In 16 anni la spesa pubblica è aumentata del 68,7%. Più delle tasse: +52,7% - Il Fatto Quotidiano
Leggete l' articolo: oltre 726 €bln annuali di Spesa Pubblica. Siete ancora convinti chee 4 €bln di gettito dall' IMU prima casa siano una questione di vita o di morte, economicamente parlando ???
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
Ma che sorpresa! Anzi SORPRESONA!
Davvero, numeri che non mi sarei mai aspettato e che, quindi, non ho mai potuto citare.
La questione di vita o di morte è dato dal livello dell'indebitamento netto. E, potenzialmente, lo possono essere anche meno di 4 miliardi.
E comunque visto che l'IMU non è spesa, ma imposta non capisco il paragone.
Se vuol dire che bisogna tagliare spesa invece di aumentare imposte siamo allo sfondamento della porta della casa non ancora autorizzata dal piano regolatore.
Se vuol dire che bisogna tagliare imposte e basta allora si taglino quelle che servono, tipo cuneo fiscale, IRAP o persino IVA per quanto mi riguarda.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ottima partenza della Borsa vedo...
Stavo pensando da qualche tempo di far migrare un pò di risparmi novamente verso i mercati italiani ma mi pare che all'orizzonte (non così distante) ci siano nubi cattivelle.
Meglio che me ne resti in Germania, per ora![]()
Non è bello ciò che è bello, figurati ciò che è brutto
I problemi del mercato italiano sono due:
1) (quello che dovrebbe essere salvato perche' qualche milione di elettori l'hanno votato....)
2) prevalenza di titoli finanziari nel listino (tutt'ora settore in estrema sofferenza, anche comunque per regole piuttosto rigide e quasi solo nostre !)
Sul punto 1) non mi esprimo, altrimenti si finirebbe per far chiudere anche questo thread![]()
mentre sull'altro un eventuale riforma delle regole soprattutto patrimoniali/di bilancio (riguardo in special modo le sofferenze) delle banche potrebbe riportare gran denaro su tale settore, e quindi su praticamente tutto il listino che avrebbe una spazio di crescita non dico esponenziale, ma poco ci manca !
Detto cio', cosa fare ? Considerando che la ns. e' e rimane comunque una "borsetta"all'interno dei BMK/portafogli globali, in fase di estrema debolezza (magari come oggi...) un eventuale "pizzicata" (fatto 100 il totale da investire vorrebbe dire iniziare magari con un decimo, al massimo....) potrebbe anche non essere una cattiva idea, forse....
Certo, l'obiettivo e' in primis non avere fretta ed eventualmente non spaventarsi troppo in occasione di ulteriori cali
Solo parere strettamente personale, intendiamoci...![]()
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Sul grassettato.
Se penso che oggi il FTSE MIB viaggia sui 17.000-17500 punti e che un tempo lo standard era (stando bassini) almeno di 21.000 punti (sei anni fa eravamo over 40.000..allora sì che si facevano VERE palate di soldi)..beh si in effetti mi viene da pensare che ci sia del buono/grosso margine.
La domanda che mi faccio sempre (ma credo che si facciano tutti): ma prima o poi ripartiremo, no?
Il problema è che questa domanda me la faccio già da troppo tempo...infatti sono fuggito a gambe levate dai listini italiani da ormai un bel pezzo
Il problema è capire quando questa fase si avvierà davvero..perchè fino ad allora il rischio è davvero quello di farsi del...male anche con l'approccio "pizzicata" di cui parli (in effetti ho comunque cominciato a pizzicare nei mesi scorsi sui grossi colossi bancari italiani..ma poca roba).
Purtroppo si naviga in acque poco sicure e la cosa più grave e che ancora una volta il bollettino del mare era..sbagliato (ci si illude che la la luce in fondo al tunnel sia vicina e poi si prende una cantonata dietro l'altra).
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Ultima modifica di Cris1981; 26/08/2013 alle 10:59
Non è bello ciò che è bello, figurati ciò che è brutto
Una precisazione non tanto sull'approccio ma sull'eventuale "100" di cui parlavo: ovviamente quella cifra NON e' l'intero patrimonio/risparmio di cui una persona puo' disporre, peraltro per il solo investimento azionario !
Torniamo al discorso di cui prima: non ricordo bene le % precise, ma sui BMK globali la borsa italiana credo non arrivi a "pesare" un 5% (mi sembra 2,5-3%, al massimo !), quindi anche nel proprio portafoglio azionario sarebbe buona regola non investire tutta l'eventuale percentuale su un unico mercato azionario, tanto meno italiano !
Ora, sempre considerando il listino di casa nostra si puo' anche, eventualmente, pensare di sovrappesare tale indice ma, almeno personalmente, non andrei mai comunque oltre un 10-15%, massimo 20% (ma ad essere.....speculativi, eh !): ecco quindi che il "pizzicare", alla fine, riguarderebbe solo una minima parte del proprio risparmio !
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Si parla di stabilizzare o di rinnovare dei contratti a dei precari nel pubblico. Ho una proposta: lo si faccia, però si mette come vincolo che per 20 anni non si assume più neppure una mosca, ne nella scuola, ne tantomento in altri posti. Che ne pensate?
Mi sembra discretamente una minchiata.
Il problema principale della forza lavoro pubblica italiana non è il numero assoluto (che, contrariamente a quanto si pensi, è molto simile a quello tedesco e molto più basso di quello francese) ma il fatto che mancano dipendenti pubblici laddove effettivamente servirebbero, e al contempo ci sia invece un eccesso di offerta del tutto inutile. Bisogna LICENZIARE chi non serve (altro che prepensionamenti) e ASSUMERE chi serve; il blocco delle assunzioni non fa invece altro che peggiorare le cose. Figuriamoci nella scuola, dove l'età media dei professori (che sono peraltro meno di quanti ne servirebbero) è già elevata - tra 20 anni gli studenti si ritroverebbero dei bisnonni rincoglioniti come insegnanti.
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