Andrebbe bene se l'Europa vuole gestire il declino.
Si è sempre detto che l'Europa è un gigante economico,un nano politico,una larva militare.
Vediamo di non renderla,per accontentare i sovranisti(che sotto sotto altro non sono che i nostalgici del"Padroni a casa propria" e del"Ognuno a casa propria",slogan tanto in voga negli anni 00')ANCHE UN NANO ECONOMICO.
Anzi,caro Stau,una sommatoria di nani economici.Perchè tali son destinati ad essere gli Stati europei uti singuli.
Mi pareva che gli stipendi fossero circa uguali, e anche i prezzi nei supermercati (ma sono stato solo 3 volte in un supermercato olandese). Le case costano di più, a volte molto di più, dunque penso che anche gli affitti siano sovradimensionati.
Oltre al confronto con la Germania, mi sorprende anche la forte differenza di colorazione con le Fiandre
Mi scuso per l'Off topic.
Ultima modifica di Fdg; 26/02/2014 alle 16:36
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
Ricordo ciò che diceva Feltri l'autunno scorso a La7.Lui non vuol sentire di misure intermedie:o bianco(area di libero scambio pura,molto più EFTA che CEE,dato che quest'ultima,te lo ricordo ancora una volta,aveva già in nuce i germi di quella connotazione politica che tanto temi perchè contrasta con la tua visione decentrata e rinazionalizzata del liberismo)o nero(USE dalla sera alla mattina).
Stiamo parlando di Stati che ancora 70 anni fa si facevano la guerra;mio nonno nella Grecia che citi ha combattuto ed era forza di occupazione,mentre l'anno nonno è stato prigioniero britannico in Libia.
Ci dobbiamo meravigliare se un eventuale progetto federale passa per stadi intermedi,compresa una Confederazione come quella proposta dagli eurorealisti?
Confederazione,Stau,non Stato confederale ma un'entità dove Bruxelles faccia SOLO QUELLO CHE GLI STATI UTI SINGULI NON POSSONO FARE,smettendola di occuparsi del colore delle banane o delle dimensioni dei WC(sì,anche a questo siamo arrivati!) ma pensando a curare solo ciò che attiene al comune interesse degli Stati membri(moneta comune per chi intende aderirvi,difesa comune,frontiere europee,politiche dell'immigrazione e del diritto d'asilo,intelligence).
In fin dei conti,è quel che propone il governo olandese;un'Europa light,ispirata al principio di sussidiarietà.
Basterebbe applicare correttamente questo solo principio,che esiste dal 1992,per evitare,ad architettura europea invariata,gli eccessi buro-regolatori di Bruxelles:
Sussidiarietà
Il principio di sussidiarietà è definito dall'articolo 5 del trattato sull'Unione europea. Esso garantisce che le decisioni siano adottate il più vicino possibile al cittadino, verificando che l'azione da intraprendere a livello comunitario sia giustificata rispetto alle possibilità offerte dall'azione a livello nazionale, regionale o locale. Concretamente ciò significa che nei settori che non sono di sua esclusiva competenza l'Unione interviene soltanto quando la sua azione è considerata più efficace di quella intrapresa a livello nazionale, regionale o locale. Il principio di sussidiarietà è strettamente connesso al principio di proporzionalità, secondo cui l'azione dell'Unione non può andare al di là di quanto necessario per il raggiungimento degli obiettivi dei trattati.
Il Consiglio europeo di Edimburgo, del dicembre 1992, ha successivamente approvato una dichiarazione riguardante il principio di sussidiarietà che ne ha stabilito le regole di applicazione. Con il trattato di Amsterdam l'impostazione che scaturisce dalla dichiarazione anzidetta è stata accolta in un protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità. In seguito all'entrata in vigore del trattato di Lisbona il 1° dicembre 2009, il protocollo richiede ora che il principio di sussidiarietà sia rispettato in tutti i progetti di atti legislativi e consente ai parlamenti nazionali di inviare un parere qualora ritenesse che tale progetto di atto legislativo non sia conforme al principio. In tal caso la proposta può essere mantenuta, modificata o ritirata dalla Commissione, o bloccata dal Parlamento europeo o dal Consiglio. In caso di mancato rispetto del principio di sussidiarietà, il Comitato delle regioni può riferire direttamente alla Corte di giustizia dell'Unione europea.
Prendendo spunto da questo blog, non capisco perché si giudichi sciagurata la decisione dei politici greci di volersi agganciare per forza all' Euro, mentre per l' Italia (che btw ha una crescita inferiore alla stessa Grecia, ormai. Fonte: il report della UE di ieri), detta scelta é buona e giusta.
Eh, ma noi siamo fra i padri fondatori .... é il passato che ce lo chiede(va)....
\as\![]()
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
Vado un'attimo Ot , Massimo vince la palma d'oro per il multi quote![]()
Il topic si sta facendo interessante![]()
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Sia l'Italia che la Grecia avrebbero dovuto aspettare fuori ma non per ripicca o punizione:la linea-Kohl,che rimase immutata fino al 1996/97,prevedeva che i due Paesi facessero prima riforme strutturali,ben più radicali di quelle all'acqua di rose fatte dai governo in carica nel 1996,per poi entrare nell'euro quando pronti.Analogo discorso per il Portogallo.Per la Spagna,se leggete la stampa dell'autunno/inverno 1996/97,si era più possibilisti perchè alcuni numeri erano migliori(governava Aznar che puntò molto sull'entrata fra i fondatori dell'euro).
Poi le elezioni tedesche le vinse la SPD,che di comune accordo con i socialisti francesi optò per la linea inclusiva,duramente criticata da Kohl in un'intervista di circa 15 anni dopo.
Dobbiamo ricordare,però,che il governo italiano di allora temeva,a torto o ragione(col senno di poi,secondo me più a torto che a ragione)che un'Italia fuori dall'euro si sarebbe spaccata,perchè si sapeva che il nord(soprattutto,il nord di metà anni 90',che non stava messo come quello attuale)aveva le carte in regola per stare nell'eurozona"carolinga",mentre il sud era messo in condizioni solo leggermente migliori della Grecia e del Portogallo(oggi sta peggio di entrambi,come è noto).
Dico di più:col senno di poi,lasciar fuori INIZIALMENTE Italia,Grecia e Portogallo sarebbe stata la scelta migliore.
Soprattutto noi italiani,che siamo orgogliosi,dopotutto,vistici lasciare fuori dall'uscio(magari con la Spagna dentro!)ci saremmo messi a lavorare come le bestie e giù di riforme strutturali,per non farci umiliare.
Altro che euro-amaca:poichè siamo spesso cape scariche ma anche geniali,un pò furbi un pò fessi(montanellismo),scommetto che in pochi anni,così come nel dopoguerra nel giro di poco abbiamo ricostruito un Paese,avremmo recuperato ogni gap strutturali e nell'euro ci saremmo entrati non da asini ma da gente che si era fatta un sedere a gobba di cammello.
Purtroppo l'abbandono della linea-Kohl è stata un guaio sia per l'euro che per l'europeriferia.
Ultima modifica di Josh; 26/02/2014 alle 19:10
Segnalibri