Mah,mi sembra lapidaria come conclusione:l'identità veneta esiste eccome,dai tempi della Serenissima.
Quanto ai semialfabeti da osteria,ci saranno anche quelli fra i secessionisti ma succede in tutto il mondo,non è quello il punto.
Poi io la penso diversamente: una Catalogna indipendente (ma vale pure per le Fiandre) in un'Europa molto integrata avrebbe senso eccome,sarebbe una bella mazzata per una costruzione obsoleta come lo Stato-nazione.Il problema è che la praticabilità di queste soluzione è molto,molto incerta per i contraccolpi che ci sarebbero.Ma non ci penso nemmeno ad etichettare veneti,catalani e scozzesi come ubriaconi.Per me lo sono molto di più i sovranisti-nazionalisti che pensano che siamo ancora nel 1930.
Le questioni aperte, al di la degli slogan, restano praticamente tutte ancora, e vedremo aprirsene di nuove nei prossimi mesi.
Credo che dovremo conviverci per qualche anno, e alla fine del processo credo che avremo non solo una UK diversa, ma una EU diversa.
Questo articolo descrive un po tutto il quadro generale:
Britain after Brexit: Lionel Barber’s lecture in Tokyo
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Dipende dal fatto che la protesta anti-sistema è incarnata da due forze che non puntano alla secessione ma individuano due o tre capri espiatori che oggi capitalizzano il consenso: l'immigrazione e l'UE.
Il periodo in cui si poteva puntare con successo ad una secessione sono stati i secondi anni 90',prima dell'entrata dell'Italia nell'euro.
Non ci vedo assolutamente nessuna mazzata agli stati nazione in un'evoluzione di questo genere, anzi, ci vedo la loro affermazione più esasperata, stantia e retriva.
Anzi, trovo che proprio l'affermazione di simili movimenti sia esempio del fatto che in Europa lo stato nazione è ancora ben lontano dal morire ed è ancora una parte determinante della vita e dell'identità delle persone.
Poi sì, il Veneto ha un'identità, come la Liguria, la Toscana o la Calabria. Quindi?
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Eh si, poi noi in Italia il treno lo abbiamo visto passare, e abbiamo assistito all averlo perso deliberatamente. Mi riferisco agli anni cruciali post euro, diciamo 2002-2008, quando non abbiamo fatto seriamente quelle riforme strutturali che tutti in EU ci urlavano di fare, e poi fatte in parte, tardi e in fretta con la pistola puntata alla tempia da Monti in poi. Adesso siamo tutti qui a cullarci di essere saldamente in EU, e a gufare perche il UK faccia il tonfo piu forte possibile. Tipica mentalita italiana, di chi sta tre metri sottacqua con un masso legato ai piedi e aspetta di vedere annegato chi é appena caduto nel lago, senza chiedersi neanche se quello sappia nuotare oppure no.
Insomma, di fronte a ogni eventuale cambiamento nella struttura dell EU, che verrebbe innescato inevitabilmente dalla brexit nei prossimi 3-5 anni, siamo noi fra i piu deboli ed esposti a subire i maggiori impatti sotto tutti i punti di vista, politico, economico, sociale. Questo francamente mi preoccupa molto più del grande tonfo che "potrebbero" fare altri.
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Perché pensi a cambiamenti? Riformarsi pare essere l'ultima cosa che l'EU sia intenzionata a fare, purtroppo.
Quindi mi dai una spiegazione logica del perchè il Veneto non dovrebbe secedere se la sua popolazione lo vuole secondo te?
Perchè Roma ha bisogno disperato dei soldi degli imprenditori e dei lavoratori del NE per spremerli di tasse (mentre guarda caso secondo tutti i dati le regioni del sud sono quelle in cui c'è maggiore evasione...ma mai andare a toccare da quelle parti eh) e mantenere l'esercito di forestali, impiegati pubblici e simili?
Ma non riguarda mica solo il Veneto il discorso. L'autodeterminazione dei popoli è un principio generale. Se oggi tutte le 20 regioni italiane decidessero ognuna di secedere dallo stato centrale (scritto volutamente con la minuscola) e formare uno Stato per conto proprio con poteri propri (ad esempio lo stato Emilia-Romagna o lo stato Lazio)...chi sei tu o chi sono io, Federico Tagliavini, per poter dire che non hanno ragione? E che problema da a te più che altro?
E' per caso un dogma scolpito nella pietra quello degli Stati nazione così come sono ora? Nella Storia i confini degli Stati sono mutati SEMPRE...vuoi forse dirmi che invece, per via di qualche sconosciuto motivo, i confini attuali dell'Italia devono rimanere tali e quali quelli che sono ora fino a tempo indeterminato? E perchè mai?
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Ma va bene tutto, basta che
a) non mi si parli di "popolo", ché i popoli veri sono altri;
b) non ci si inventi spiegazioni culturaliste assurde e senza senso per quelle che alla fin fine sono motivazioni di carattere economico e basta (altro discorso se si parla di posti come la Scozia, per l'appunto);
c) non mi si venga a dire che si tratta di un superamento dello stato nazionale centrale ottocentesco e bla bla bla e che è il sintomo dell'affermazione di un nuovo paradigma politico, perché è altrettanto assurdo e senza senso.
A margine, passaggi come questo:
non mi piacciono per niente. La retorica per cui c'è una parte di paese in cui si lavora di più, per cui un territorio mantiene un altro e lo fa vivere sulle sue spalle grazie al suo duro lavoro, non la voglio commentare. ; )Perchè Roma ha bisogno disperato dei soldi degli imprenditori e dei lavoratori del NE per spremerli di tasse (mentre guarda caso secondo tutti i dati le regioni del sud sono quelle in cui c'è maggiore evasione...ma mai andare a toccare da quelle parti eh) e mantenere l'esercito di forestali, impiegati pubblici e simili?![]()
Ultima modifica di nevearoma; 15/10/2016 alle 14:49
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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