Questa mattina, leggendo bene tra le righe del discorso di Draghi, direi che la cosa piu' apprezzata (almeno ieri...) dai mercati e' stata questa: "Tassi bassi per un esteso periodo di tempo".
Insomma, il tasso di sconto si puo' anche ridurlo ulteriormente a 0,25 oppure anche a 0, ma la cosa piu' importante e' che ha ulteriormente allontanato ipotesi opposti di rialzo dei tassi (qualcuno iniziava a ventilarli dal 2014...) in quanto l'inflazione e' ben sotto controllo (e te credo....) quindi, alla fine, la tanto temuta Exit strategy e' ancora lontana, se non "lontanissima" !
In poche parole la BCE ha fatto un po' "alla FED", ovvero ha dato le linee guida anche sul lungo termine anzi, in tal senso per i mercati ha pure fatto meglio, non indicando comunque date quasi esplicite come invece aveva fatto il collega americano il 22 Maggio scorso, data da cui e' iniziato il violento storno sui mercati, obbligazionari in primis !
Detto cio' attenzione che solo tali parole non bastano, ovvero dalla BCE ci si deve aspettare anche dell'altro come ben riassunto in questo articolo, sempre su MF di oggi:
MF - Articolo sulla BCE.png
Io rimango ancora convinto che una buona...."spinta" al sistema bancario per riversare piu' liquidita' alle imprese e famiglie possa arrivare portando il tasso di deposito presso la BCE in negativo (attualmeno e' a 0 !), ovviamente magari a "braccetto" con la cartolarizzazione dei crediti come citato nell'articolo: potrebbe essere un primo passo, forse non decisivo ma sicuramente importante.
![]()
![]()
Sull'ultima frase con me sfondi una porta aperta da tempo: a dire il vero da qualche tempo inizio a leggere "qua e la" qualche cosa in merito, e rispetto al "nulla" piu' assoluto riguardo tali argomenti avuto sino ad ora potrebbe forse essere gia' una sorta di...buona notizia pure questa !
Certo, se poi si decidesse di fare un deciso passo verso la lotta (ma soprattutto il recupero !) dell'evasione fiscale.....![]()
Non è una roba che fai in un attimo, e soprattutto nel cuore produttivo del paese l'evasione fiscale non è particolarmente elevata; se stringi ulteriormente le maglie senza però al contempo abbassare la pressione fiscale dall'altra, le cose vanno ancora peggio.
Combattere l'evasione fiscale è sacrosanto, ma devi pure chiudere i buchi dello spreco statale. Altrimenti se recuperi da una parte per buttar nel cesso dall'altra...
esilaranti le reazioni stizzite dei politicanti nostrani ai richiami di OCSE e FMI...\fp\
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Questo è probabilmente vero, il fatto di lasciare bassi i tassi di interesse in questa situazione evita peggioramenti dello stato di cose, ma quanto c'è di effettivamente positivo in ciò che ieri Draghi ha voluto fare intendere (ossia lasciare per lungo tempo i tassi a livelli pressoche nulli)?Io se devo essere sincero ieri non sono stato molto contento delle sue parole
Va bene lasciare bassi i tassi in momenti di pessimo andamento economico come quello attuale, ma per un breve periodo...pensare invece che i tassi debbano restare bassi a lungo termine e dire che "la ripresa ci sarà nel 2014 grazie alle politiche monetarie espansive attuate dalla BCE" significa fondare la ripresa su stimoli monetari (esperimento già effettuato da Greenspan) e quindi creare tutte le condizioni per l'innesco (in parte forse già in atto) di bolle speculative in primis sui titoli di stato, e rischiare quindi di dover pagare un conto ben più salato non appena la bolla scoppia.
Penso quindi che così facendo Draghi stia creando tutte le premesse per rinviare ulteriormente l'attuazione di riforme e cambiamenti urgenti nelle economie dei Paesi, tamponando il tutto con interessi reali nulli...Ma tutto ciò funziona solo per poco tempo ahime![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Segnalibri