Vuol dire che le aziende avevano bisogno di sfoltire gli organici e hanno approfittato dei prepensionamenti mandando a casa qualche anno prima del tempo i lavoratori più vecchi, quindi più costosi e improduttivi
In un sistema contributivo puro l'età di pensionamento è irrilevante, lo scandalo è che siamo ancora con sistema misto retributivo/contributivo
Su questo argomento siamo allineati io farei contributivo per tutti, anche come forma di ammortizzatore sociale se un perse il lavoro oltre i 50 anni è non riesce ad entrare nel mondo del lavoro la disoccupazione, gli darei la pensione in base ai contributi versati che ne pensi
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Il sistema contributivo è l’unica alternativa sostenibile per le pensioni, a meno che da domani non parta una crescita economica tale da assorbire il buco di bilancio che si crea col retributivo (credo, poi non so quantificare il tasso di crescita). Prima o poi, volenti o nolenti, dovranno ficcarselo tutti in testa.
Sulla perdita di lavoro a 50 anni e una pensione sul contributivo beh... avendo davanti almeno 30 anni di vita ancora ne verrebbe fuori una veramente irrisoria.
Almeno bisognerebbe arrivare a 50 anni di età con almeno 25 anni di contributi, certo non è che una persona prenderebbe molto, ma se non riesce a ritrovare un un'impiego, potrebbe essere una soluzione.
Credo che in Perù già ci sia qualcosa di simile.
Per quanto riguarda il contributivo per tutti, ma anche per chi già percepisce una pensione con contributi non versati, sia l'unico sistema per evitare la bancarotta del paese
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Con tutto il rispetto possibile, questa è una cagata colossale.
In un sistema contributivo puro E A CAPITALIZZAZIONE forse sarebbe irrilevante.
Ma in un sistema a ripartizione, che vuol dire che le pensioni di chi è in pensione OGGI sono pagate da chi lavora OGGI, l'età di pensionamento conta eccome: diminuire l'età pensionabile vuol dire contemporaneamente aumentare il numero di pensione E diminuire il numero di coloro che le pensioni le pagano. Il che vuol dire coprire gli inevitabili buchi con la fiscalità generale, leggasi aumentare le tasse o tagliare i servizi che tanto bene fa al sistema economico...
'sta cosa bisognerebbe tatuarsela sulla braccia, sulle gambe e in fronte in modo da non dimenticarsela mai.
Poi che certe a aziende, in particolare al sistema bancario, la cosa abbia fatto comodo non ci piove. Tanto paga pantalone...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Sì ma dimentichi che nel contributivo chi va in pensione prima prende proporzionalmente di meno. Vengono a mancare i suoi contributi che verranno rimpiazzati da un giovane, e se il posto mancante non viene coperto vuol dire che le aziende stanno risparmiando costi su lavoratori inutili e tali risparmi in futuro potranno essere reinvestiti per nuove assunzioni.
Che poi non basti lavorare fino a 62 anni con un'aspettativa di vita di 83 anni sono d'accordo, 40 anni di contributi (se va bene) non sono sufficienti per camparne altri 20 di rendita
La butto lì non capendoci molto: e se invece si diminuisse l'importo delle pensioni? Non so bene come funziona ma gli importi mi sembrano in generale abbastanza alti, anche più dello stipendio che si aveva prima del pensionamento.
A me , per dire, se fossi un 50enne senza figli starebbero bene pure 500 euro di pensione fosse possibile, ma penso che non ci si arrivi nemmeno con il contributivo e con il sistema attuale non ti verrebbe certamente permesso.
Se facessero il contributivo puro anche per chi è già in pensione vedi che si risolverebbero tanti problemi.
Ma non si può fare perché sono diritti acquisiti, anche io però quando ho cominciato a lavorare mi era stato detto che dopo 35 anni e sei mesi sarei andato in pensione, cioè adesso che ne ho 57, invece devo lavorare nel peggiore dei casi anche altri 10 anni
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Questo articolo ha 2 anni e mezzo ma fa capire la situazione attuale, consiglio la lettura. E' roba che si dovrebbe studiare a scuola
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