però occultare il vero valore degli immobili è una specialità italiana, sopratutto se si è proprietari di più immobili e gli afffitti che si fanno pagare sono almeno 1/3 inferiore a quanto dichiarato, oppure intestare immobili a prestanome per non cumulare troppi rediti da fabbricati
Ultima modifica di Edonati; 01/05/2013 alle 12:21
Io ovviamente mi inserisco nella schiera di quanti ritengono, politicamente ma soprattutto economicamente, una baggianata abolire tout-court l'IMU; sarebbe più che sufficiente alzare le detrazioni già presenti e stop. Spero che alla fine il compromesso NON SIA legare la tassa al reddito del possidente: avremmo trasformato così una delle poche tasse eque presenti in Italia in un'altra che verrebbe pagata solo dall'onesto (anzi, siamo in Italia, meglio dire "il fesso") che dichiara tutto.
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Mi chiedo quale sia l'oscuro motivo che abbia impedito a qualche esponente del nuovo governo di leggere questo forum x avere idee chiare su come affrontare la crisi economica.
Che fossero problemi di connessione?
Torniamo seri, adesso.
Visto che i responsabili economici si sono già espressi con il loro no all'abolizione dell'IMU, io propongo invece di uscire allo scoperto a chi non è d'accordo, cioè chi è favorevole a una sua abolizione (almeno sulla 1° casa).
Forza che nessuno vi mangia....lo spero..![]()
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Ripeto, per me la strada maestra sarebbe agire aumentando le detrazioni già previste per la prima casa: non capirei perchè ad esempio la mia famiglia, che (fortunatamente!) ha la casa qui a TV e una al mare, entrambe più che dignitose, dovrebbe essere esonerata dal pagare l'IMU sulla prima. E di qui a salire...se hai l'attico a Milano e il villino a Portofino ti devo esentare dalla tassa su Milano "solo" perchè quella è la tua prima casa? Son cose senza senso, preoccupiamoci piuttosto delle tasse su redditi e pensioni, dell'IVA, della Tares che sarà una stangata per le imprese (negozi che pagano oggi 400 di rifiuti arriveranno a pagare 1200-1300!)...altro che IMU.
L'IMU non è altro che il perfetto specchietto per le allodole, tipicamente messo su da governi che mirano a ottenere consenso verso il proprio operato e basta, non a realizzare un vero miglioramento della situazione. Crei un oggetto di odio (l'Imu), contro cui puntare il dito come il male dei mali e prometti che farai tutto per tagliarlo (quando tu stesso l'hai votato peraltro)...e stai sicuro che alcuni (pochi spero) credono ciecamente a ciò
In termini di gettito vale 2 miliardi di euro scarsi (quindi come imposta pesa relativamente poco), in più la sua restituzione e abolizione sarebbe regressiva finendo per penalizzare maggiormente le classi più deboli. Le finanze pubbliche non cambierebbero di molto.
L'IMU non va abolita bensì spostata la sua riscossione: anziche finire nelle AP centrali e da li a banche come la MPS e altre, deve finire ai comuni per consentire a questi migliori servizi ai cittadini. Le imposte da ridurre sono l'IRAP e l'IRPEF, imposte che vanno a colpire direttamente - disincentivandoli - l'impresa, il lavoro e il reddito personale.
Quanto al fatto che sento dire ultimamente che la riduzione delle imposte debba passare necessariamente per una riduzione della spesa pubblica di pari livello, a me personalmente non trova del tutto d'accordo... Sarà che io sono un keynesiano-lafferiano moderato ma penso che una riduzione delle imposte in questo momento comporti un aumento delle entrate per maggiore crescita economica nel breve periodo e per la riduzione di fenomeni come l'elusione o l'evasione delle stesse. Se volete vi espongo quella che è una mia teoria personale, liberi di condividere o meno.
Partiamo dal presupposto che oltre una certa aliquota non ha senso tassare un Paese, in quanto l'attività economica si riduce e aumentano evasione ed elusione. Questo punto è detto massimo di Laffer: da li in avanti aumentare le imposte comporta una riduzione del gettito fiscale. L'Italia secondo me si trova oggi oltre il massimo della curva di Laffer (Curva di Laffer - Wikipedia), in quanto l'attività economica diminuisce e l'evasione fiscale in questi anni è solamente aumentata (assieme all'elusione). Ergo, ridurre le imposte dirette avrà un effetto benefico sulla crescita del Paese e sulle sue finanze pubbliche senza che ciò debba essere supportato da tagli di spesa di pari livello. Sicuramente ci sono anche diverse voci di spesa pubblica che devono essere tagliate, ma dire che i tagli di imposta debbano essere necessariamente uguali a quelli di spesa non tiene conto degli effetti detti prima e quindi non lo trovo corretto.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
scusa Edo, ma chi li spara questi numeri, il mago d'Arcella?!![]()
solo ieri a Frosinone è stato varato dal consiglio comunale un aumento che inciderà 210€ in più a famiglia.....
Oltre a pagare 560€ a casa, ti dico solo che abbiamo un capannone (media impresa) la cui IMU è di ben 23500€ circa.
Ci si pagherebbero due stipendi annuali con quella cifra. Ecco le possibilità di lavoro da dove nascono, non dalle chicchiere. Ma dalle cose concrete.![]()
"I romanisti non servono a ricordarci che esistono, lo sappiamo già.....servono a ricordarci che non bisogna essere come loro!" [Roberto Benigni] https://www.youtube.com/watch?v=qZFE...embedded#at=25
Preciso solo che il DEF 2012 aveva già previsto che l'intera IMU 2013 sulle abitazioni, prime e seconde case, andasse ai comuni. Infatti il problema che già si pone con la semplice sospensione di giugno è quello di dove prendere i soldi da dare ai comuni per compensare le mancate entrate.
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