Veramente la Grecia s'è messa alla fame da sola, indebitandosi e addirittura truccando i bilanci. I nodi prima o poi vengono al pettine. Peraltro non c'è nessuna ragione per cui la Grecia debba avere un tenore di vita superiore a quello bulgaro visto che il top del loro export è la feta, ma anche loro non vogliono farsene una ragione.
Ma per carità, verissimo quello che tu dici. Ma era proprio necessario, nel caso greco e non solo, attuare una terapia d'urto come quella scelta? C'è modo e modo di fare le cose...improvvisamente, si decide che tutti i paesi nel 2014 devono avere il pareggio di bilancio, senza considerale le singole situazioni. E' come dire che in una classe tutti gli alunni entro giugno devono arrivare al 10, sia chi parte da un 3, sia chi parte da un 9; e, sul come arrivarci, sono fatti loro, la maestra sta solo a guardare e a criticare ogni 3x2. Grandi risultati si sono ottenuti, a quanto pare.
Non era obbligatorio ratificare il Fiscal Compact. Non facendolo, tuttavia, non si possono prendere prestiti dall'ESM. Ragionevolissimo, visto che senza una deadline precisa paesi di cialtroni come la Grecia non avrebbero mai mosso il culo e avrebbero continuato a indebitarsi finchè qualcuno gli avesse prestato i soldi.
Con gli asini non ci si può ragionare, bisogna prenderli a calci.
ESM? Auguri, è il cappio al collo definitivo!
Comunque non mi sembra che le politiche europee in atto portino qualcosa. Anche Paesi che sono piuttosto solidi, come la Francia, mese dopo mese devono rivedere al ribasso le previsioni economiche e al rialzo quelle sul deficit.
Hai ragione, dovevo specificare nell'accademica economica. Tutti che pontificano, dalle loro laute cattedre, sulla base di libri-Bibbia, senza un minimo aggancio alla realtà di ogni giorno. Si perdono in grafici, tabelle, diagrammi, tutto costruito a tavolino; e nel mondo reale le cose vanno a scatafascio.
BBC News - Ireland exits recession as economy grows
Il 15 dicembre escono anche dal programma di aiuti dell'IMF. È stata dura, son tornati indietro, ma han fatto quel che dovevan fare e ora son fuori dalla recessione. Francia e Italia invece preferiscono le parole ai fatti, e i risultati si vedono.
La Francia è tutt'altro che solida. Oltre a una spesa pubblica ridicola il settore manifatturiero/industriale è morto e non per colpa della crisi.
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