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  1. #17771
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da original pio Visualizza Messaggio
    quello che tu chiami cesso io lo chiamo giusto riposo di chi si e' spaccato la schiena una vita....la vera latrina e' l'evasione
    Giusto riposo a spese altrui? Beh, bello per chi deve pagarlo, quel riposo.


  2. #17772
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da davide3 Visualizza Messaggio
    Io intendevo quelli che prendono poco. Certo, a quelli che prendono 6000 si potrebbe tranquillamente ridurre. Io però cambierei il sistema: toglierei ogni forma di contributi, e indirizzerei la gente ai fondi pensionistici privati. Però darei un reddito tipo di 750 euro a TUTTI quelli che hanno superato i 70 anni, o anche i 60 per quelli che hanno fatto lavori usuranti, e naturalmente anche agli invalidi. Insomma, a tutti quelli che NON POSSONO lavorare: sarebbe una pensione sociale estesa a tutti gli anziani e gli invalidi, anche a quelli ricchi. Però niente più pensioni comunemente intese.
    Altro argomento che meriterebbe centinaia di pagine di discussione...
    non so le statistiche, ma ho idea che l'Italia sia il paese con più invalidi (o presunti tali) al mondo o quasi, nonostante il clima ed il relativo benessere economico possano far intuire il contrario...

    Lasciando stare la parte di provenienza della fonte e supponendo la veridicità dei dati, è possibile che in italia ci siano il 4.6% di invalidi?

    INVALIDITA': QUESTE LE PENSIONI REGIONE PER REGIONE | L'Indipendenza Nuova
    Ultima modifica di verza81; 15/12/2015 alle 10:54

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  3. #17773
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Ecco, questo link forse è più attendibile, riporto i passi per me più significativi

    Invalidi falsi e dati veri - Corriere della Sera

    LE FALSE INVALIDITÀ - «Ci sono decine di migliaia di false, finte o non
    dovute pensioni di questo tipo: è necessario dare una stretta, con molta
    attenzione ai criteri di assegnazione e con controlli ben precisi.» In effetti
    l’ultima ondata di controlli effettuata dall’Inps (200 mila nel 2009) su mandato
    del Legislatore, ha portato alla revoca o al ridimensionamento di 18.840
    prestazioni assistenziali. Nel mucchio ci sono invalidità di percentuale
    inferiore a quanto precedentemente rilevato, invalidità insufficienti per
    raggiungere il diritto all’erogazione di provvidenze economiche, invalidità
    sufficienti ad ottenere l’assegno mensile ma non la pensione o l’indennità di
    accompagnamento e, infine, invalidità inesistenti. Il numero di prestazioni su
    cui si è inciso rappresenta il 17% dei controlli effettuati


    LA SPESA - «Gli assegni di invalidità, corrisposti alla bellezza di 2,7
    milioni di cittadini (quattro volte di più che in Francia e Germania).» «La
    spesa è letteralmente esplosa negli ultimi anni, arrivando ad oltre 16 miliardi
    di euro, un punto di prodotto interno lordo.»

    L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO - «Vi è stata negli ultimi anni
    un’esplosione ingiustificata e inspiegabile nella concessione dell’indennità ci
    accompagnamento.»

    Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
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  4. #17774
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
    Ecco, questo link forse è più attendibile, riporto i passi per me più significativi

    Invalidi falsi e dati veri - Corriere della Sera

    LE FALSE INVALIDITÀ - «Ci sono decine di migliaia di false, finte o non
    dovute pensioni di questo tipo: è necessario dare una stretta, con molta
    attenzione ai criteri di assegnazione e con controlli ben precisi.» In effetti
    l’ultima ondata di controlli effettuata dall’Inps (200 mila nel 2009) su mandato
    del Legislatore, ha portato alla revoca o al ridimensionamento di 18.840
    prestazioni assistenziali. Nel mucchio ci sono invalidità di percentuale
    inferiore a quanto precedentemente rilevato, invalidità insufficienti per
    raggiungere il diritto all’erogazione di provvidenze economiche, invalidità
    sufficienti ad ottenere l’assegno mensile ma non la pensione o l’indennità di
    accompagnamento e, infine, invalidità inesistenti. Il numero di prestazioni su
    cui si è inciso rappresenta il 17% dei controlli effettuati


    LA SPESA - «Gli assegni di invalidità, corrisposti alla bellezza di 2,7
    milioni di cittadini (quattro volte di più che in Francia e Germania).» «La
    spesa è letteralmente esplosa negli ultimi anni, arrivando ad oltre 16 miliardi
    di euro, un punto di prodotto interno lordo.»

    L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO - «Vi è stata negli ultimi anni
    un’esplosione ingiustificata e inspiegabile nella concessione dell’indennità ci
    accompagnamento.»
    Basterebbe costringere tutti i percettori ad una verifica in strutture credibili (es. ospedali militari), pena il decadimento della pensione. Chissà perchè non si fa...


  5. #17775
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Sai qual è il "bello" di fondo delle tue note tecniche? È che tu continui ad ignorare il fatto che c' è gente come Adri ed il sottoscritto che ha decine di anni di contributi versati e che ha comunque una prospettiva di dover lavorare per altre decine di anni . E probabilmente non basterà comunque. Ti garantisco che 35 anni (di cui 33 con versamenti) sono già un bel carico. Ancora più bello con la prospettiva di allungarsi per altri venti o venticinque. E pensa ai 44 di Adri.
    Ma a quelli come te frega una Cippa.
    Questo lo dici tu.Ma a me interessa la sostenibilità del sistema.A te no?La spesa previdenziale italiana è elevatissima: maggiore di quella tedesca nonostante la simile composizione demografica, e molto maggiore di quelle britannica e spagnola. Soltanto la Francia fa eccezione, soprattutto considerando l'età relativamente bassa della popolazione. Risolvere questo problema libererebbe una quantità enorme di risorse per far ripartire il paese: si potrebbero mettere in sicurezza i conti pubblici e ridurre la pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese, che in Italia è a livelli insostenibili. È però verosimile che le riforme necessarie siano incostituzionali: la Costituzione sembra infatti difendere i percettori di rendita contro i lavoratori e in generale contro coloro che producono ricchezza.

    I dati degli ultimi anni non sono affatto confortanti: lo squilibrio tra contributi e prestazioni ottenute è ancora la norma per moltissime nuove pensioni, col risultato che il carico contributivo sulle future generazioni continua a diventare sempre più iniquo: secondo uno studio di Fabrizio e Stefano Patriarca, delle pensioni maturate a partire dal 2008 circa il 30% delle prestazioni sono ingiustificate rispetto ai contributi. In meno di cinque anni, quindi, la spesa previdenziale “scoperta”, e quindi a carico delle future generazioni, è aumentata di circa 6 miliardi. Ci sono poche opzioni di policy per sbloccare i quasi 5 punti di PIL di spesa previdenziale in eccesso nel breve termine: vale però la pena provarle tutte. È possibile ricalcolare le pensioni secondo il contributivo, calcolare le nuove pensioni con il contributivo, ridurre la rivalutazione delle pensioni con l'inflazione, oppure modificare il mix fiscale tra imposte sui redditi e altre imposte che insistono sui produttori di ricchezza (come i contributi, l'IRAP, l'IRES...) a favore delle prime.
    Ma la sintesi della risposta te l'ha data il Bassini.

  6. #17776
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Sì, e poi? Sono già i più alti del mondo occidentale.
    Se viene tagliata la parte corrispondente delle imposte sarebbe cosa ottima. Le imposte diminuiscono di X e i contributi aumentano di X, in modo che l'imposizione (fiscale e pensionistica) resti invariata ( non son mica masochista!)
    Lou soulei nais per tuchi

  7. #17777
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Ho sentito parlare di sistema cileno che sarebbe utile.
    So che si mettono i contributi della pensione in dei fondi, ma non so come funziona esattamente, mi devo documentare meglio
    A me il sistema cileno piace molto.Non da oggi e non solo per le pensioni.

    Riforma delle pensioni? Basta copiare il Cile - Linkiesta.it

  8. #17778
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Se viene tagliata la parte corrispondente delle imposte sarebbe cosa ottima. Le imposte diminuiscono di X e i contributi aumentano di X, in modo che l'imposizione (fiscale e pensionistica) resti invariata ( non son mica masochista!)
    Sì ma ragazzi, l'imposizione deve scendere, altro che restare invariata. Il risultato dell'imposizione attuale vediamo benissimo qual è.


  9. #17779
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Sì ma ragazzi, l'imposizione deve scendere, altro che restare invariata. Il risultato dell'imposizione attuale vediamo benissimo qual è.
    Eh, ma sappiamo benissimo a cosa è dovuta l'imposizione folle che abbiamo
    Lou soulei nais per tuchi

  10. #17780
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    A me il sistema cileno piace molto.Non da oggi e non solo per le pensioni.

    Riforma delle pensioni? Basta copiare il Cile - Linkiesta.it
    Abbiamo capito Josh

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