Rimanendo nella zona euro, non è che abbiano tante chances di riprendersi in tempi medio brevi. Anzi, come noi d'altronde, la lenta agonia è certa. O cambia l'europa e si da una regolata...della serie che finalmente si crea una BCE con sovranità monetaria....oppure man mano si perderà la propria sovranità.
Quindi non so davvero quanto sia conveniente per la Grecia sceglierà l'agonia certa o il baratro e poi la ripresa...![]()
Forse no , ma la Grecia in questo momento non mi sembra che possa "dettare" delle condizioni. ( Cosa che invece ha potuto fare la Francia ).
Comunque penso che Tsipras dopo un primo momento di "euforia" dettato dalla vittoria elettorale non prenderà decisioni avventate ...
Sono d'accordo, però è vero che dopo ci può essere la ripresa.
Per esempio... Oggi sei 100. Il baratro ti porta a 10 e poi ti stabilizzi a 20 che è il tuo livello "naturale".
Chissà come mai si tende a pensare a dopodomani, ovvero a quel passaggio da 10 a 20 ignorando le conseguenza di quello di domani, il passaggio da 100 a 10.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Articolo che condivido assolutamente in pieno. Nulla da aggiungere.
Strade - Perché è il momento di cacciare la Grecia dall'Euro
Con tutto il rispetto per i greci ma se vuoi che qualcuno ti presti dei soldi o ti adegui alle sue condizioni oppure fai senza prestito e prosegui con le tue gambe. Leggi: default e uscita dall'Euro.
Non che questi vogliono i soldi dell'Euro-zona e poi pure fare quel che gli pare, cioè spendere a nastro e buttare il denaro fuori dalla finestra come facevano prima.Se lo vogliono fare prego, quella è la porta. Così si dovrebbe rispondere, non sempre piegarsi al loro volere.
Ma il problema è che in Europa manca la volontà e forse anche il coraggio di rispondere in modo secco alle richieste di fare i propri comodi col c**o degli altri avanzate da Tsipras. L'unico che ne avrebbe la capacità sarebbe Weidmann, unico banchiere centrale per cui nutro stima, che però è totalmente isolato nella sua difesa del portafoglio degli Europei.
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«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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