Però a livello planetario c'è,ad esempio,l'Africa sub-sahariana che ha tassi di natalità elevatissimi(e pure tassi di mortalità elevati..)
dovuti prevalentemente a questioni socio-culturali.Insomma,pur avendo il 28% restano realtà economicamente in crisi.
Naturalmente una forza umana di questa dimensione può spostare gli equilibri se cambia il sistema(ed il vento).
Una delle preoccupazioni dei paesi del Mediterraneo(e dell'Italia in primis) è proprio la gestione dei futuri flussi migratori.
Questi sono ancora acqua. Se sarà in grado di gestire ciò(ma è difficile..a volte si criticano i governi ma l'Italia non deve essere per forza
paragonata agli altri paesi.Ogni realtà ha situazioni geo-economiche diverse) allora si potrà avviare un melting pot positivo anche per l'economia.
Nel mondo ci sono realtà che hanno popolazione in aumento ed economia in crescita. India,Cina...ma è delicato come
meccanismo. Non si può creare l'equazione "tasso di natalità basso= causa della crisi" o viceversa.
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...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Ho come l'impressione che o ti sei fermato al 1° post oppure stai leggendo al contrario la correlazione tra fertilità e benessere.
Aspetta che lo ripeto: se con "crisi" si intende la crisi economica degli ultimi 3 anni non c'entra una beata fava con la fertilità nè come causa nè come effetto.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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Sì, quasi. La suddivisione in quintili è troppo grezza per i miei gusti.
Però quel grafico mi ha attivato delle connessioni sinaptiche e sono riuscito a trovare questo (pdf), dove è chiara la correlazione positiva fra status (e guadagno) e fertilità, ma solo per maschi, superato un certo livello.
Quando avrò tempo cercherò ancora.
Settantasette pagine di modellistica, per chi mi hai preso? Non ci devo fare un dottorato su questa cosa.
Comunque grazie.![]()
scusate ma secondo me non avete capito dove sta il problema: la crisi è energetica. non c'entrano i soldi, o la sovrappopolazione. se un bambino americano consuma energia tanto quanto 1000 bambini indiani, il problema della sovrappopolazione indiana non esiste. se gli indiani consumassero energia tanto quanto ogni americano, il mondo finirebbe in breve tempo, con le attuali fonti energetiche che abbiamo.
Altra cosa: l'uomo è superiore alla Natura. Anche se è un prodotto di essa, l'uomo è creatore stesso della Natura. Però non tutti gli uomini sono allo stesso livello di comprensione di loro stessi, perchè sono rimasti indietro ed usano la parte del cervello umano rettile, che impedisce loro di creare, cioè di avere idee nuove. Questi uomini, che sono la maggior parte delle persone, sono ipnotizzati; vivono creando il loro stesso incubo, che è la crisi, ed è reale per tutti - appunto perchè l'uomo è co-creatore della complessità dell'universo.
Noi siamo più che testimoni, noi siamo più che vittime, ma la Natura ci favorisce, perchè anche la lei tende a favorire e creare sempre maggior complessità. Noi rappresentiamo la complessità animale, plus culture, plus language, plus high technology, etc.. (cit.)
edit: per fine del mondo, intendo fine della società e del benessere umano così come l'abbiamo creato. la Terra ovviamente non morirà per colpa nostra, ma non è detto che la Terra o l'universo, ad un certo punto ritenga che è ora di passare ad un livello di complessità maggiore e quindi di far estinguere la razza umana a favore di una specie maggiormente evoluta, cioè maggiormente complessa. questo processo è standard e si svolge da quando esiste la vita (vedi la fine dei dinosauri). ma io non sono così pessimista perchè l'uomo è una specie appena nata e riuscirà a salvare se stesso e a conquistare anche altri mondi.
Ultima modifica di debris74; 02/12/2011 alle 19:42
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
tradotto significa che la crisi è una crisi della coscienza collettiva umana. cioè il consumo sempre maggiore di energia deriva dal desiderio umano di potere, che non è un desiderio di creare maggior complessità, come vorrebbe la Natura. E' un desiderio di dominio, un revival arcaico e ricorrente che è partito dagli antichi egizi o anche prima, passando poi dall'impero romano, da quello della chiesa, dal nazzismo, dal comunismo etc.. ora c'è il capitalismo, ma è sempre lo stesso problema, che è interno a tutti noi.
\sk\
Una puntualizzazione, forse solo linguistica, relativa al primo paragrafo. Il cittadino medio americano non e' piu' stato in grado di pagare il mutuo perche' qualche promoter bancario gli ha consigliato --- e concesso --- di accendere un mutuo, all'inizio, o di rifinanziarlo, nel proseguio, nonostante le effettive capacita' di ripagare tale mutuo fossero a tutti gli effetti insoddisfacenti.
Tanto, come giustamente scrivi nel secondo paragrafo, la banca mica si teneva il mutuo a bilancio. Lo impacchetava in un CDO e lo tagliuzzava a pezzetti rivendendone alcuni (molti, in verita') come tripla A.
Insomma, e' vero che se l'idraulico del Kansas avesse pagato il suo mutuo non saremmo arrivati a questo punto, ma e' anche vero che se l'idraulico del Kansas lo ha acceso questo mutuo, e' in gran parte colpa di malcelati delinquenti che lavoravano per il settore finanziario.
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#NousAvonsDéjàGagné
questo è quello che intendevo... si parla sempre e solo di SOLDI. quando i soldi non c'entrano nulla. siamo accecati ed ipnotizzati da questi soldi. soldi e fare ancora più soldi. siamo angosciati da questa cosa: abbiamo bisogno di soldi per pagare il mutuo, per sfamare i figli, etc... quindi ci ammazziamo a vicenda per farli. per colpa di questo, scommetto il mio ass che nessuno ha capito nulla di quello che ho scritto, quando uomini leggermente più consapevoli, già 100 anni fa avevano detto tutto:
non sò se qualcuno oggi ha visto il servizio del tg1 che cade proprio a fagiuolo, le famiglie stanno gradualmente cambiando, la famiglia, così come concepita una volta con figli, si è ridotta del 10%.
Sono d'accordo con voi ma non possiamo paragonarci ai paesi molto meno agiati di noi dove è la mal-istruzione nel fare le cose a creare quell'esplosiva natalità.
Noi siamo un paese istruito in confronto a loro, non abbiamo certo i loro tassi di mortalità. Ecco l'esplosione demografica dei paesi più agiati, compreso il nostro, dove un surplus di benessere creerebbe un effetto a catena dannoso con uno sviluppo della popolazione che non potrà essere tollerato dalla Natura. Siamo già al limite, cadono 100 mm e inondando i paesi..perchè? La cementificazione continua incontrastata, ogni volta si trova l'appiglio che non si poteva costruire in quella zona..già ma dove farlo se non è rimasto quasi più nulla?
Se il loro desiderio "quello dei capi" era di farci trovare la via del benessere l'avevano già fatto da tempo, sono loro che gestiscono leggi e moneta.
Marco Fioschini
L'oscurità cela quel che di giorno puoi vedere. La luce cela quel che di notte puoi ammirare: l'immenso.
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