sotto la 27a settimana è difficile che ce la faccia e i pochi che ce la fanno riportano danni,
dalla 28 alla 32a settimana c'è qualche chances in più di salvare il piccolo, ma il rischio di avere dei problemi sono alti,
dalla 32a settimana alla 35a settimana, le cose erano già migliori,
non si era sistematicamente fuori pericolo, ma grazie alla rianimazione neonatale, i bimbi nati in quel periodo riuscivano sopravvivere e godere di ottima salute...... il mio bimbo era ancora troppo , e maledettamente lontano da quella data.
alla 25a settimana mia moglie di notte sente delle grandi fitte alla pancia,
quindi siamo corsi in ospedale, temendo il peggio,
l'hanno tenuta parecchio tempo, a me non facevano sapere nulla per ore,
fino a che una dottoressa, mi dice che la situazione è molto grave.
Mi hanno imbottito la testa di cose negative, ero pronto al peggio,ma la speranza era l'ultima a morire...... infatti fortunatamente,a differenza di quello che mi è stato detto dalla dottoressa, ,
mia moglie superò la crisi e ce ne tornammo a casa.
dopo una paio di settimane relativamente tranquille, con qualche dolorino e qualche pastiglia di buscopan ad ogni indurimento della pancia,
purtroppo ci risiamo,
altra perdita e nuova corsa in ospedale.
Il dottore mi parla di aborto spontaneo, quello che non avrei mai voluto sentire,
"di solito in questi casi avviene questo" mi dice.... lasciando davvero poche speranze. A Borgomanero non c'è la rianimazione neonatale.
Rimaniamo
li per ore, nessuno mi fa sapere nulla,
ma nonostante ciò mi rovinava da dentro, sembrava quasi una buona notizia.
E infatti fu cosi...alla faccia dell'aborto spontaneo pronosticato da quel pirla!
Mia moglie torna a casa.
Passano ancora un pò di giorni ,
diventano settimane, finalmente si comincia ad essere più ottimisti, almeno il feto potrebbe sopravvivere....al resto non si pensa. Fidatevi!
31a settimana e 5 giorni, altro ricovero d'urgenza per mia moglie,
questa volta cominciano a pensare che c'è qualche possibilità che se il bimbo nasce, si possa salvare, e quindi cerano di spostarla in un ospedale con la rianimazione neonatale.
C'è Novara, ma non c'è posto.
Ci sarebbe Varese, vicino, comodo e specializzato, ma la burocrazia è bastarda,
essendo di un'altra regione non si può.....
rimane Alessandria circa 100Km da casa mia.
Via in autostrada, dietro l'ambulanza.
Mia moglie è distrutta, non ce la fa più,ne fisicamente, ne psicologicamente,
e purtroppo dovevo lasciarla da sola in un ospedale molto grande in camera singola, senza nessuno, abbandonata a se stessa.
I medici erano maleducati, ci guardavano come forestieri (fino a che mi sono incazzato....), solo un'infermiera capiva la situazione eaveva un occhio di riguardo.
Dopo 9 ore di lavoro, mi sparavo 200km al giorno per andare da mia moglie e da mio figlio, e poter restare con loro anche solo un'oretta o poco più,
la maggior parte del tempo si piageva. eravamo allo stremo.
Furono 3 settimane d'inferno, ma quelle 3 settimane santo Dio ci portarono in un età del feto che ci poteva tranquillizzare....alla faccia dell'aborto spontaneo pronosticato dal dottore!
Finalmente me
li porto a casa.... nel frattempo compro la macchina nuova, la mia coupè non andava più bene per una famiglia, ci voleva una station wagon,
non abbiamo festeggiato come si dovrebbe per la macchina nuova.
Siamo davvero stremati.
Visita ginecologica a inizio settembre,
tutto procede nella stazionarietà più assoluta, ma va bene cosi.Viene programmato il parto cesareo per il 20. Durante la notte del 12 sul 13, a mia moglie si rompono le acque.
Questa volta ci siamo, si corre,
ma è l'ultima volta, speriamo che il Signore ci assista e che tutto vada bene.
Che culo, ci troviamo pure di turno la ginecologa di mia moglie in ospedale.
Saluto Stefania e ci diamo un bacio, una carezza e un in bocca al lupo.
Si chiude quella maleddetta porta della sala operatoria.
dopo circa 3 quarti d'ora si aprono le porte dell'ascensore, vedo due infermiere e una culla con un bimbo dentro. E' Tommaso. Sta bene.
Mia moglie la porteranno successivamente in camera.
Non capivo, mi sembrava cosi strano realizzare che era finito tutto,
e per il verso giusto. mi sono sentito più leggero di 100Kg, avevo bisogno di piangere.
Mi hanno chiamato per farmi vestire con i panni sterili, per poter prendere finalmente in braccio Tommaso.
La prima cosa che gli ho detto è "ciao, ti
amo!"
Volevo cantargli qualcosa,ma non mi veniva in mente nulla, fino a che ho intonato l'inno nazionale della Germania (ai tempi si sentiva spesso con schumacher

).
me lo sono coccolato ancora un pò, poi l'ho lasciato a loro e me ne sono andato in camera da mia moglie.
Alle 5 del mattino eravamo tutti insieme.
Tommaso è il dono più grande che ho,
e averlo "sudato" cosi tanto, se possibile, fa si che gli voglio ancora più bene.
Non c'è nulla più importante di un bimbo,auguro a tutti di averne uno!
Ha iniziato l'asilo lunedi scorso.
chiedo scusa per il post chilometrico,e specialmente avviso che non tutte le gravidanze sono come quelle che abbiamo dovuto passare noi

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