Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
10/11/2008- ciao Alessandro sarei sempre nei miei ricordi.Ciao Tubolare
http://www.temiprimari.it/kelvin/gio...008/x_cris.htm
Sestriere 8/12/14
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Le ho vissute in maniera indiretta, ovvero una persona che mi è molto vicina ne ha sofferto per un paio di anni.
Il consiglio che vi posso dare è di gettare via l'idea per cui prendere dei farmaci è motivo di vergogna. Non si è pazzi se si prendono degli psicofarmaci. La mente soffre di patologie come il resto del corpo, nessuno si vergogna di prendere il domperidone quando ha mal di stomaco, nessuno si deve vergognare di prendere un ansiolitico.
I fiori di Bach, imho, fanno esattamente l'effetto di un bicchiere d'acqua.
Un buono psicologo, un buon psichiatra, il supporto farmacologico e il supporto di chi vi vuole bene. Passo per passo se ne esce, consci che non è come recuperare da un'influenza.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Togli imho :D
Comunque, sì, per vari motivi è ancora purtroppo diffusa l'idea che per guarire da disturbi di carattere psicologico basti "mettercela tutta" e che impegnandosi si possa "farcela da soli". Purtroppo non è così, ed anche fosse ci si metterebbe molto più tempo e si finirebbe per sprecare anche anni. Inoltre gli attacchi di panico alla lunga possono diventare molto invalidanti e per quello che ne so io le terapie si dimostrano in genere abbastanza efficaci, quindi conviene assolutamente provarci![]()
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
togli l'abbastanzaognuno ha i propri tempi di recupero ma tutti ne escono ovviamente con la psicoterapia e ansiolitici.
La cosa curiosa degli attacchi di panico che se uno si presenta al pronto soccorso all'80% non vengono riconosciuti come tali ma vengono trattati come semplici spaventi.
Questo è successo a me e a molti altri, difatti il dubbio che io soffrissi di crisi d'ansia ce l'ha avuto il neurologo che mi ha prescritto la cura di ansiolitici poi dopo la bellezza di 7 mesi con molti più bassi che alti mi sono deciso di andare dalla psicoterapeuta..
Sestriere 8/12/14
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la mia storia più o meno la sapete già anche se...
anche se devo aggiungere che gli ultimi mesi (da settembre fino a marzo) sono stati un po' un calvario
a settembre dò due esami (statistica e lfc)
venerdì c'è lo scritto di statistica, all'improvviso mi blocco e non ricordo le formule da usare, poi di colpo mi sblocco e riesco a concluderlo
lunedì sera escono i voti dello scritto: 24 e sono costretto a fare la parte orale dell'esame
il giorno dopo c'è lfc (parte di teoria, il laboratorio l'avevo già passato a luglio) 3 ore tremende con l'ultimo esercizio (grammatiche con attributi) incomprensibile... inutile dire che per l'orale di statistica non ho studiato un cavolo nel pomeriggio
mercoledì vado all'orale e vedo gli errori del compito, anzi gli orrori. cose stupidissime che però mi hanno tolto quei 3 punti necessari per togliermi dalle scatole l'orale
ok, vado dal prof, correggo gli errori dello scritto e ad un certo punto mi chiede gli intervalli di confidenza
panico totale, fino a dieci minuti prima li sapevo e poi... puff.... tutto sparito
non riuscivo neanche più a girare una frazione del tipo a/(b/c) \fp\\fp\
mi metto a piangere davanti al prof e a tutta la classe e prendo come scusa l'esame del giorno precedente
alla fine comunque il prof mi aumenta il voto da 24 a 25 visto che sono riuscito a correggere gli errori dello scritto
qualche giorno dopo esce il voto di lfc e lo passo per miracolo (quest'esame è composta da 5 parti, 4 di teoria + 1 di laboratorio; per passare il laboratorio occorre prendere almeno 15/30, per passare la teoria occorre passare ogni parte con almeno 10/20)
e l'ultima parte, quella sulle traduzioni e le grammatiche con attributi si conclude con un 10/20
alla fine totale dell'esame 20
bon passati i due esami mi rilasso un po' in vista dell'inizio delle lezioni ad ottobre
e ottobre è un altro mese cruciale
mi lascio con la ragazza che avevo a quei tempi (chiamarla fidanzata mi sembra un po' troppo... ci siamo visti 3-4 volte in 6 mesi...) per diversi motivi, ma la causa scatenante è stata una carezza che lei al momento gradiva ma che dopo 2 giorni mi ha provocato un ca**iatone
a quel punto, cadere dalle stelle alle stalle, passare dall'essere innamorato ad odiarla è stato un passo velocissimo e le ho rinfacciato tutto quello che ho dovuto subire per colpa sua in quei mesi (mancate uscite con gli amici per stare al telefono con lei, acquisto di un telefono a doppia scheda per parlare con lei, ore di sonno perse per parlare al telefono con lei, mancanza di studio per parlare al telefono con lei, ecc...)
infine, il più classico degli addii, via sms... \fp\
l'avevo invitata a milano per visitare un po' la città e far pace, ricostruire il rapporto e tutto
ma lei cosa fa? "io non vengo a milano, o vieni tu a bergamo o addio"
e io rispondo "e che ti devo dire... addio..."
da lì seguirono alcuni sms suoi che preferisco non trascrivere
la cosa strana è che in quel momento mi sentivo forte, ero riuscito a liberarmi da quell'"amore" che mi stava soffocando
ma quei momenti di euforia svanirono in fretta, a novembre e dicembre arrivano una serie di batoste
1) la psicologa che mi seguiva non poteva più proseguire poichè aveva finito il suo lavoro al consultorio (e continuare ad andare da lei pagando 40€ a seduta era decisamente troppo)
2) casini vari con la tesi, relatori che cambiano idea ad ogni incontro e tempi stretti per la mia collega (in pratica lei doveva solo fare la tesi mentre io ero come una palla al piede dovendo preparare anche gli esami)
3) la provincia di sondrio mi vuole mandar via dagli appartamenti solo perchè dal certificato del poli risultavo ripetente, quando in realtà avevo ancora un semestre di corsi che non avevo ancora seguito avendo iniziato la magistrale a metà anno
4) faccio gli auguri di buon compleanno alla mia ex e lei mi toglie dagli amici
5) dò l'esame di teoria dei giochi e lì arriva la crisi più nera
il 6 dicembre ero pronto per l'esame, sapevo risolvere tutti gli esercizi e conoscevo buona parte della teoria, tranne alcuni argomenti minori
entro in aula, mi piazzano in prima fila, leggo gli esercizi e le domande e già ne vedo una a cui non sapevo rispondere completamente (amen)
comincio gli esercizi tranquillamente finchè ad un certo punto non ricordo più nulla, di nuovo come a statistica, non riuscivo a risolvere una cavolata
questa volta però vado nel panico più totale
essendo in prima fila avevo tutti gli altri studenti (un centinaio circa dei quali oltre 80 matematici) alle spalle e mi sentivo osservato e giudicato da loro (gran ca**ata, loro stavano facendo il loro esame ma non riuscivo a concentrarmi perchè avevo quel martello che picchiava in testa)
alla fine mi ritiro e torno a casa
6) cena con i coscritti l'8 dicembre dove ritrovo una ragazza che mi piaceva ai tempi delle superiori e anche dopo, vabbè faccio finta di niente e la serata prosegue tranquilla finchè arrivate ormai le 3 di notte dovevo tornare a casa e uscii quindi dal locale con 4 ragazze che dovevano tornare a casa pure loro
il "capo" della cena mi urla dal locale "vaiii Nicola, libera i girini, fattele tutte"
e non vi dico l'imbarazzo fra me e loro 4....
7) torno a milano dopo due giorni, vado al poli per farmi fare un benedetto certificato del fatto che fossi in corso ma non riuscivano, allora chiamo la provincia e dico loro di vedersela insieme poichè non avevo tempo per queste cavolate burocratiche...
da lì il crollo fu repentino, in due settimane sono uscito dall'appartamento a milano solo per fare la spesa e basta. al telefono parlavo pochissimo, con il mio coinquilino non parlavo neppure, girovagavo in casa senza motivo
la vita non aveva praticamente più senso per me
finchè i miei non mi obbligano a tornare in valle e a portarmi a sondalo a fare una visita neurologica e psichiatrica (l'ennesima) il 20 o il 21 dicembre (non ricordo)
la dottoressa, che tra l'altro è anche una mia parente, mi toglie le medicine prescritte dallo psichiatra di milano e le sostituisce con il prazene aumentando gradualmente le dosi fino ad arrivare a due pastiglie al giorno
le vacanze di natale passano un po' così, un po' bene un po' male, finchè un giorno mi viene l'idea di scrivere un gioco in java simile al risiko
e da lì mi metto dietro al pc a smanettare, logica del gioco costruita in meno di una settimana, interfaccia grafica in poco meno di un mese (escludendo casini vari nel recuperare le cartine) anche se fa ancora leggermente pietà ho imparato a gestire un po' alcune funzioni java mai viste al poli.
nel frattempo decido di proseguire anche con il racconto di fantascienza che sto scrivendo da alcuni anni
l'11 gennaio la dottoressa mi consiglia di andare al cps di bormio per farmi seguire dallo psichiatra che oltre al prazene mi aggiunge le gocce di daparox (10 alla mattina) e mi suggerisce di trovare una psicologa che faccia terapia cognitivo-comportamentale a milano
le cose migliorano piano piano, decido di rivolgermi anche allo spazio ascolto del poli per capire se mi può essere d'aiuto e mi sento pronto a dare qualche esame
riprendo in mano teoria dei giochi per l'esame del 28 gennaio e lì prendo la più forte crisi che abbia mai avuto
tralasciando i dettagli sui quaderni che volavano per la casa \fp\ il corpo reagisce malamente allo stress, mi si chiudono i bronchi per l'asma, sento le braccia, le gambe e la testa gonfiarsi finchè dopo aver preso ventolin e bentalan dopo un'oretta si risistema tutto
decido quindi, d'accordo con i miei genitori, con la psicologa dello spazio ascolto e con lo psichiatra del cps di rinunciare alla sessione di esami di febbraio
da marzo le cose riprendono un po' meglio, comincio alcune sedute dalla psicologa del cps e decido quindi di avere lei come punto di riferimento, contatto gli altri che mi avevano seguito e li informo della situazione dicendomi che era una buona cosa
riprendo a studiare piano piano, continuo a scrivere il racconto, riprendo perfino ad uscire con gli amici, a giocare a pallavolo (cosa che non facevo ormai da 6-7 anni) e ad andare all'oratorio (cosa che non facevo da quella famosa litigata con il don, ora con il nuovo parroco mi sento un po' più sicuro e anche con il vecchio don credo di aver sistemato le cose seppur non in modo "terreno")
ogni tanto è ancora un po' un casino, l'ansia ritorna in certi casi (come per l'assemblea ad andezeno e la conferenza su planck alla statale per la paura di non riuscire ad esserci o di non stare bene)
però dai, tutto sommato sto vivendo questo periodo un po' in stasi per capire bene qual è il mio obiettivo, sapendo comunque che voglio finire l'università (concentrandomi ora sull'esame di maggio) e pubblicare magari quel racconto di fantascienza
scusate la lunghezza del raccontodi sicuro ho dimenticato qualcosa
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Meda (MB) 241m slm
S. Nicolò Valfurva [Forbarida] (SO) 1335m slm
nell'avatar Signor Tigro, il gatto fulmine controlla la stazione
Gatto delle Nevi da quanto tempo che soffri di crisi di panico?
Sestriere 8/12/14
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Da come la racconti non mi sembrano crisi di panico perchè se no avresti il terrore di riaverne altre "la paura della paura" (più che altro è la paura delle sensazioni che si provano durante la crisi di panico) detto questo mi fa strano che la psicologa non ha ancora inquadrato il tuo problema![]()
Sestriere 8/12/14
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