Secondo me semplificando e di molto la normativa tributaria e soprattutto servono leggi tributarie chiare per il contribuente (non è possibile che in materia di irap nessuno sa con ragionevole certezza come, cosa e quanto ci sia da pagare) e la certezza della pena.
Il problema si pone dal momento che accertamenti induttivi di quel tipo (del tutto assurdi nel contesto, vista la linearità della situazione, ma escono comunque) oltre a segnalare un'incongruenza di fatto inesistente contabilizzano già anche la presunta somma "evasa" sulla presunzione di un imponibile sommerso che ha prodotto una capacità di spesa di quella portata. Cioè oltre a venirmi a dire che non è possibile essere proprietario del 50% di una abitazione avendo lavorato solo 3 anni come co.co.pro. e avendo alle spalle 3 anni da disoccupato, mi si dice anche che statisticamente avrei omesso di dichiarare tot. euro di imponibile e di pagare tot. euro di tasse, imponendo a me l'onere della prova che non è così entro tot. giorni (di solito 30) dopo i quali scatta l'obbligo del versamento delle imposte calcolate, pena l'iscrizione a ruolo. Se escludiamo il caso limite della mia situazione personale, appunto paradossale, ed immaginiamo in altri contesti cmq regolari un comportamento di questo genere da parte del fisco ... bé a me non piace molto ...
Nemmeno iopertanto ho frainteso il contesto della tua affermazione.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Vedo che su questo siamo allineati.
La certezza della pena però segue necessariamente la ricerca del "reato"...
Ti posso assicurare che i processi di decisioning sono parecchio complicati di loro, poi è complicato individuare le metriche e infine assegnare soglie sensate.
Mettiamoci in mezzo banche dati a tutt'oggi non integrate, necessità di stime, induzioni su statistiche assurde poichè dipendenti da dati che già si sa siano sottostimati e, pur non volendo affatto scusare le minchiate che escano dai cervelloni dell'agenzia delle entrate, in realtà se ogni tanto, per ora, qualcosa tocca in fondo si può spiegare.
Sul fatto del "fastidio" per dover giustificare cose comunque effettuate regolarmente posso comprenderlo. Come detto anche se è poco scoccia dover perder tempo per qualcosa che in teoria non dovrebbe richiederlo.
Però il quadro che hai descritto tu io lo leggo in positivo. E ti dico anche il perchè:
1. hai detto che il soggetto viene o da parziale disoccupazione o da anni di impiego non "regolare" (intendo come continuità di tempo e non come legalità, a scanso di equivoci)
2. sulla base di tale reddito, basso, viene effettuata una stima dei beni acquistabili
3. tra questi non figura una casa
4. luce gialla => richiesta di accertamento
5. Il fatto delle presunte imposte evase deriva da un calcolo regressivo a partire dal bene e anche questo, fatta salva la premessa iniziale sulla consistenza dei dati, è invece indice della buona consistenza del processo.
Il problema è il punto 4, che invece a fronte del quadro descritto non dovrebbe succedere.
In un mondo ideale questo ha una soluzione:
a. accesso dell'agenzia ai conti correnti bancari (e anche questo a leggere robe in giro pare sia peggio della violenza carnale)
b. si rileva un movimento di denaro da un conto del padre del soggetto accertato al soggetto accertato (la parentela la si ottiene dall'incrocio con i dati anagrafici)
c. su tale movimento di denaro dovrebbe essere un numero di protocollo corrispondente a quello indicato dal notaio in sede di donazione
d. ecco che la "luce gialla" si spegne e non partirà mai nessun accertamento
Per avere a) b) c) d) servono integrazioni infrastrutturali e maggiore facilità dell'accesso ai dati da parte del fisco. Meno integrazione c'è più difficoltà ha il fisco a controllare le posizioni e più saranno i "falsi positivi" (nonchè i "falsi negativi"), più il tempo perso quindi i soldi persi da parte degli onesti.
In buona sostanza questo processo dovrebbe essere incentivato, anche con maggiori risorse se necessario e non osteggiato in nome di non si sa qual motivo (purtroppo a volte tristemente pretestuoso).
Ho già risolto tutto, son pronto per il nobel della pubblica amministrazione.
Avevo il vago sospetto...![]()
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Secondo me siamo più allineati di quanto tu possa pensare per quanto riguarda gli strumenticon una sostanziale differenza, mi sembra di capire, sul metodo di utilizzo. Io sono favorevole al metodo dell'accertamento logico/induttivo a patto però che venga utilizzato come tale, cioè per fare ipotesi e raccogliere indizi. Un indizio non è comunque mai una prova. Pertanto se attraverso controlli incrociati tra reddito, patrimonio immobiliare, spese e consumi appare un certo scenario fortemente disallineato rispetto alla media statistica questo non è una prova, rimane sempre un indizio. A questo punto sono favorevole a strumenti maggiormente invasivi quali passare al setaccio i conti in barba al segreto bancario, le telefonate in barba alla privacy, e quanto altro ti pare, alla ricerca della prova. Ma finché non hai la prova non puoi quantificarmi un imponibile presuntivamente evaso e la relativa imposta e lasciare a carico mio l'onere della prova contraria. Questo non mi va bene.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Non dubbi sull'allineamento "strumentale".
Sulla forma guarda non sto nemmeno a discutere: ti lascio decidere la formulazione dell'accertamento come preferisci.Però su una cosa concordo: temo che la formulazione del tipo "l'accertamento ha rivelato bla bla quindi risultano XY di imposte dovute" non sia dettata dal caso, ma dal tentativo di spaventare gli impressionabili.
Comunque se ricordo bene nell'ultimo accertamento fiscale che mi è arrivato non mi pareva ci fossero indicazioni di cifre dovute, ma solo la richiesta dei giustificativi delle spese detratte (che concordo sia decisamente più corretto).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Giorgio, ho capito che facevi riferimento ad un altro post
tipo questo Dura salita o "discesa" verso il default?
se ho detto castronerie me lo puoi far anche notare
mica ho mai detto che sono infallibile, se vuoi mi puoi mandare dei messaggi privati
io ho espresso dei pensieri cercando di suffragarli con esempi reali
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Guarda, io non ho la presunzione di essere superiore a nessuno, contrariamente a qualche altro utente che si permette di scrivere certe cose.
Semplicemente quando uno scrive castronerie, tipo l'incostituzionalità delle tasse, o fatti puramente indimostrabili, come la questione dei costi chilometrici, non si avventura più nell'opinione ma sfocia nell'insostenibile.
A me van bene tutte le opinioni, anche quella di chi dice "viva l'evasione", ma non tollero l'incoerenza e l'arrampicarsi sugli specchi.
Per di più chi ha iniziato a fare allusioni personali poco piacevoli non sono io
dal momento che non c'è da fare sforzi sovrumani per capire a chi ti riferisci... le castronerie ? anzitutto ho parlato di incostituzionalità solamente riguardo l' i.m.u. e riguardo alle tasse ho parlato di immoralità (che è un'opinione personale), non di incostituzionalità (che è invece una cosa illecita): se permetti posso avere la mia opinione personale, che però è ben diversa dall' affermarne l'incostituzionalità, quella come ripeto è riferita esclusivamente all' imu, ho anche citato delle fonti dove se ne è parlato ampiamente...
ti pregherei di evitare di dire che le mie sono castronerie insostenibili, quantomeno fallo dopo aver almeno letto bene quello che scrivo![]()
guarda che ho capito benissimo cosa intendeva, ma messo in quel modo, un modo quantomeno irritante verso una città che ha una delle fognature più antiche, se permetti da fastidio...
il servizio di nettezza urbana -dissesti compresi, come i cassonetti che sbarrano il passo alle carrozzine dei disabili- è offerto dal comune:
solo che la mia questione parla di immoralità e non di incostituzionalità delle tasse, ovvero: "pago ma viene preso qualcosa di mio"... e il punto è che di sicuro pago, ma i servizi resi non sono altrettanto sicuri ed efficienti...
dal momento che caccio i soldi forzatamente, credo sia più che legittimo pretendere che almeno ciò mi ripaghi adeguatamente, non per sommi capi...
infine ricordo che il discorso centrale era l'imu... quello secondo me e molti è anche incostituzionale
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