ok grazie ci darò un'occhiata.. anche se mi sembrano link un pò troppo istituzionali
Di nulla. Per natura tendo a diffidare da quelli che si dichiarano "cani sciolti/poco allineati/ribelli", specie in campo scientifico. Se vuoi evitare lavori prodotti in Italia ci sono anche lavori fatti da universita' straniere (tipo l'ultimo likanto) o anche da istituti di ricerca stranieri.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Cito solo questo perchè mi sembra la cosa più "sensata" e su cui si può discutere: sulle ruberie che elenchi, l'ho detto prima, mica sono d'accordo! Cioè, non è che se uno è a "favore" delle tasse (o comunque del "pubblico") giocoforza accetta e giustifica le ruberie!
In ogni caso, la questione posta sopra, a grandissime linee, è una delle essenziali differenze di vedute economiche e sociali tra destra e sinistra, in tutto il mondo (basta vedere che combina in America il Tea Party, che a momenti bloccava uno Stato intero per non estendere le cure previste dal nuovo Medicare, ma vabbè).
A parer mio, ripeto, è palese che uno Stato debba preoccuparsi della salute e dell'istruzione dei suoi cittadini: specialmente perchè, a differenza di altri ambiti, sono aspetti vitali. Se non hai soldi non ti comprerai una Ferrari e ti accontenterai di una Fiat, ma non muori per questo; ma tale discorso non è estendibile in alcun modo alla salute delle persone, non può accadere che i ricchi si possano pagare tutte le cure e i poveri muoiano per mancanza di soldi per curarsi. Sarebbe aberrante.
sono in disaccordo (strano..)
destra e sinistra si scannano ma alla fine vogliono le stesse cose, gay e immigrati a parte. gli states da sempre un faro per quello che rigurada le libertà individuali, sono da tempo incamminati verso la cattiva strada del socialismo, la rifoma obama della sanità è solo l'ultimo esempio. poveri e ricchi ci sono sempre stati, qui si entra in un campo minato e nopn se ne esce, per me il modo migliore per piallare queste differenze è unbenessere diffuso favorito da una economia il più possibile libera dal peso dello stato.
Va bene, ma, per quanto in numero ridotto, i poveri e i disagiati continuerebbero ad esistere anche in caso di benessere diffuso: e con questi cosa faremmo, li lasceremmo a "marcire" o a morire solo perchè hanno la colpa di essere nati, o diventati, poveri? Ripeto, un discorso tale lo posso concepire per i beni materiali, e per tutto ciò che non è strettamente necessario alla vita, ma non per la salute, ad esempio. Così facendo si tornerebbe al Medioevo, annullando tutte le conquiste degli ultimi secoli che ancora, pur tra mille attacchi, resistono.
Fede, io e te abbiamo questa idea
la cosa bella, poco fa, l'ho sentita alla tv mentre stavo dai miei. Il giornalista intervistava un general manager italiano di una banca d'affari svizzera il quale diceva tranquillamente (te la faccio brevissima): "i mercati emergenti attraverseranno una crisi e, tra tutti i paesi industrializzati, la candidata principale ad attrarre i capitali volatili e non sarà proprio l'Italia"
mi è scappato di dire "eh, la peppa..."
ho già messo lo "sciampagn" in frigo
PS: ovviamente mi auguro che si avveri questa "profezia"...
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you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Cmq badate che l'epicentro del terremoto finanziario di oggi non è l'Europa ma l'Argentina,la cui valuta si è deprezzata del 15%,tornando ai livelli degli anni 90'.
Vorrei solo aggiungere che quando alcuni di noi preconizzavano,nel 2011/12,che l'Argentina A BREVE SAREBBE,ASSAI SOVRANAMENTE,RICADUTA NEI SUOI MALI ATAVICI E RI-FALLITA,molti ci accusavano di essere dei liberisti crudeli(anche se non vedo il nesso ma l'accusa la ricordo bene).
La Kirckner ancora nell'autunno 2011(cioè soli due anni e mezzo fa era la cocca dei bagnaisti,dei liristi,dei sovranisti e degli mmtisti,che poi hanno ritrattato in silenzio e l'hanno abbandonata al suo destino.
Ricordo un convegno cui presi a parte a Napoli ad ottobre o novembre 2011,con relatori-compresi alcuni docenti universitari-che citavano l'Argentina come modello da seguire nel sud Europa.
Meno male che queste sirene non furono troppo ascoltate.
Domenico, l'altro giorno stavo leggendo uno dei link postati qui su questa discussione (a ritrovarlo...)
non c'è niente da fare. Per questo sito l'dea migliore è tornare alla Lira e tentava di dimostrarlo con l'inflazione e altre amenità, tralsciando, ovviamente, al fatto della credibilità dello stato, della sua solvibilità e quindi dell'appetibilità dei suoi titoli rispetto a compratori stranieri
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Come no...oggi nella bufera stavano monete di Paesi che crescono a ritmi che noi non vedremo più per generazioni e che sono finiti sotto attacco per la sostenibilità del loro debito e perchè hanno già intaccato pesantemente le loro riserve per sostenere la loro valuta,come il Sudafrica e la tanto decantata Turchia.
Figuriamoci noi,nelle condizioni in cui stiamo,col d.p. misurabile in fantastiliardi che abbiamo e con la moneta sovrana-Nuova lira dove saremmo sbattuti...
Confesso che qualche volta vorrei vederlo questo ritorno alla moneta sovrana ma da una postazione sicura.Sol per farmi due risate.
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