Varrà solo per mia categoria?
Avvocato che dichiara 15 mila euro: vale la pena continuare?
"...per vivere “decorosamente”, spende tutto o quasi tutto quello che guadagna. Alla fine, quando arrivano le scadenze (circa un anno dopo), non ha più la disponibilità di pagare tasse e contributi, subendo così, passivamente, la riscossione di Equitalia (dal lato delle tasse) e della Cassa di Previdenza (dal lato dei contributi)."
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Ecco, su questo ci sarebbe in ogni caso da discutere. Perchè l'avvocato, o comunque un libero professionista, ha la possibilità di decidere cosa significa per lui "vivere dignitosamente"; un lavoratore dipendente che prende una pari cifra, invece, non scarica nessuna spesa e paga le tasse alla fonte, dunque è ancora più mazziato.
Ci sono però contesti diversi di cui tenere conto.
Se uno davvero incassa 15K euro l'anno è ridotto alla fame.
Se uno dichiara 15K euro l'anno, ma in realtà se ne mette in tasca 150K allora bisognerebbe appenderlo per i maroni...
Detto questo il regime fiscale a cui sono sottoposti autonomi e aziende è comunque di un'infamia inenarrabile. Quando sento come in questi gg parlare di "acconti" di imposte del 103% o del 110% (quel cavolo di numero > 100% sia) mi vien da vomitare.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
E comunque meno male che probabilmente verrà abolita del tutto anche la seconda rata dell'IMU così la sostituiamo con un nuovo bell'aumento delle accise sui carburanti.
Echeccazzo! Questo sì che è equo visto che lo pagano tutti nello stesso modo in pieno ossequio ai principi liberali de noantri...
E' ora di cominciare a guardare seriamente le offerte di lavoro all'estero.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ultima modifica di Josh; 04/12/2013 alle 18:16
In effetti per la categoria professionale degli avvocati la crisi post-2008 ha aggravato una situazione compromessa,di base,dall'iper-saturazione,che non ha eguali in Europa(in piccola parte si avvicina la Spagna per il sovraffollamento,mentre persino la Grecia sta meglio di noi sotto questo profilo).
Oltretutto non possiamo neanche espatriare,come altre categorie professionali come gli ingegneri,perchè il diritto è legato agli ordinamenti nazionali e quindi non c'è vera mobilità intra-europea(un settore che farebbe la gioia di Barnard o di Mosley).
Al massimo capita di seguire,come succede,qualche consulenza per imprese italiane che esternalizzano la produzione,quasi sempre nell'est ed in zone con PIL p.c. a livelli nordafricani(Bosnia,Serbia,Macedonia ecc.).
Ma per le cause pagano avvocati del posto,così risparmiano,viste le tariffe applicate là.
E quindi galleggiamo nel claustrofobico mercato interno.
Galleggiamo...avrei dovuto dire"annaspiamo"!
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