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  1. #20381
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Non sono d'accordo su alcune cose.
    Avendo fatto agraria, conosco le problematiche dell'agricoltura.
    Non è affatto vero che il biologico è fuffa, assolutamente no, costa di più perchè si usano metodi si con nemici naturali e simili, ma che sono un po' più costose..
    Le quote di produzione, sono state abolite da anni, dato che sono cambiate le circostanze economiche e non solo.
    Per il resto, i sovranisti forse non sanno che chi tutela molti prodotti tipici italiani è proprio l'UE (marchi DOP e IGP, di cui l'Italia da sola ne detiene il 25% del totale dell'Unione)
    Quoto

  2. #20382
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Il PIL di Bratislava è sostanzialmente PIL di Vienna e in più è PPA, il che lo rende un dato ancor più fuffoso, a meno che tu non creda davvero che Bratislava sia più ricca di Londra o Stavanger. Nei fatti il cittadino medio di Bratislava non è più ricco del calabrese medio.
    Poi indubbiamente la Slovacchia sta crescendo bene al momento, come anche la Polonia o l'Ungheria o i paesi baltici, ma rimane quel paese dove tedeschi e austriaci delocalizzano per via del costo del lavoro (ergo anche stipendi) più che dimezzato. Rimane anche molto arretrato in tutto ciò che riguardi l'innovazione e l'alta tecnologia, pertanto una volta esaurita la spinta dei prezzi bassi e dei fondi europei gratis gli sarà molto difficile continuare a crescere ai ritmi attuali. Personalmente dubito che raggiungerà mai l'Europa ricca; al massimo la sua periferia, come appunto il Portogallo (o l'Italia).
    In più la Slovacchia è anche arretrata socialmente. Preferisco di molto, come diceva Paxo, la Slovenia o la Repubblica Ceca.
    La Slovenia è partita anche da una situazione diversa: a fine anni 80', era l'unica repubblica federata nell'allora Jugoslavia ad avere un PIL procapite relativamente alto,paragonabile a quello spagnolo e superiore a quelli di Grecia e Portogallo,per non parlare degli stati meridionali della Federazione jugoslava(ma già la Croazia era molto dietro i livelli sloveni e la distanza è rimasta sostanzialmente immutata).
    Altra storia la Slovacchia,area depressa di uno Stato quale la Cecoslovacchia,che nel 1989 era sì il meno povero di quelli del COMECON ma era lontano anche solo dai livelli di PIL del Portogallo(mentre negli anni 30' del secolo scorso,spulciando Wikipedia,vien fuori che stava molto meglio della Spagna).
    Insomma,livelli di partenza molto diversi.
    Ah,a proposito,l'Irlanda del sud nel 1989,guardando i dati,era dietro la Spagna e non molto avanti a Grecia e Portogallo.Oggi,a livello procapite guarda dall'alto in basso la Germania.
    Ma questa è un'altra storia ancora.

  3. #20383
    Vento teso L'avatar di asxo.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Intanto sale la tensione tra il governo britannico e i movimenti indipenditisti scozzesi e nordirlandesi. La May ha cercato di arrabbattere un discorso sull'unione di 4 nazioni, alquanto ridicolo considerando la Brexit.

    Irlanda del Nord, storico risultato degli indipendentisti dello Sinn Fein guidati da Michelle O'Neill - Repubblica.it
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  4. #20384
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    La Slovenia è partita anche da una situazione diversa: a fine anni 80', era l'unica repubblica federata nell'allora Jugoslavia ad avere un PIL procapite relativamente alto,paragonabile a quello spagnolo e superiore a quelli di Grecia e Portogallo,per non parlare degli stati meridionali della Federazione jugoslava(ma già la Croazia era molto dietro i livelli sloveni e la distanza è rimasta sostanzialmente immutata).
    Altra storia la Slovacchia,area depressa di uno Stato quale la Cecoslovacchia,che nel 1989 era sì il meno povero di quelli del COMECON ma era lontano anche solo dai livelli di PIL del Portogallo(mentre negli anni 30' del secolo scorso,spulciando Wikipedia,vien fuori che stava molto meglio della Spagna).
    Insomma,livelli di partenza molto diversi.
    Ah,a proposito,l'Irlanda del sud nel 1989,guardando i dati,era dietro la Spagna e non molto avanti a Grecia e Portogallo.Oggi,a livello procapite guarda dall'alto in basso la Germania.
    Ma questa è un'altra storia ancora.
    La Croazia non la vedo messa tanto male nonostante il pil pro capite basso, stanno migliorando molto le infrastrutture, basta guardare la rete autostradale del paese, poi può contare sul turismo e per quel poco che può valere guardando con Google maps anche le abitazioni sono in buone condizioni rispetto ad altri paesi dell'est e molte di nuova costruzione, non c'è quel degrado di paesi tipo Romania o Bulgaria. Poi è un paese con solo 4 milioni di abitanti, può crescere in fretta.

  5. #20385
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da asxo. Visualizza Messaggio
    Intanto sale la tensione tra il governo britannico e i movimenti indipenditisti scozzesi e nordirlandesi. La May ha cercato di arrabbattere un discorso sull'unione di 4 nazioni, alquanto ridicolo considerando la Brexit.

    Irlanda del Nord, storico risultato degli indipendentisti dello Sinn Fein guidati da Michelle O'Neill - Repubblica.it
    Rischio di guerra sia in Scozia che in Nord Irlanda?
    Non so quanto la May sia disposta a fare come Cameron fece in Scozia con il referendum.
    L'UE in questo caso gli conviene mettersi dalla parte di Belfast e di Edimburgo, contro Londra

  6. #20386
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Se ci fosse un referendum nell'Irlanda del nord gli unionisti vincerebbero col 70% se non di più. Addirittura secondo alcuni sondaggi sono più gli inglesi e gli irlandesi a volere la riunificazione dell'Irlanda che i nordirlandesi. Mi sa che vi fate troppi film
    Ultima modifica di nevearoma; 04/03/2017 alle 19:02
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  7. #20387
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Se ci fosse un referendum nell'Irlanda del nord gli unionisti vincerebbero col 70% se non di più. Addirittura secondo alcuni sondaggi sono più gli inglesi e gli irlandesi a volere la riunificazione dell'Irlanda che i nordirlandesi. Mi sa che vi fate troppi film
    Ma,al di là di queste puntualizzazioni su singoli aspetti della questione,si può avere una tua opinione sulla Brexit o su qualunque altra questione o no?

  8. #20388
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Se ci fosse un referendum nell'Irlanda del nord gli unionisti vincerebbero col 70% se non di più. Addirittura secondo alcuni sondaggi sono più gli inglesi e gli irlandesi a volere la riunificazione dell'Irlanda che i nordirlandesi. Mi sa che vi fate troppi film
    Si, però il mio punto che esprimevo era un'altro, la May secondo te concederà di tenerlo come ha fatto Cameron in Scozia?
    Oppure pensi che a una richiesta del governo locale nordirlandese non invierà i carri armati come fece la Tachter con le Falklands?

  9. #20389
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da paxo Visualizza Messaggio
    La Croazia non la vedo messa tanto male nonostante il pil pro capite basso, stanno migliorando molto le infrastrutture, basta guardare la rete autostradale del paese, poi può contare sul turismo e per quel poco che può valere guardando con Google maps anche le abitazioni sono in buone condizioni rispetto ad altri paesi dell'est e molte di nuova costruzione, non c'è quel degrado di paesi tipo Romania o Bulgaria. Poi è un paese con solo 4 milioni di abitanti, può crescere in fretta.
    Sicuramente sta meglio di Romania e Bulgaria ma,ripeto,stava meglio di loro anche negli anni 80'.
    Nella ex Federazione Jugoslava le gerarchie sono rimaste grossomodio invariate: la Slovenia è su standard vicini all'Europa occidentale,la Croazia è in una situazione intermedia(diciamo che sta come le regioni del sud Italia,per molti aspetti ed ha pure una mafia abbastanza potente),il Montenegro è in crescita ma è ancora povero in termini europei,la Serbia ha iniziato a riprendersi in questo decennio,la Macedonia e soprattutto il Kosovo sono ancora molto,molto poveri.

  10. #20390
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Garg Visualizza Messaggio
    Ungheria e Romania messe in mora dall'Ue per protezionismo alimentare

    Un pensiero va ai nostri agricoltori, allevatori, che chiudono o portano avanti le loro aziende a stento
    Quale nazione al mondo devi farsi dire cosa e come proteggere un prodotto nazionale?!
    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    La politica agricola (PAC) della UE è una delle peggiori, e più costose, sciagure ereditate dalla CEE. Tuttavia non è certo una sciagura iperlibbberista, al contrario: è la sciagura del dirigismo economico e degli aiuti di stato. A qualcuno volutamente sfugge, che le regole europee non sono basate sulla giungla del libero mercato, ma sono in questo caso molto più simili alle quote di produzione assegnate anche nel vecchio COMECON (lì pure nell'industria ecc.) In pratica, le quote esistono prima di tutto perché si vogliono evitare eccedenze sui mercati, con conseguenti ribassi dei prezzi che ucciderebbero localmente quel settore (ma farebbero bene ad altri produttori e al portafoglio dei consumatori); ed in secondo luogo, per dare a tutti i paesi europei una quota parte nelle produzioni agricole. L'Italia è inoltre il secondo destinatario di aiuti finanziari europei al settore primario, dopo la Francia:

    https://ec.europa.eu/agriculture/sit...-per-ms_en.pdf

    Certo è anche facile dimenticare che l'agricoltura italiana è quella che:
    - produceva vino al metanolo;
    - imboscava le vacche da latte per ragioni fiscali, e poi protestava perché le quote latte assegnate erano troppo piccole (Nord);
    - fa largo utilizzo di manodopera in condizioni di semi-schiavitù (Sud);
    - adultera l'olio d'oliva con olii esteri, dato che la produzione dello stesso è la metà del consumo nazionale e quindi dovremmo smetterla di usare tanto olio se lo volessimo al 100% made in Italy, ma poi ci tiene a dichiararlo italiano e dagli addosso all'olio tunisino che è solo una piccola quota (ed un importante aiuto finalmente non regalato a qualche dittatore o oligarca africano);
    - si è inventato la palese fuffa del biologico, che in gran parte è solo un aumento di prezzo per prodotti normalissimi;
    - crede a palesi superstizioni di manzoniana memoria, con relativa caccia agli untori, vuoi di OGM vuoi di malattie degli olivi ecc.
    Comunque sia,nessun economista che sia un minimo accreditato nel consensus internazionale,compresi i keynesiani moderati come Roubini' ed i neokeynesiani come Fitoussì, ritiene che il mercato comune europeo abbia danneggiato i singoli Paesi,che si tratti della nordica Finlandia o dell'Italia o della Grecia.
    Questa è un'idea che portano avanti non gli economisti(salvo eccezione isolate come Brancaccio,la Napoleoni,la Undiemi e Borghi ,che insegnano in piccole università che nelle classifiche internazionali non vedi neanche se usi il telescopio) ma alcuni partiti politici antisistema.
    I dubbi riguardano non l'adesione all'UE ma all'euro,che secondo una scuola di pensiero è una moneta inadatta al sud Europa perché troppo forte o,per altri aspetti,è stata adottata senza creare meccanismi adeguati meccanismi di gestione(Banca Centrale Federale) e di compensazione(trasferimenti dai Paesi core a quelli periferici).
    Ma questo riguarda l'euro.L'UE è considerata complessivamente un successo per gli aspetti che riguardano le libere circolazioni ed il mercato comune(ben lungi dall'essere completato),che però da qualche anno sono minacciati dal'azione congiunta delle migrazioni,dei protezionismi nazionalistici e dei rigurgiti xenofobi.

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