Citazione Originariamente Scritto da Controcorrente Visualizza Messaggio
Il problema è che noi siamo figli (almeno io, anagraficamente) della peggio gioventù ... parlo di quelli nati tra gli anni 40 e 50 ...
Hanno mangiato al ristorante e non hanno pagato il conto. Per quello ci stanno già pensando i loro figli.

Hanno goduto della rinascita post-bellica di una nazione, creandosi milioni di posti di lavoro dove 10 facevano il lavoro di 1 (FS, SIP, INPS, COMUNI, ENEL e compagnia bella).

Si sono inventati le pensioni anticipate (qualcuno anche a 36 anni), e si stanno godendo decine di anni di vacanze (sono vacanze, non si sono pagati un cazzo).

Chi non aveva voglia o non aveva la possibilità, non studiava ma lavorava. Il tutto facendo una vita alla quale adesso noi aspiriamo, senza troppo tribolazioni. Chi andava all'università ne usciva con un mondo che lo aspettava, ed ha potuto realizzarsi anche economicamente.

Praticamente tutti i genitori dei miei amici, pur facendo lavori del tutto umuli (parlo di spazzini, muratori, metalmeccanici), hanno potuto:
1) Farsi una famiglia
2) Farsi le vacanze (al mare anche un mese, cosa che adesso fanno solo gli evasori totali)
3) Farsi una casa

Adesso guardo la mia situazione e quella dei mie amici, e vedo che chi ha una casa è perché è morto qualche nonno (non nonni ricchi, ma semplici italiani che avevano una situazione ben diversa dalla nostra).

Siamo la prima generazione che sta peggio di chi l'ha preceduta.

E devo sentirmi dire che non comprando IPHONE, IPAD e SUV (cose che peraltro non ho) risolverei molti dei miei problemi....
Intervento eccellente, che condivido e apprezzo ... ma con due appunti.

La parte anagrafica, intanto. Io sono del '59 e non sono affatto tra quelli che non hanno pagato il conto. Più che quelli nati tra gli anni '40 e '50 la generazione che ha beneficiato dell'esplosione del "posto" nelle varie FS, Poste, ENEL, SIP e successiva baby-pensione con il 90% dell'ultimo stipendio è quella dei nati tra il 1925 e il 1950. Per rimanere in famiglia, io ho mio padre nato nel 1927 che è in pensione (e una bella pensione!) dal 1974 (aveva 47 anni, 5 meno di me, che naturalmente neppure provo a pensare quanto ho ancora da lavorare per arrivare alla pensione) e il bello è che quando si parla di abolire le pensioni d'anzianità e portare la vecchiaia a 67 anni si dichiara del tutto favorevole all'idea.

L'altro punto dove dissento è il SUV. Certo non è l'acquisto di un SUV a indicare il benessere di una generazione, ma io continuo a essere felice di appartenere alla categoria di coloro che proprio nella difficoltà pensano sia saggio, anche se forse non decisivo, evitare gli sprechi.