sono d'accordo che è un bene la "crisi" (che per me non è una vera crisi) perchè non possiamo assolutamente continuare a svilupparci nel benessere, ci bruciamo tutti nel giro di pochi decenni. Ecco perchè pensavo che tutto questo sia VOLUTO. Diciamo solo che è rallentato quel boom insostenibile degli anni passati
Marco Fioschini
L'oscurità cela quel che di giorno puoi vedere. La luce cela quel che di notte puoi ammirare: l'immenso.
è proprio quello che sto dicendo, però non si può nemmeno pretendere che che gli altri popoli non lo facciano. quindi diventa una guerra a chi si sviluppa prima e a chi conquista per primo maggior fonti energetiche e tecnologiche. insomma sempre la solita storia dell'umanità.
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d'accordo, ma anche se rallentiamo noi, accellerano gli altri; e gli altri fanno forse acora più paura perchè sono tanti, come anche dicevi: un miliardo e 350 mila persone in Cina, un miliardo e 200 mila in India e "solo" 200 milioni di persone in Brasile. secondo me non è che la crisi sia voluta, è che la crisi è dovuta.
la soluzione potrebbe arrivare tra tanto tempo.. con una società che ora potremmo definire utopistica, in cui non ci saranno più divisioni di lingue, religioni e nazioni. da qui si potrebbe iniziare a fare un controllo delle nascite. per esempio le femmine potrebbero avere per un periodo che so, di 100-200 anni, solo un bambino. significa che ogni 50-70 anni la popolazione della Terra dimezzerebbe. in questo modo si potrebbe raggiungere un equilibrio energetico che favorirebbe anche il pianeta, inteso come -GW.
oppure magari nei prox 20 anni scopriremo una fonte di energia incredibilmente ricca e a basso costo (magari la fuisione), ed avremo le possibilità di eliminare i gas serra e di iniziare a colonizzare Marte, or something else...
\sk\
Quello che si fa qui mi sembra un discorso abbastanza vago.Il tenore di vita raggiunto dall'occidentale medio è il frutto di 250 anni di lotte sorrette da un valore etico molto forte,lotte che hanno sempre teso alla redistribuzione del reddito-ricchezza prodotti.Questo sistema di redistribuzione si è indebolito e interrotto negli ultimi 30 anni,dapprima lentamente,poi in modo più marcato.L'aumento di produttività del lavoratore occidentale medio degli ultimi 30 anni,che è stato enorme,principalmente per fattori tecnologici,non si è tradotto che in minima parte i aumento di tenore di vita.Questo probabilmente perchè tutto il sistema prima girava in un sistema chiuso,o semichiuso,mentre oggi non lo è più,con i grandi paesi ormai emersi e con le loro economie.Certo come dite voi il tenore di vita come il nostro è probabilmente insostenibile per l'ecosistema se esteso al resto della popolazione mondiale,ma a questo punto io accetto di abbassare considerevolmente il mio tenore di vita solo in cambio del riappropiarsi del mio tempo.Tradotto,non voglio più impiegare 10 ore al giorno della mia vita all'interno di un orrida fabbrica cancerogena,ma limitare questo tempo a sole 3--4 ore ad esempio,più che sufficienti a garantire un sistema produttivo che sostenga il mio calo di risorse,mio e della collettività,stante un'adeguata redistribuzione della ricchezza appunto.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
La crisi è anche dovuta al fatto che se si sviluppano nuove potenze, è ovvio che le vecchie ne risentano
il mio "voluta" è proprio perchè tutti i provvedimenti economici colpiscono sempre e soprattutto il ceto medio - basso, a rapporto con gli agiati sono colpiti più duramente. Sono proprio loro che devono rallentare lo sviluppo demografico ovvero la maggioranza delle persone.
Marco Fioschini
L'oscurità cela quel che di giorno puoi vedere. La luce cela quel che di notte puoi ammirare: l'immenso.
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