
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Sostanzialmente concordo,anche se credo si tralasci una cosa fondamentale,giunti a questo punto.
Per innescare il circolo virtuoso,logica vuole il far ripartire i consumi,che a loro volta stimoleranno la produzione,che a sua volta attirerà investimenti,ecc.ecc.ecc. Il "far ripartire i consumi",però,non è una cosa così facile come poteva esserlo fino a un 10-15 anni fa. Ragioniamo un attimo sui consumi
delle famiglie da un centinaio d'anni a questa parte: siam partiti con una sola radio in casa,che poi è diventata un televisore. Abbiamo comprato i frigoriferi e i freezer,abbiamo comprato l'automobile per il capofamiglia e le biciclette,il telefono e la televisione a colori. Poi lavatrice e lavastoviglie,automobile anche per la moglie,e poi anche per i figli. Una sola tv in casa non basta più: un'altra in cucina,un'altra ancora in camera da letto,qualche anno dopo una quarta televisione in camera dei ragazzi. Poi il cellulare per il capofamiglia,poi è arrivato il computer. Abbiamo comprato un altro cellulare per la moglie,uno per i figli,un'automobile per ogni figlio,il forno a microonde,un portatile in casa. Televisione vecchia: megaschermo al plasma. Cellulari vecchi: via di iPhone per tutti. Pc di ultima generazione,via il vecchio portatile,ne prendiamo uno nuovo. Ed eccoci qua. In una famiglia di 4 persone abbiamo 4 cellulari di ultima generazione,2 o 3 computer,3 televisori,4 automobili,e la casa piena di qualsiasi elettrodomestico possibile immaginabile.
Bene. E ora che abbiamo tutto,che cosa cacchio compriamo ancora?

Sono anni e anni che con le mega-offerte,i maxi sconti,gli incentivi,ci hanno fatto cambiare la cucina,i mobili,l'automobile,il cellulare. Bene,ammettiamo che abbiamo cambiato tutto quello che c'era da cambiare. E ora?
Sono convinto che i consumi delle famiglie,ammesso che possano aumentare,non lo possono fare in maniera decisiva e continuativa. Le abbiamo saturate. L'unica cosa che possono offrire,in determinate condizioni,è il "capitale" (o per meglio dire i risparmi),ma entriamo nella classica situazione del gatto che si morde la coda. Le famiglie non consumano più,le industrie non vendono,dunque devono diminuire la produzione e ridurre il personale -> licenziare,quindi con più persone a casa il reddito complessivo delle famiglie si riduce,ergo consumeranno ancora meno e acquisteranno meno e investiranno meno,e così via. Clima di austerity? Idem con patate! Tasso maggiormente famiglie e imprese,e il risultato è pari pari a quello qui descritto.
Credo che occorra un cambio di rotta radicale,soprattutto in materia di imposizione fiscale e lotta all'evasione.

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