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  1. #7361
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Mah, io il problema del trasferimento me lo porrò se vedrò che proprio non c'è nulla di disponibile qui. Al momento, stando ai dati ISTAT, la mia regione è quella messa meglio in Italia dopo il Trentino in quanto a disoccupazione (tasso del 7% globale, giovanile mi sembra sul 12-13%): il mio ragionamento è che se troverò qualcosa di minimamente soddisfacente nella mia terra, anche lontanissimo da quello che sto studiando ora, la accetterò, piuttosto di andare chissà dove per fare chissà cosa. Certo, le cose cambieranno se tutte le porte, ma proprio tutte, si dimostreranno chiuse.

  2. #7362
    Vento moderato
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Diego77 Visualizza Messaggio
    Se l'imposizione fiscale si abbassa di conseguenza dovrebbero aumentare anche i redditi e quindi i consumi . O no ?
    Fdg, sei stati tu a tirare in ballo l'equivalenza ricardiana e me spias, ma la spieghi tu
    #NousAvonsDéjàGagné

  3. #7363
    Brezza tesa L'avatar di Fdg
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Mah, io il problema del trasferimento me lo porrò se vedrò che proprio non c'è nulla di disponibile qui. Al momento, stando ai dati ISTAT, la mia regione è quella messa meglio in Italia dopo il Trentino in quanto a disoccupazione (tasso del 7% globale, giovanile mi sembra sul 12-13%): il mio ragionamento è che se troverò qualcosa di minimamente soddisfacente nella mia terra, anche lontanissimo da quello che sto studiando ora, la accetterò, piuttosto di andare chissà dove per fare chissà cosa. Certo, le cose cambieranno se tutte le porte, ma proprio tutte, si dimostreranno chiuse.
    Bo, io di roba sopra i 500 euro al mese per 10 ore al giorno non ho trovato. Sarà stata anche sfiga.

    @bugigio: OK, ma non stasera dai :D
    Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta

  4. #7364
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fdg Visualizza Messaggio
    Bo, io di roba sopra i 500 euro al mese per 10 ore al giorno non ho trovato. Sarà stata anche sfiga.

    @bugigio: OK, ma non stasera dai :D
    Non è il mio campo dunque non sarò così fortunato, ma ho amici neolaureati in ingegneria, assunti due settimane dopo la laurea (ottobre scorso) che prendono 1200 netti per 40 ore settimanali; e mi dicevano che aveva risposto alle loro candidature ben più di un'azienda. Non l'Eldorado, ma condizioni umane direi.

  5. #7365
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    Personalmente mi auguro che il turno dei loro emuli ed epigoni(i liberisti senza alcuna considerazione per l'importanza di un'ossatura sociale,senza la quale si ricade nel darwinismo sociale,che è cosa diversa dalla cultura liberale,da un lato;i nazional-statalisti,per i quali,costi quel che costi,lo Stato nazionale deve fare da mamma,despota e gendarme,dall'altro)venga il più tardi possibile o non abbia mai a venire e che l'umanità possa imparare dagli eccessi del passato.Anche se tutto lascia pensare il contrario e cmq questa è solo una mia personale concezione,da fautore della "doppia leva"(interventi statali che siano l'eccezione e non la regola;applicazione FERREA del principio di sussidiarietà;esistenza di uno Stato sociale leggero e sostenibile ma non minimo o assente o tanto inefficiente da sembrare assente).
    Come dicevo oggi pomeriggio con un altro mio amico di economia, tutti gli eccessi portano a squilibri, in tutte le cose e anche in economia.
    L'eccesso di statalismo comporta soprattutto nel medio-lungo periodo grossi problemi perchè significa finanze pubbliche gonfie di debito, e di conseguenza forte difficoltà a liberare energie per gli investimenti e a far uscire l'iniziativa privata (che strangolata da una spesa pubblica alta non ha margini di intervento). L'Italia ne è la riprova, le manovre fatte negli anni '80 stanno facendo vedere i loro frutti solo in questi ultimi 10-15 anni. Pariteticamente però anche l'eccessiva liberalizzazione e soprattutto deregolamentazione dei mercati può essere un problema, in quanto con poche o zero regole il mercato tende a perdere tutte le caratteristiche di concorrenza e finisce per diventare appannaggio dei più ricchi e di poche grandi imprese.

    Però è anche giusto collocare le cose nel modo più adatto. La situazione della Gran Bretagna era caratterizzata da finanze pubbliche dissestate praticamente come quelle italiane e incapacità cronica di far ripartire la crescita. Ieri sera ho cancellato il messaggio perchè non volevo fosse interpretato come analisi politica, al contrario vorrei analizzare la politica economica del Governo Thatcher in modo scientifico. La politica della Lady di ferro fu effettivamente rigida nei primi anni, con effetti iniziali recessivi, ma dal 1984 in poi, migliorate le finanze pubbliche, l'economia girò a pieno ritmo e il PIL pro-capite inglese passo dai 7800 $ ca. del 1984 a 18400 $ del 1991.
    Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'Inghilterra , 1970-2011

    Questo per dire che prima di sparare contro colui che iniziò una certa politica bisognerebbe collocarla meglio nel tempo. La politica adottata da Thatcher a conti fatti fu efficace...il problema venne negli anni successivi a livello anglosassone, quando si continuò a deregolamentare i mercati ottenendo lo stesso effetto di un ex-malato che continua ad assumere l'antibiotico anche quando sta bene. Ed è proprio quell'esagerazione che ha portato alla crisi attuale , non le politiche di 30 anni fa.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  6. #7366
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Non è il mio campo dunque non sarò così fortunato, ma ho amici neolaureati in ingegneria, assunti due settimane dopo la laurea (ottobre scorso) che prendono 1200 netti per 40 ore settimanali; e mi dicevano che aveva risposto alle loro candidature ben più di un'azienda. Non l'Eldorado, ma condizioni umane direi.
    Stessa cosa capitata a me
    Il problema è che la prospettiva di andare oltre quei 1200€ al mese non esiste o è molto lontana...
    Ciao Tub!

    Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/belli83/

  7. #7367
    Brezza tesa L'avatar di Fdg
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Non è il mio campo dunque non sarò così fortunato, ma ho amici neolaureati in ingegneria, assunti due settimane dopo la laurea (ottobre scorso) che prendono 1200 netti per 40 ore settimanali; e mi dicevano che aveva risposto alle loro candidature ben più di un'azienda. Non l'Eldorado, ma condizioni umane direi.
    E´ umano di sicuro, ma un po´ deprimente pensando che e´ tanto quanto i miei ex-compagni (non delle cime) prendevano come impiegati standard appena usciti dalle superiori
    Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta

  8. #7368
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    E' vero, non è il massimo, ma purtroppo bisogna prendere atto che la situazione attuale è questa e che ormai, in quasi tutti i settori (esclusa la medicina e poco altro), la laurea non è più il volano per il successo sociale e soprattutto economico.
    E non è nemmeno così negativo che sia così: speriamo sia il punto di partenza per porre fine alla logica del "prendi il pezzo di carta", propagandata da moltissime famiglie, che ha riempito le università di gente interessata non ad imparare o a farsi le basi per lavorare, ma appunto solo a prendere quel "pezzo di carta" che agli occhi di chissà chi avrebbe nobilitato (?) lui e soprattutto la sua stirpe. Oggi invece la laurea è un mezzo come un altro per tentare di arrivare ad un lavoro che la preveda: io ad esempio vorrei insegnare latino e greco e dunque sto studiando lettere classiche, non ho alternative; ma se mi fosse piaciuto fare il panettiere, il geometra, o qualsiasi altro mestiere dove la laurea non serve, col cavolo che sarei andato a perdere 5-6 anni di vita e 2000 euro l'anno! E non per questo io, laureato, devo pretendere chissà che stipendio o posizione onorifica: se il mio mestiere attualmente non è richiesto o non è "prestigioso", so a cosa vado incontro e mi preparo di conseguenza; viceversa, se servono panettieri, cuochi o pizzaioli, e non si trovano, è giusto che chi fa questi mestieri prenda tremila euro al mese, come succede già oggi in alcuni casi: non è che il fatto che non siano laureati li rende persone "peggiori" o meno valide di chi la laurea ce l'ha. Anzi, probabilmente sono più furbi loro.

  9. #7369
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    E' vero, non è il massimo, ma purtroppo bisogna prendere atto che la situazione attuale è questa e che ormai, in quasi tutti i settori (esclusa la medicina e poco altro), la laurea non è più il volano per il successo sociale e soprattutto economico.
    E non è nemmeno così negativo che sia così: speriamo sia il punto di partenza per porre fine alla logica del "prendi il pezzo di carta", propagandata da moltissime famiglie, che ha riempito le università di gente interessata non ad imparare o a farsi le basi per lavorare, ma appunto solo a prendere quel "pezzo di carta" che agli occhi di chissà chi avrebbe nobilitato (?) lui e soprattutto la sua stirpe. Oggi invece la laurea è un mezzo come un altro per tentare di arrivare ad un lavoro che la preveda: io ad esempio vorrei insegnare latino e greco e dunque sto studiando lettere classiche, non ho alternative; ma se mi fosse piaciuto fare il panettiere, il geometra, o qualsiasi altro mestiere dove la laurea non serve, col cavolo che sarei andato a perdere 5-6 anni di vita e 2000 euro l'anno! E non per questo io, laureato, devo pretendere chissà che stipendio o posizione onorifica: se il mio mestiere attualmente non è richiesto o non è "prestigioso", so a cosa vado incontro e mi preparo di conseguenza; viceversa, se servono panettieri, cuochi o pizzaioli, e non si trovano, è giusto che chi fa questi mestieri prenda tremila euro al mese, come succede già oggi in alcuni casi: non è che il fatto che non siano laureati li rende persone "peggiori" o meno valide di chi la laurea ce l'ha. Anzi, probabilmente sono più furbi loro.
    Il problema è che oggi anche per lavori nei quali la laurea è qualificante, il corrispettivo economico non rispecchia e riconosce questo plus
    Ciao Tub!

    Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/belli83/

  10. #7370
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Certo, è vero. Ma in fondo anche per il "mio" lavoro la laurea sarebbe qualificante, nel senso che le nozioni da insegnare vanno pure apprese da qualche parte, e l'insegnamento, nonostante i continui e stupidi piagnistei di chi è a priori nemico di tutti i dipendenti statali, è comunque uno dei mestieri più importanti che ci siano, se fatto come si deve. Purtroppo però quello che dico io è che la situazione è tale che non si può dar torto a chi non si laurea, anzi...se trovano una loro strada probabilmente si vedranno realizzati molto più di noi.

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